
E' stato un bel tour. Con i suoi alti e bassi, ma solo per colpa mia. Siamo partiti dalla Brianza, dove i Men in Black mi hanno fatto la cortesia di ospitarmi tra cornici, quadri d'autore e (molte) bottiglie. Siamo passati dallo splendido lago di Como, in un teatro che sembrava la Berlino sotto i bombardamenti, tanto che di quella sera manco ci sono le foto, allora ne metto una con fratello Pratelli in attesa di Ringo Starr o Van de Sfroos, non ricordo bene. Correndo sulle highway di casa nostra, tra la via Emilia e il West siamo andati fino alla città dei tortellini: era una festa di bambini, era una festa dell'estate. Lì, c'era chi era venuto apposta da Roma, my brother Marco Warren Zevon Valli, grazie. Abbiamo toccato la Big City e le sue luci malate, all'interno di uan cattedrale nel deserto, ma il Panino era giusto e anche molto buono. Il vino meglio. Quella volta siamo riusciti a mettere sul palco il maggior numero di musicisti di questo tour: i Lowlands di Pavia, parte della Shamrock Band di Cork-Oggiaro e finanche Frank Asbury Park D'Acri. Grazie Marcello. A un certo punto, presi dalla frenesia da show biz, siamo andati anche in televisione, a presentarlo. Più o meno. Quindi, sfidando zanzare e mariti di Meg Ryan incazzati ci siamo immersi nel medioevo di un bellissimo castello a Vigevano, sul palco the Big Rigo Righetti, my brother on the road. E come vuole il Comandante in Capo, abbiamo riportato tutto a casa, nella città dove tutto cominciò 35 ani fa, con quel disco, DESIDERIO. E' stata una festa, con Gli Amici di Simone, Benedetto Chieffo & Band tra una Star of Betlehem e una Society, ci hanno detto come il cuore è uguale a tutte le latitudini e in tutti i posti del mondo: ci voleva una Canzone dell'Ideale per ricordarcelo. E così anche questa missione si è conclusa. In mezzo, tra una data e l'altra, la notizia che il libro veniva ristampato, prima ristampa nel giro di tre mesi, non male.
Grazie a tutti quelli che hanno messo in piedi questi incontri, a chi ha suonato, a chi è venuto, chi ha comprato il libro e chi no. Chi lo ha ricevuto a casa sua e non ha neanche fatto sapere se era arrivato, chi è stato sveglio tutta la notte per finirlo dopo essere tornato dalla Grecia, e gli è anche piaciuto. Grazie a chi lo ha ricevuto gratis e non lo ha recensito, grazie a chi se l'è comprato e l'ha recensito. Così va il mondo. Non importa, c'è posto per tutti. Adesso, si chiude, non per ferie - poche - ma per sfinimento cerebrale. Ma - oh - c'è già un altro libro, da qualche parte, in un cassetto. E non si parlerà di musica questa volta. Ci sono altre storie da raccontare. Che la Storia è una sola. La Storia siamo noi. Ci pensa il Comandante in Capo a indicare le strade, basta prenderle. Tanto portano tutte a casa.










