Friday, September 11, 2015

Incoerente anche come panettiere

Adesso che tutti quelli che ti davano dei consigli vomitano la loro plastica ai miei piedi per convincermi del mio dolore e che le mie conclusioni dovrebbero essere più drastiche. Non chiedetemi più di presentare i vostri libri quando nessun editore vuole pubblicare i miei. Non chiedetemi di ascoltare i vostri dischi. Non chiedetemi di scrivere recensioni dei vostri libri e delle vostre canzoni con la scusa che vi interessa la mia opinione, se così fosse me la chiedereste in privato. Ho fatto scarpe per tutti, ho creato anche dei mostri, siete stati più furbi di me, mentre io vado ancora in giro scalzo. Non mandatemi post su facebook, a meno che me li mandiate dal vicolo della desolazione.



Io voglio tornare a casa da mia mamma, mangiare la pastasciutta che ha cucinato per me e camminare per ore intorno al tavolo basso rotondo della sala mentre sta suonando Workingman's Dead dei Grateful Dead. Voglio ascoltare Alabama Rain di Jim Croce mentre lei suona il campanello e sale a trovarmi. Per rinunciare alla mia giovinezza ho fatta tanta fatica, anche per arrivare di fronte al mare. Queen Jan, approssimativamente, vieni a trovarmi. Sono incoerente, anche come panettiere.

No comments:

Sangue nei solchi del cuore

“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...

I più letti