"Spiritualmente, bisognerebbe essere capaci di elevarci da soli. Si può essere ispirati da una canzone rock, ma la spiritualità è qualcosa di innato. Qualcuno può farti sentire bene o sentire felice, ma il quadro reale della spiritualità è dentro di noi". Così dice Patti Smith. L'annunciato, tra mille polemiche, concerto di Natale in Vaticano con la presenza, tra gli altri, anche della cantante americana si è poi svolto senza alcun problema. Nessun anatema, nessuna blasfemia. Nessun papa presente peraltro, come si sapeva comunque anche se tutti dicevano il contrario.
Si è svolto anche senza alcun problema il concerto nella basilica napoletana di San Giovanni Maggiore, anche questo atteso tra altrettante polemiche e scomuniche da parte di qualcuno che temeva che la presenza di Patti Smith declassasse e infangasse il luogo sacro.
Anzi, l'autrice della temuta canzone che comincia con i versi incriminati di "Gesù è morto per i peccati di qualcuno ma non per i miei" ha eseguito in quella occasione un brano inedito dedicato alla Vergine Maria.
Al concerto di Natale Patti Smith ha cantato O notte Santa, l'antico canto natalizio composto nel 1847 da Adolphe Adam per la musica e da Placide Cappeau per quanto riguarda le parole, titolo originale Minuit, chrétiens, considerato anche probabilmente il primo brano musicale mai trasmesso alla radio, insieme ad Alessandra Amoroso, Dolcenera e Chiara. Lo stesso brano Patti Smith aveva cantato anche lo scorso anno nel medesimo luogo, ma allora si era esibita da sola accompagnata dall'orchestra vaticana. Con le tre cantanti italiane a fianco, l'esecuzione di quest'anno è apparsa più contenuta, slavata, perdendo in gran parte la profondità e la bellezza di una delle più straordinarie canzoni appartenenti al repertorio natalizio. Non fu così l'anno scorso.
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