Impossibile arginare l’invasione dei camerini: madri di famiglia che lo baciavano e bambini di 10 anni che lo ringraziavano. Un teatro, quello della Sala Fontana di Milano, stipato da oltre 400 persone aveva appena regalato una autentica standing ovation a Davide Van De Sfroos, protagonista di un incontro / concerto che lo ha visto raccontarsi e naturalmente cantare per oltre due ore, inclusa una vibrante London Calling dei Clash e una divertentissima ripresa, con versi improvvisati, di Niente paura di Ligabue per l’occasione diventata una sorta di scongiuro per Italia – Francia del campionato europeo di calcio.
Quando gli chiedo scusa per non essere riuscito a bloccare “l’invasione” del backstage, lui si gira sorridendo commentando: “E perché, che male c’è?”. Per tutti una stretta di mano, una foto o un autografo.
Canzoni e parole, dunque. Van De Sfroos è passato da reading di poesie inedite come una bella rilettura personale del Padre Nostro (“Scritta” ha detto “quando alcuni mesi fa è morto mio padre e nello stesso tempo mi veniva dato un figlio”) in cui dice cose come “siamo nati per essere aquile e invece ci accontentiamo di essere ranocchi che si gasano per aver preso una mosca” e che “che quando ti metti a nudo c’è un Altro che ti riveste in altro modo”, a tante delle sue splendide canzoni, come la divertentissima e lunghissima Una poma, cabarettistica rilettura della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, fino alla toccante New Orleans, dedicata alle tante vittime dell’uragano Katrina.
Se ne è andato nella notte per tornare al suo paesello, sul lago di Como, come quei migranti di cui parla nelle sue canzoni, e con un arrivederci: quello al Meeting di Rimini, dove sarà protagonista della serata finale. Che sarà, ancora una volta, un evento. Perché, o protagonisti o nessuno.
Consiglio la lettura di questo ottimo resoconto della serata, da cui ho rubato alcune delle foto…
http://talkin-walkin.blogspot.com/2008/06/siamo-tutti-cauboi.html
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7 comments:
Non si riesce a reperire da qualche parte il testo che ha letto dopo il suo Padre Nostro? (quello della ranocchia e la mosca). Ciao
Bella serata. Non sapevo che il Vandes fosse un irresistibile cabarettista e mi ha colpito la sua grande comunicativa.
dovrei avere la registazione a breve, proverò a sbobinare le poesie che ha letto
Davide è un spasso è un bene che si racconti sempre di più.
aspetto anch'io i testi!
grazie
la meglio e' "il costruttore di motoscafi".
sara' mica che mia moglie si chiama paola e i miei tre figli me fan diventa' matt...
ragman
Posso solo immaginare quanto sia stata bella la serata con uno cosi!! mi spiace proprio di essermela persa (ormai la sala fontana mi rimane un po' fuori mano rispetto a qualche anno fa!). Ci tenevo anche a dirti che ho inserito su Bomberweb un link permanente al tuo blog che da una breve anteprima dell'ultimo post inserito. A presto!!! Bomber
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