Monday, August 03, 2009

Guida all'ascolto


1. La musica si ascolta rigorosamente da soli. E' il comunicarsi di una esperienza del cuore al cuore di un'altra esperienza. Altrimenti c'è sempre quello/a che salta fuori, "ma stasera poi ci facciamo 'na birra o anche sei?". No, non va bene, non si spezza il flusso comunicativo. Il moto dei pianeti potrebbe rovesciarsi.

2. La musica si ascolta alta, ma ognuno ha il suo volume adeguato.
E' la voce di chi canta, quella che deve uscire con potenza. Nulla come una voce che canta spalanca il cuore. Per cui ci si adegua alla voce del cantante.

3. La musica non si ascolta da ubriachi o da "stupefatti". Magari va bene farlo a un concerto, o se si ascolta Ragged Glory di Neil Young. La musica deve ubriacare il cuore e basta. Se ubriacate il cervello, al cuore arriva poco o niente. Non si ascolta musica per andare fuori, ma per entrare dentro.

4. La musica non si deve ascoltare in cuffia. Cioè, certe volte è piacevole, ma la musica è un'onda d'urto che ti butta giù sul divano, ti sommerge ti ferisce ti lava ti strapazza ti impedisce di muovere dito. Anche di respirare, ma non per più di 30 secondi. Non va iniettata nel cervello attraverso le orecchie. Sempre che i vicini di casa non rompano le palle, ovvio. La musica va lasciata respirare, e tu con essa.

5. La musica si ascolta in macchina solo se ci si trova su strade semideserte, non c'è traffico, non ci sono semafori, rotonde e precedenza assortite che interrompano l'ascolto. E coglioni che cercano di superarti sulla destra. In macchina il volume deve essere alto, davvero alto. Non si deve sentire null'altro che la musica, ricordandosi ogni tanto di guardare nello specchietto retrovisore se è spuntata un'ambulanza o - peggio - una macchina della polizia. E' vietato ascoltare musica quando si guida in città. Il risultato è una schifezza snervante.

6. Un disco va ascoltato per intero, dalla prima all'ultima canzone. Se non ci si riesce, vuol dire che quel disco non valeva la pena.

7. Va bene però, a volte, ascoltare la stessa canzone e solo quella in rotazione anche per una settimana anche per un mese intero. Certe canzoni creano dipendenza e l'uomo, di natura, è un essere dipendente.

8. Se hai il cuore spezzato, ascolta solo canzoni tristi. Ascoltare brani gioiosi per cercare di affogare la tristezza è cercare di evadere dalla realtà. La musica è il reale che si esprime. (Naturalmente, tutte le grandi canzoni sono canzoni tristi. Anche Satisfaction degli Stones).
9. Viceversa, mettere su un disco triste mentre hai voglia di far casino, ballare o semplicemente vivere vibrazioni ottimiste, è semplicemente da pirla. (Naturalmente, tutte le grandi canzoni sono ottimiste. Finché sanno esprimere la promessa, altrimenti meglio cliccare turn off).

10. Ascoltare musica non interrompe la vita. La conduce piuttosto verso il suo bisogno ultimo. Chi ascolta musica di continuo è un tipo strano. E' uno a cui non basta niente. E' uno che ha il cuore ferito e desidera che esso sanguini per sempre.

17 comments:

Unknown said...

Io ti adoro, e tu lo sai (ma fai come se non lo sapessi).

Certe volte però superi te stesso, ed io allora ti adoro in modo speciale.

Questa è una di quelle volte.

Peccato solo sia in partenza per le vacanze e l'unica musica che potrò ascoltare dove vado proverrà dalle cuffie del mio iPod. Cuffie isolanti però (si sente solo la musica), dischi tristi ed ascoltati per intero.

Luca said...

Ma che foto è?

Stefano said...

Mi sono fermato a pensare al punto n°7.
C'e' una song di Bob Dylan che ascolto non dico in continuazione ma spesso e in tutte le sue varianti musicali.
Tanto che a volte se non la sento la devo risentire e risentire di nuovo.
Senor.
Sara' normale?

Stefano said...

Dimenticavo al punto n°8 Bob Dylan e' insuperabile!

Anonymous said...

Bellissime e vere considerazioni.

Paolo Vites said...

Luca: Fino alla fine del mondo

laritorna said...

Over and over again my love..
Over and over again...

Questo è "Over and over" da Ragged Glory. Lo ascolto in qualsiasi condizione. Hai ragione, da ubriachi infatti, puoi solo ascoltare qualche Radio commerciale e piangere com un vitello.

Unknown said...

non faccio altro che ascoltare musica di continuo.

sono un tipo strano.

ciao,
pierluca.

Maurizio Pratelli said...

sono d'accordo su tutto. però certe volte in cuffia è incredibile perchè ti isola da tutto. Ad esempio da torno a como sul battelo con il casino della gente, mi sono rimaste la bellezza del lago e la bellezza della voce di Nick Cave che cantava The Ship Song. Poi direi che il punto 9 è un comandamento.

Paolo Vites said...

sì ci sono dei bei momenti in cuffia in effetti.. la mattina quando fa alba ad esempio - come dice la mia amica Diana, "è come essere dentro a un film"

romilar said...

mi rispecchiano al 1000 per mille con una variante: ascolto solo musica in cuffia, al volume che dico io, lo faccio praticamente da sempre, da ragazzo perchè pur avendo lo stereo in camera e pur essendo la musica aggressiva per me era una questione intima, da consumare da solo con il mio io. Oggi che sono + grandicello per questioni di spazi. E non sai che viaggi! ( da sobrio:))

Diana said...

Lo dico e lo confermo - effetto colonna sonora tascabile.
Comunque, potendo, sono anch'io per fare a meno delle cuffie. E' che se sei a zonzo per la città (o sul battello, per usare l'esempio qui sopra), un impianto stereo da spalla non è che sia il massimo.

Anonymous said...

1. d'accordo.
Però a volte si vuol far sentire un certo pezzo a qualcuno/a. E in questi casi ci si mette mooolto poco a capire se il tipo/a condivide o non è dentro come te.
In ogni caso, la reazione ci dice molto del/la tipo/a in questione.

2. d'accordo. E vale anche per i pezzi solo strumentali.

3. stradaccordo.

4. in effetti, in generale, la musica in cuffia mi affatica

5. mi fai piangere! purtroppo per me ormai l'ascolto in macchina supera il 50% del mio totale di ore di ascolto ... ma credimi: non ho alternative. cmq è tutto vero quello che scrivi (particolarmente fastidiose le moto)

6. che dire? su questo non sarei così drastico. E' vero che ancora mi impongo di ascoltare i CD dall'inizio alla fine, ma è un po' una mania. Come spiega bene Pennac in "come un romanzo" bisognerebbe prendersi con i dischì le stesse libertà che lui consiglia di prendersi con i libri

7. esempi a non finire ( my back pages / a change is gonna come / and the healing has begun / ... )

8. già

9. già

10. chi ascolta musica di continuo può anche essere uno che riempie un vuoto

Alla fine l'ascolto di tutti i dischi del mondo non ci restituisce il piacere che provammo la prima volta (e che perlopiù perdura tuttora) all'ascolto di uno di quei, metti, 20 dischi che costitutiscono il core della propria discografia personale. Accade proprio raramente che qualcosa di nuovo li raggiunga nell'olimpo (però che bello quando succede ! )

Per la foto avrei detto "Non bussare alla mia porta"

ciao (e non chiudere il blog)

Alexan

nannee said...

ma la foto non è da "Non bussare alla mia porta"?

hazel said...

Ma dottore ,se uno ascolta musica mentre tromba ha qualche problema?
Barry white a qualcosa deve pur servire!

anna said...

fantastic!

chiara said...

ehm, il punto 3 non lo condivido. E manco tu.;-)

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