Wednesday, May 16, 2012

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Se c'è qualcosa ancorché parzialmente buono, la tv - satellite e non - la fa sparire. Così è stato per il canale Live di Sky che trasmetteva concerti integrali, alcuni davvero belli (Ike and Tina Turner 1970, ad esempio, o James Brown a Montreux). Il mio preferito era però un filmato dei Beach Boys, gruppo che non sono mai riuscito a farmi piacere più di tanto a parte le inevitabile canzoni che piacciono a tutti. Adesso poi i Beach Boys verranno a suonare a Milano, ma che Beach Boys che sono morti tutti o quasi? Forse dovrebbero chiedere che sia concesso un permesso speciale a Charles Manson, che come sanno tutti aveva un solo unico sogno: far parte dei Beach Boys. Visto che non se lo presero, si mise a organizzare stragi.




Il filmato in questione è uno speciale tv andato in onda nel 1976. "The Beach Boys - Its Ok"
, poi pubblicato anche su dvd con il titolo di Beach Boys Special: Good Vibrations Tour. Contiene immagini relative al tour appunto del 1976, anno memorabile per gli yankee dato che si festeggiavano i duecento anni di esistenza della loro nazione, e memorabile per i BB perché sul palco, seppur in stato catatonico, tornava per la prima volta dopo dieci anni anche Brian Wilson (che sarà - catatonico? - anche a Milano questa estate). Il buon Brian infatti viveva da un decennio senza uscire dal suo letto, troppo terrorizzato di farlo per colpa dell'Lsd che gli aveva mandato in pappa il cervello. Nel film c'è una scena memorabile dove i due futuri Blues Brothers John Belushi e Dan Akroyd vestiti da poliziotti lo vanno a prelevare dal letto e lo costringono a scendere in spiaggia in accappatoio a fare surf.



Il film comunque ti fa capire la grandezza di questa band. Lo fa perché li coglie ormai trentenni maturi, non più ragazzi da spiaggia con ciuffo di traverso, con una dose di glam così eccessivo come si poteva osare solo negli anni 70. Eccessivi e decadenti: ecco perché questo film è così riuscito. Sanno di essere i Beach Boys, uno dei più fottuti grandi gruppi di sempre, sanno di essere delle super star e si godono il loro status symbol fino in fondo, come dire: voi pubblico battete le mani, noi ci godiamo la vita. In questo modo ci si rende conto di cosa abbiano significato veramente i BB: il sogno di surf - good vibrations - California girls sta scomparendo fra le loro mani, anzi era già bello che scomparso anni prima, ma loro se ne infischiano. Per quanto dura il concerto, lo rendono vivo e magnificentemente impossibile.




Quando Dennis Wilson, il batterista figo che morirà annegando ubriaco cadendo dal suo yacht anni dopo, si avvicina al microfono per cantare una stonatissima ma tenerissima ballata, tutto questo appare evidente: California dream, Hotel California, "Mirrors on the ceiling, The pink champagne on ice And she said "We are all just prisoners here, of our own device… Relax, " said the night man, We are programmed to receive. You can check-out any time you like, But you can never leale". Dietro a ogni sogno c'è un incubo, e non è un caso che Charles Manson si sia avvicinato a questi ragazzi. E' impossibile rimanere giovani per sempre, è impossibile che esista davvero la Terra Promessa. Uno a uno i Beach Boys moriranno tutti o quasi, mentre uno di loro va avanti, ma con poco o niente cervello. Ma alla fine di tutto, i Beach Boys sono stati una delle poche vere e autentiche "american band", perché ne hanno incarnato l'essenza più profonda, quella del sogno americano e del suo tragico epilogo. E pensare che non sapevano neanche fare surf.

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