Friday, May 04, 2012

Radio Rock/ 5

PERFECT DAY – Lou Reed, album: “Transformer”; anno di pubblicazione: 1972 -Just a perfect day, you made me forget myself. I thought I was someone else, someone good” (“Una giornata perfetta, mi hai fatto dimenticare di me stesso. Ho creduto di essere qualcun altro, qualcuno che è buono”). Chi non vorrebbe essere buono, almeno per un giorno? Forse nessuno in realtà, convinti che siamo già tutti buoni. Abbiamo ragione, sappiamo che fare, sappiamo come agire e distinguere il male dal bene. Almeno fino a quando la vita non chiede il conto e ci sbatte in faccia la realtà: che no, non è vero che siamo buoni, magari un po’, ma non lo siamo veramente. 




Poi ci sono quelli che hanno rinunciato completamente a porsi la domanda. Ma poi: chi non vorrebbe passare una giornata perfetta, dove ogni cosa ha senso e ci dà quella pienezza che in tutti gli altri giorni non riusciamo mai a toccare con mano? In Perfect Day, uno dei brani più celebri della lunga carriera di Lou Reed, la domanda si pone perché Lou Reed sa bene di non essere buono.
Un tempo si diceva “peccatore”, ma oggi questa parola ha perso il vero significato di una condizione esistenziale che è comune all’uomo per la sua stessa natura fatta di fragilità estrema e incapacità a fare il bene. A meno di essere così presuntuosi da pretendere di esserne capaci. 


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8 comments:

Bartolo Federico said...

i Velvet Underground per quanto mi riguarda, sono la più grande band di rock'n'roll mai esistita.

DiamondDog said...

(senza dimenticare lo zampino, anzi lo zampone, di bowie e mick ronson nel disco) questa è realmente una delle canzoni più belle mai scritte.
E la tua disamina così viscerale da standing ovation. Grazie.

Paolo Vites said...

sì sì bowie e ronson straordinari. è una vita che voglio scrivere di transformer ma ancora non sono pronto. quando lo farò parlerò molto di loro imprenscindibili

Laura said...

grazie. anche se per me questa versione è impagabilmente migliore

www.youtube.com/watch?v=RXw3RiMnS3M&feature=related

mario said...

"Tu sei in grado di farmi dimenticare di me stesso tanto da farmi sentire un’altra persona: qualcuno che è buono". Chi è se non la musica?
Grazie Paolo

Blue Bottazzi said...

una canzone bellissima

andrea said...

credo parli dell'eroina.

Paolo Vites said...

è possibile, ne ho accennato anche io nel pezzo. credo che non cambierebbe il senso no? anzi un tossico uno che sta male che fa il male è la persona che più ha bisogno di sentirsi buono, credo

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