Tuesday, December 18, 2007

In questa notte splendida

Una fredda sera d’inverno di più di dieci anni fa, periferia di Milano. Sto dirigendomi verso la sala dove fra qualche minuto inizierà il concerto. La voce, come sempre forte e squillante, mi chiama, la stretta della sua mano sul mio braccio, come sempre decisa e intransigente, mi afferra: “Vieni” mi dice “entriamo qua in questa stanzetta, devo farti sentire una canzone nuova”.
Era sempre così, Claudio Chieffo, quando aveva una canzone nuova. Per lui erano un dono, qualcosa di inaspettato e di immeritato, ma che andava condiviso subito. Come una canzone gli arrivava, doveva andare per il modo. Ricordo le sue telefonate, in ufficio, al mattino: “Ti disturbo? Solo un minuto, voglio farti sentire questo pezzo a cui sto lavorando”. E io, tra un casino e l’altro al lavoro, che andavo in balcone, per non essere disturbato mentre lui mi faceva questo regalo. Mi mancano le sue telefonate, mi mancano un casino.
Quella sera, in quella squallida stanzetta dietro al palco, mi fece sentire un primo abbozzo di “In questa notte splendida”, una meravigliosa canzone natalizia. Fu come se quella stanza si aprisse all’infinito. Era sempre così, quando lui cantava, e il privilegio di essere io da solo unico spettatore di quel momento, è stato un dono raro.

Dieci anni e più dopo, ritrovo questa canzone nel bellissimo disco appena uscito in questi giorni, “È bella la strada”, una raccolta di 24 suoi brani pubblicato nella prestigiosa collana “Spirto Gentil” edito dalla Universal. È una sorta di demo registrato nel 1995 – dunque poco tempo dopo che Claudio me la fece ascoltare quella sera – a casa sua, solo voce e chitarra, perché voleva mandarlo subito a don Giussani (i cui commenti alle canzoni impreziosiscono questo nuovo cd), quel prete brianzolo che per primo lo aveva incoraggiato a scrivere canzoni. Dopo tanti anni, quel prete era sempre il suo punto di riferimento principale per ogni cosa importante della sua vita, ad esempio le canzoni.
È una registrazione formidabile: quella voce straordinaria che si svolge su una melodia bellissima, una melodia forte di una nostalgia positiva, come solo la nostalgia per le cose belle può essere. Quando la ascolto mi ritrovo in quella stanzetta di quel teatro di periferia e realizzo che privilegio ho avuto nella mia vita. Canzoni come queste, non capita davvero spesso di ascoltarle.

L’altro giorno ero alla recita di Natale della scuola di mia figlia. Nel modo bizzarro ma affascinante come solo la vita sa svolgersi, eravamo davanti alla stessa chiesa nella cui stanzetta del teatro dieci anni prima Claudio mi aveva fatto sentire quel pezzo in anteprima. Alla fine della recita il coro ha cantato proprio “In questa notte splendida”. E allora ho capito come le canzoni di Claudio Chieffo, nella più autentica tradizione della vera musica popolare, come voleva lui, sono andate per il mondo e hanno messo radici, sono patrimonio di un popolo, scorrono nel suo sangue, e non se ne andranno mai più, finché ci sarà una voce per cantare.
E io posso solo ringraziare per essere stato messo in questo stesso popolo. Anche se mi mancano le telefonate di Claudio, al mattino, in ufficio.

3 comments:

Anonymous said...

anch'io ero tra il pubblico quella sera e non me la dimentico più. abbiamo parlato di disegni e di musica, le nostre passioni!
grande claudio!

Fausto Leali said...

Hai avuto il privilegio di una grande amicizia.
Ma ora quella stessa Amicizia é divenuta più grande e si é estesa a tutti noi.
Anche attraverso le sue canzoni.
Grazie Claudio, non ti dimenticheremo mai.

formazione said...

Grazie per questo bellissimo aneddoto che hai voluto condividere... Per come l'ho conosciuto io Claudio era davvero così, un lieto ed entusiasta testimone di un dono da condividere con tutti !!!
Un saluto da Bomber A presto!!!

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