Monday, December 31, 2012
2013
Moriamo a ciascuno di noi, ogni giorno. Quello che sappiamo di altre persone è solo la nostra memoria dei momenti durante i quali li conoscevamo. E sono cambiati da allora. Pretendere che loro e noi siamo gli stessi è una convenzione utile e socialmente conveniente che a volte deve essere spezzata. Dobbiamo anche ricordare che ad ogni incontro incontriamo uno sconosciuto.
T.S. Eliot (The Cocktail Party)
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Sangue nei solchi del cuore
“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...
I più letti
-
E ci sono state le lacrime e c’è stata una stella cadente che ha attraversato il cielo aprendosi in due. E ci sono state preghiere e c’è sta...
-
"Edward Hopper, pittore statunitense famoso soprattutto per i ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea". Oibò,...
-
L'altra sera sono andato a vedere il concerto di Bruce Springsteen And The E Street Band. Ogni volta che viene in Italia non me lo perd...
-
Nick Hornby, in tutte le top five del suo (peraltro bello) Alta fedeltà, naturalmente non ha incluso la top five delle migliori fuck you son...
-
E' una giornata di sole oggi a Los Angeles. D'altro canto a Los Angeles c'è sempre il sole. L'anziano signore, sempre elegan...
-
This blog for hire , come diceva il musicista rock più amato in questo blog... Così oggi lascio spazio all'amico Giorgio Natale , con cu...
-
Paolo Vites, giornalista musicale da circa 25 anni, ne ha visti di concerti. Dai primi, a fine anni 70, quando la musica dal vivo tornò a es...
-
“Ogni sera c’è del rossetto sulla sua camicia, ogni mattina lei lo lava via. Aveva sentito dire che in ogni vita una parte della vita stessa...
-
Quello che è successo a Parigi la sera del 13 novembre, a molti di noi appassionati di musica rock ci ha segnato per sempre. Non perché un r...
-
Una sera del 1978 il giornalista e scrittore Paul Williams, quello che inventò il giornalismo rock, si trovava a un concerto di Neil Young a...
3 comments:
Uno sconosciuto mi cammina accanto... chi sei tu che riempi il mio cuore di nostalgia?
grazie Paolo
Qualcuno ce la fa a non cambiare.
:-)
Auguri,
Francesca
p.s. che nostalgia di Sestri Levante.
Io mi sento sempre uguale a trent'anni fa, ma non so se e' un bene (pero' vedo gli altri piu' tristi)
Post a Comment