Difficile dimenticare Franco Ratti, difficile dimenticare le belle persone, quelle che come lui si sono dedicate a rendere più bella la vita della gente. Franco lo ha fatto distribuendo in Italia migliaia di dischi di artisti di cui non avremmo mai sentito parlare, lo ha fatto fino alla sua scomparsa, rifiutando le meschine regole di furbizia cialtrona che stanno dietro anche al mondo della musica, specialmente qua da noi.
Adesso dopo un periodo di logica sospensione, la Ird, la sua creatura, la casa di distribuzioni discografiche fondata da Franco, torna più vivace che mai, affidata come promozione al bravo Andrea Parodi. E i bei dischi tornano ad allietarci. Qualche segnalazione allora, cose belle da mettere nella propria wish list.
Innanzitutto i Wynntown Marshals con i loro disco di debutto, The Long Haul. Sono scozzesi ma suonano dannatamente americani, quell’America alternative country che tanto avevamo amato negli anni 90. Innegabili sono i riferimenti a tanti gruppi di quell’epoca, ma questo – a me – fa solo piacere: è come ritrovare un abbraccio caldo e affettuoso, in anni freddi – anche musicalmente – come questi che viviamo. Un sound a metà tra il Neil Young dei primi 70, i riff jingle jangle dei Byrds e i primi Wilco, desertico ed essenziale, con la batteria che macina, le chitarre elettriche che svolazzano come aquile e la voce malinconica, che canta storie antiche. Bello, molto.
Greg Trooper non lo scopro certo io: tra il primo Bruce e il Dylan anni 70, torna con Incident on Willow Street dalla fantastica copertina chandleriana. Un disco intenso fatto della sua usuale poetica, da storyteller autentico, suoni sostenuti da note grasse di Hammond, la voce di Brooklyn negli anni 40.
Concludiamo con uno straordinario gruppo italiano, Sugar Ray Dogs con il loro Sick Love Affair. Già potersi permettere di avere come ospite in diversi brani uno dei migliori chitarristi viventi, quel Fred Koella che ha suonato con Willy De Ville e Bob Dylan, è un’ottima presentazione. Un disco affascinante, di purissima Americana, tra Ry Cooder, Johnny Cash, Tom Waits, Bob Wills, suonato divinamente (in America li accoglierebbero a braccia aperte), dixie music tra New Orleans e il Texas. Ospiti anche strumentisti di classe purissima come Chiara Giacobbe e Anga Persico (Davide Van De Sfroos band) al violino entrambi,. Un disco impossibile da resistergli, da farti ballare sul tavolo pensando di essere perso nel cajun. Complimenti.
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