Friday, September 14, 2012

Songs of love and hate


La canzone d'amore per forza di cose è univoca. C'è uno - o una, dipende dal sesso del cantante - che si rivolge a una lei o a un lui. L'altro nella maggior parte dei casi non ha voce in capitolo. Deve subire tutto quello che l'amante o ex amante ha da dire senza possibilità di repliche. Fino a quando la canzone è una tenera dedica d'amore, va anche bene: meno, quando il lui o la lei scarica invettive come se piovesse. Meglio allora definirle, come fece Leonard Cohen, canzoni di odio piuttosto che d'amore. Ma il medium è fatto così, ed è anche giusto che sia così. Bob Dylan in questo come in tutto il resto è stato maestro. Quando ha dovuto vomitare la sua rabbia non si è mai tirato indietro, massacrando la sua povera lei di turno: Sei un'idiota bambina, è una meraviglia che tu sappia ancora respirare, cantava in Idiot Wind tanto per capirci. Nel nuovo straordinario disco, "Tempest", c'è però una canzone d'amore che non è proprio di odio e neanche d'amore. E' bizzarra, è quasi un dialogo, il testo salta subito su come qualcosa di diverso dall'usuale sul tema. E' la bellissima Long and Wasted Years, una delle massime performance vocali del nostro di sempre.


Perché diversa? A un primo ascolto è il solito tema di un lui che si lamenta di lei, una storia agli sgoccioli. Sì, è così, ma la differenza che i due stanno ancora insieme. Lo si capisce quando lui dice di sentirla parlare nel sonno. Due che si sono separati ovviamente non dormono più insieme. Invece qui abbiano una coppia dove l'amore è finito, che sta insieme per qualche ragione, come fanno tante coppie, specie quelle che hanno avuto una lunga relazione, fatta appunto di "long and wasted years", lunghi anni sprecati.


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1 comment:

Al said...

Canzone che melodicamente non riesci a spiegarti, non si risolve, resta sospesa.
Si insinua e non ti lascia.
Seguire la voce e volerla fermare per chiedergli spiegazioni. Angoscia.
About fucking time, Bob.

Al

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