"I morti non fanno tournée", dicevano quando lo videro salire sul palco. Sixto (così battezzato perché il sesto di sei figli) Diaz Rodriguez - un chicano nato a Detroit da famiglia messicana - doveva essere morto. Per forza. Non si lascia il mondo del rock'n'roll solo perché i primi due dischi non hanno avuto successo. Lui lo fece, probabilmente perché aveva più dignità di tutti. La storia di come le figlie, surfando su Internet, un giorno scoprirono che il padre, trent'anni dopo, era diventato una star in paesi improbabili come il Sud Africa e l'Australia, tanto che le ristampe dei suoi dischi erano diventati platino, la si trova in giro su Internet, ed è una bella storia. Girarono anche un documentario su di lui, e anche questo si trova nella rete, su YouTube, dal titolo Looking for Jesus.
Io so soltanto che Cold Fact e Coming from Reality, usciti rispettivamente nel 1970 e 1971 e adesso disponibili su cd, il secondo anche con tre bonus relative alle session del suo terzo disco poi abortito, sono due album bellissimi. Rodriguez, oltre a essere un buon songwriter rock con chiare ascendenze dylaniane, ma capace anche di affascinanti immersioni nel soul e nel folk di matrice anglosassone, aveva una delle più belle voci di questa musica. Ricca di sentimento e di carisma. Di dolcezza e di rabbia. Una voce che "bucava" e buca ancora. "I played every kind of gig everywhere, I played faggots bars motorcycle funerals open houses concert halls" cantava Sixto. Ma non c'era posto per lui, lui che era nato in una "troubled city, in rock'n'roll Usa".
Ma, hey, avolte anche i morti ritornano.
(Grazie Ro)
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Sangue nei solchi del cuore
“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...
I più letti
-
E ci sono state le lacrime e c’è stata una stella cadente che ha attraversato il cielo aprendosi in due. E ci sono state preghiere e c’è sta...
-
"Edward Hopper, pittore statunitense famoso soprattutto per i ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea". Oibò,...
-
L'altra sera sono andato a vedere il concerto di Bruce Springsteen And The E Street Band. Ogni volta che viene in Italia non me lo perd...
-
Nick Hornby, in tutte le top five del suo (peraltro bello) Alta fedeltà, naturalmente non ha incluso la top five delle migliori fuck you son...
-
E' una giornata di sole oggi a Los Angeles. D'altro canto a Los Angeles c'è sempre il sole. L'anziano signore, sempre elegan...
-
This blog for hire , come diceva il musicista rock più amato in questo blog... Così oggi lascio spazio all'amico Giorgio Natale , con cu...
-
Paolo Vites, giornalista musicale da circa 25 anni, ne ha visti di concerti. Dai primi, a fine anni 70, quando la musica dal vivo tornò a es...
-
“Ogni sera c’è del rossetto sulla sua camicia, ogni mattina lei lo lava via. Aveva sentito dire che in ogni vita una parte della vita stessa...
-
Quello che è successo a Parigi la sera del 13 novembre, a molti di noi appassionati di musica rock ci ha segnato per sempre. Non perché un r...
-
Una sera del 1978 il giornalista e scrittore Paul Williams, quello che inventò il giornalismo rock, si trovava a un concerto di Neil Young a...
2 comments:
mi sta cambiando il pomeriggio
: ) thanks
Caspita!! - Che storia!!!
Post a Comment