ST. CHARLES – Jefferson Starship, album: “Spitfire”; anno di pubblicazione: 1976 - Ci sono dischi e gruppi rock finiti nel dimenticatoio o peggio bollati come spazzatura per superficiale conoscenza del gruppo stesso. Chi scrive anni fa andò a vedere un concerto di uno di questi gruppi: ricordo le facce schifate delle persone a cui lo dicevo. Quella sera sul palco c'erano Paul Kantner, Marty Balin e Jack Casady (tre membri fondatori dei Jefferson Airplane, uno dei più grandi gruppi degli anni 60), oltre a ottimi musicisti di supporto. Non c'era Grace Slick che con molto più onore di tanti suoi coetanei si era ritirata dalle scene a poco più di cinquant'anni di età. Non erano gli Airplane, ma la loro incarnazione successiva, cioè i Jefferson Starship. Il concerto fu ottimo e dignitoso, ma non è questo il punto: se è vero che a partire dalla fine dei 70 e negli 80 i Jefferson Starship fecero dischi spazzatura perdendo anche metà del nome e diventando solo Starship, nella prima metà dei 70 fecero quattro, magari tre e mezzo, dischi di grandissimo livello che la memoria storica del rock ha invece eliminato dalle cronache.
Se pensiamo che quel periodo storico diede vita a band ben più grossolane ma ancora oggi all'onore delle cronache i Jefferson Starship meriterebbero senz'altro più rispetto. Soprattutto, coniarono un modulo espressivo del rock che poi avrebbe fatto la fortuna di tante band davvero grossolane, quelle del cosiddetto rock da arena, mainstream rock di bocca buona.
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1 comment:
ecco come alle 906, si riapre un fiotto di ricordi e di nostalgia.
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