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Nella squadra ci sono due autentici fusi di testa, Beavis ad Butthead del giornalismo rock italiano, per cui ho accettato ancor più volentieri, Daniel Marcoccia e Stefano Gilardino. Sono due straordinari soggetti, sono rock'n'roll allo stato puro. Sì mi piace. C’è anche il vecchio maestro Blue Bottazzi, che ancor prima di Stèfani mi incoraggiò a scrivere. Credo che ce ne sia abbastanza per fare un po’ di casino nel triste mondo imbalsamato delle riviste musicali italiane. Vedremo. Nel numero che esce in questi giorni c’è un mio ampio approfondimento sulle Mermaid Sessions di Billy Bragge Woody Guthrie. Sul prossimo, quello di luglio, un approfondimento sul bellissimo disco della Chris Robinson Brotherhood.
Una cosa però questa volta ce l’ho bene in testa, ed è ciò che mi ha fatto aderire a questo progetto, vada come vada. Quello che diceva Lester Bangs, l’unico motivo per scrivere ancora di musica rock: The only true currency in this bankrupt world is what we share with someone else when we're uncool. Insieme a una dell'altra mia guida spirituale, Greil Marcus: "La recensione musicale è una forma morta. A nessuno frega un cazzo di cosa pensi di un disco che hai recensito".
4 comments:
Hello Vites, greetings from Blue & Eleonora (che si complimenta per la tua immagine di Stevie Nicks)
Contentissimo per te Paolo. Tre anni fa mi capitò di restare senza lavoro ed è proprio in quelle occasioni che misuri le risorse che hai. Adesso guardo avanti e dico " e a culo tutto il resto "
ne avevamo bisogno
a presto
randa
Suono da oggi ha un lettore in piu', ciao Marcello
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