Wednesday, March 21, 2012

Ho il blues del funerale

Lasciamo posto questa volta a un amico di scorribande concertisitche. Insieme, tra gli altri, abbiamo visto Bob Dylan e Mark Knopfler a Parigi. Lorenzo Randazzo ha la grande fortuna di lavorare spesso a Parigi e Londra, che è meglio di andare a lavorare a Milwaukee ad esempio. Così si becca molti concerti straordinari in anticipo a noi o anche concerti che da noi non si terranno mai. Lorenza ha un solo difetto: è milanista. Anzi due. copia un po' il mio (non)stile. E' uno dei tanti mostri che ho creato. Tutto questo per dare un po' di spazio al bellissimo ultimo disco di Mark Lanegan, Funeral Blues, che ho colpevolmente trascurato, ma che mi piace moltissimo.

Mark Lanegan
, che Lorenzo ha visto due sere fa a Londra e che domenica sera sarà a Milano. In un weekend dei più assurdi: in due sere si gioca la scelta tra Roger Daltrey, Moe e Lanegan. Be' meglio così, Milano non è mica Milwaukee...



Mark Lanegan, chi era costui? Un tristone sopravvissuto alla morte che ho anche avuto la fortuna di intervistare, secoli fa. In collegamento telefonico Milano-Seattle, trascinato giù dal letto, mentre succhiava un capuccino, che a Seattle li fanno buoni. Parlando di fantasmi, folk music e Bob Dylan, ovviamente,e come sopravvivere al blues del funerale già allora. Fascinoso, cupo, profondo: il Nick Cave del grunge.

CLICCA SU QUESTO LINK PER LEGGERE LA RECENSIONE DEL CONCERTO DI LONDRA DI MARK LANEGAN

2 comments:

Bartolo Federico said...

re inkiostro scalcia via il fetido stivale.sabbia e fuligine e polvere e sporcizia. ed è molto più importante di quanto pensiate.(Nick Cave)

Randa said...

non parlerei di difetti...grazie amico. Randa

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