Thursday, April 16, 2009

The wicked messenger

"If ye cannot bring good news, then don't bring any"
(Bob Dylan)


“Ahò ma ye anno dato l'oscar aqquello?”: frase colta dall’amico Raffaele Concollato all’ingresso del Forum di Assago ieri sera. La frase è di Loredana Bertè. “Aqquello” è Bob Dylan, che la cantante italiana si è degnata di andare a sentire esibirsi. La cantante era probabilmente rimasta colpita dalla statuetta che dal 2001 Bob Dylan mette in bella vista vicino a sé sul palcoscenico.
C’era anche la Rettore tra i “vips” – con la “s” certamente – presenti, il che qualche sospetto sul livello di popolarità di Bob Dylan oggi lo fa venire. O forse il livello di performance che l’anziano songwriter americano è oggi in grado di produrre si merita “vips” del genere.
A onor del vero, personalmente ho incontrato anche il bravo Alberto Fortis.

Forum che era pieno a metà, un 5mila spettatori sui 12mila che ne può contenere. Uno si domanda come fanno a pagare il cachè dell’artista – e spese di contorno -: da quanto ne so, almeno fino a un paio di anni fa, chiedeva 250mila dollari a serata. Vista la partecipazione di pubblico, non sarebbe meglio un paio di serate agli Arcimboldi? Ma anche lì, tanto, la pochezza di quello che è oggi Bob Dylan dal vivo non cambierebbe. Solo, staremmo più comodi, si sentirebbe meglio e personalmente ci metterei da casa mia solo dieci minuti invece che quasi due ore.

Non canta, Bob Dylan, non canta più. Parla (ma se fosse autentico spoken word con accompagnamento musicale adeguato sarei felice, adoro lo spoken word), sillabando frasette e parole in modo a volte piacevole, più spesso in modo balordo, producendo sorta di filastrocche a ritmo marziale. Quando prova a tirare fuori una linea melodica dalla voce, esce fuori un nonsense. La band, che lo accompagna ormai da troppi anni, è irritante. Certo, non è tutto colpa loro, visti gli arrangiamenti identici per tutti i brani, ma insomma, ce ne fosse uno che tirasse fuori i coglioni almeno una volta. E quello lì, ma quanti soldi deve prendersi per sopportare la rottura di palle di suonare per due ore sempre una inaudibile chitarra acustica. Tanti, credo.

Mi è piaciuta Just like a Woman. Per lo sfondo del palcoscenico che improvvisamente si è fatto di romantiche stelline e per quel verso, che ieri sera diceva cose che solo il mio cuore poteva percepire, credo, fra tutti i presenti: “And when we’ll meet again, introduced as friends, please don’t let on that you knew me when, I was hungry, and it was your world…”. Ma gli amici vicino a me mi hanno detto che è stata orribile anche quella. Non so. Un po’ mi è piaciuta anche Blind Willie McTell, ma credo anche questa perché improvvisamente il palco si è fatto buio, illuminato da luci sulfuree, come trovarsi a cantare il blues nella cantina del diavolo.

Un accenno dell'antica passione mi è sembrato di coglierlo quando ha fatto la più bella canzone rock di tutti i tempi: sì, quella lì. O era la commozione dell'amica seduta vicino a me, che vedeva Bob Dylan per la prima volta. È giusto così, che lui canti per quelli come lei. Per quelli come me, come diceva una volta un amico americano, andare a vedere oggi Bob Dylan è come andare ad ammirare il Mount Rushmore. Un monumento. La musica non conta più.

No, credo che Bob Dylan dal vivo 2009 sia uno degli spettacoli più imbarazzanti che si possano oggi vedere. L’amico Al, quando glielo faccio notare, mi dice: “No dai, se pensi di trovarti a uno spettacolo di cabaret ti puoi anche divertire”. Ah, ok, pensavo fosse rock’n’roll. Ma lo ammiro, ammiro Bob Dylan lo stesso. È la sua vocazione, questa, non è un entertainer. Non è spettacolo. Sta pagando un prezzo, alla musa che gli ha dato così tanto. Deve dare indietro qualcosa, solo lui sa cosa, e sta pagando un prezzo. Spero che in questo modo si stia salvando l’anima. Se lo merita.

Ti vedo a Londra, Bob, alla Roundhouse, fra una decina di giorni. Mi hanno preso un biglietto, devo esserci, è il mio sporco lavoro, sporco come il tuo, e anche io ho un debito da pagare. Con te, credo. Sarà l’ultimo ballo, l’ultimo valzer. You'll most likely go your way, and 'll go mine...

37 comments:

Nicola Pagano said...

Quando tutto il resto cade a pezzi, almeno resta il Mito... del resto vi vive proprio per questo.
Del resto Bob Bylan non è mai stato esattamente un animale da palcoscenico.

antonio lillo said...

you're going to reap just what you sow...

(ma non sempre è vero)

Stefano said...

Rispetto a qualche sua recente esibizione cui ho assistito, quella di ieri ha avuto qualche momento confortante. Oltre alle canzoni che citavi aggiungerei, per i miei gusti, Ballad of a Thin Man. Ciao

Paolo Vites said...

bob dylan non è mai stato un animale da palcoscenico. per fortuna. bob dylan è stato uno dei più grandi performer da palcoscenico di tutti i tempi.

Maurizio Pratelli said...

non sono andato a milano e non andrò a londra. Pagherò il mio debito comprando la deluxe edition di Together. Vita dura.

Anonymous said...

Ho sempre avuto il cruccio di non averlo mai potuto sentire dal vivo nel 75, o anche negli anni dal 78 all'81. Da li in poi e' stata una caduta, lenta e inesorabile fino a ieri sera. Non sono deluso semplicemente perche' me lo aspettavo, e forse e' la cosa piu' triste visto che la sua musica di un tempo - non dal vivo - ancora soprende.

la fotografia di Paolo Vites del concerto di ieri e' perfetta.

Ciao
Zeb

Fausto Leali said...

just like maurizio

giacomo said...

Se possom permettermi caro Paolo non sono completamente daccordo su quello che dici.
Ieri sera mi sono divertito... certo si è sentito di meglio... ma devo dire la verità.. Dylan è un uomo. Un uomo di 68 anni, che vive il suo tempo e ogni volta si mette in gioco.. non come un vent'enne nostalgico ma come uomo... Pensa che se avesse incontrato qualc'uno che veramente avesse esaltato la sua Umanità che cosa farebbe.. non è un mito. è semplicemente un uomo e per qs mi ha divertito e mi ha fatto piacere vederlo e ascoltarlo.

Paolo Vites said...

no, ieri non si è messo in gioco. ha fatto il compitino.

Blue Bottazzi said...

L'ultima volta l'ho visto sul Lago di Como. Io amo Dylan. Dopo un po' sono uscito. Ma poi mi sono pentito e sono rientrato per i bis, e ho fatto bene perché ne ha fatti un paio buoni. Hard Rain? O la memoria mi tradisce?

Paolo Vites said...

2004.... sì quella Hard Rain era decente, specie nel finale

giacomo said...

A me non è sembrato... forse perchè sono arrivato senza aspettarmi nulla di particolare... o forse perchè ultimamente mi "diverto" a chiedermi che cosa vuol dire a me quello che ho davanti... e devo dire la verità mi sono veramente divertito ad incontrare un altro essere umano che cosi com'è - con lo scazzo o anche con la non voglia o tutto quello che vuoi - si propone. ovviamente non posso sapere lo stato d'animo o altro ma si propone. si muove. ha fatto il compitino? bene lo faccio anche io tutti i giorni. mi alzo e faccio il compitino. ma cmq lo faccio mi muovo e ne accetto le responsabilità e le conseguenze... ecco cosa ci si mette in gioco la propria umanità. Se devo vedere cosa ho visto ieri sera, ho visto qs me in gioco. davanti ad una altro che faceva il suo mestiere bene o male che sia.. e qs mi ha divertito mi ha fatto muovere. se tutto è per noi anche ascolatare dylan -nei limiti ovviamente- è per me. e per qs mi è piaciuto anche negli errori o nella non grande performance.... non so se mi spiego. ma mi sono visto io....

giacomo said...

e hard rain mi è piaciuta un casino

Paolo Vites said...

bella lì giacomo, hai delle ragioni che valgono.

cmq lui per il compitino si porta a casa un qualche 200mila dollari a serata :-)

giacomo said...

beato lui... io ora vado a nanna che stanotte ho da fare il mio compitino... eheheh

ciocco72 said...

Ma Just Like Tom Thumb's Blues non e' piaciuta a nessuno?

Stefano said...

Fa' male vederlo ridursi cosi'.
Forse come diceva in Heart of Fire in una battuta ".....ti mancheranno gli applausi",oppure in un intervista credo"...se vorrai vedermi mi trovarai a suonare a 80 anni in qualche palco".
Forse e' per questo che ancora gira o forse no,in entrambi i casi e vado a memoria,quello che e' certo e' che sta mantenendo fede al suo pensiero e al suo modo di essere,cantare fino a quando puo'.
Non so' ma a me sembra di vedere sul palco il fantasma di Bob Dylan,una copia di cio' che e' stato.
A volte dietro quella pianola che suona (?)(sembra di vedere Vincent Price)di anno in anno appare sempre piu' evidente che per quanto riguarda i live action il cerchio di Dylan e' chiuso.
Anche se ancora non e' "Not dark Yet" per quanto riguarda le uscite discografiche.

Stefano said...

Faccio marcia indietro,ho appena letto questo:
http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2009/04_aprile/16/robert_hunter_coautore_dei_brani_in_nuovo_album_bob_dylan,18796922.html

**
Forse sta arrivando il buio.

Paolo Vites said...

tom thumb's blues non è stata male, il fatto di suonare la chitarra costringe anche la band a innestare una marcia diversa.

robert hunter.. ihihih

SOAVE ALLEGRO RISOLUTO said...

Qui si parla d'Amore. E' vecchio, non fa le capriole & non si ritira. Per me è un bene, forse per lui no.
Ti ho letto, perchè porco diavolo hai un ascendente su di me....& perchè sono curiosa. Non hai visto Bobby negli ultimi anni, ma soprattutto l'hai visto prima, a differenza di me. Tutto ciò per dirti di darmi il tuo biglietto di London dato che non apprezzerai....parti già acido Mentore. Vai a vederlo col cuoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee lasciando il Mentore che è in te a Milano.
Bacio al Vites Fan Side

Paolo Vites said...

cucciolo, l'ho visto sempre, dal 1984 a ieri sera, eccetto l'anno scorso

lo sai che ho un fan heart, in fondo in fondo, ma proprio in fondo

ero già fan quando tu eri ancora una idea nei pensieri della tua mamma

SOAVE ALLEGRO RISOLUTO said...

zittita. Ma te puoi.
BLIND BOBBEA

Zarathustra said...

Io ho solo 23 anni... ho visto molti grandi in concerto... e molti grandi concerti... ho visto Bob Dylan a Milano nel 2007 e a Bergamo nel 2008... Sono stati dei concerti MAGNIFICI che porterò per sempre nel cuore... Non riesco a vedere tutto il male che ci vedete voi... ci provo, ma non riesco!.
Forse è una questione di "cambio-generazione"... tocca a noi adesso! e non sono dell'idea (la vostra) che ci stiamo prendendo il peggio...
domani (anzi oggi!) lo vedrò nella mia città, Roma...

Spino said...

Ormai sono dell'idea che solo un cambio radicale di formazione potrebbe giovargli

silvano said...

Beh lasciatemi cullare nelle mie fantasie, non vi leggerò più, io dopo averlo schivato mille volte (un vero fato avverso) domani sera lo vedrò per la prima volta in vita mia, dopo aver visto un milione di concerti rock, per la prima volta vedrò Dylan. Lo so, mi vergogno un po'di questa lacuna, ma lasciatemi sognare il mito almeno fino a domani sera.
ciao, silvano.

Luca said...

Certi artisti sono voluti sparire lasciando alla gente la propria musica. Lo hanno fatto abbandonando le scene. Dylan credo abbia scelto somplicemente di sparire *dentro* la propria musica. Che "propria", a questo punto, forse non lo è più.

Mi sono chiesto più volte che senso potessero avere quel balzo di vitalità del pubblico nel cantare il ritornello di 'Just like a Woman' e 'Like a rolling stone' e quell'ostinazione di Bob nel modificare radicalmente metrica e melodia, appoggiandosi su una voce sempre più simile a un gorgoglìo improvviso dentro una gola arsa.

Mi chiedo se ci stia prendendo in giro tutti, alzando la posta e vedendo fin dove il pubblico in platea è disposto a seguirlo. Se così fosse, il tour finirà solo con palazzetto vuoto.

Mi chiedo se nel grande occhio che troneggia alle spalle del palco ci sia la chiave di una delle tante letture possibili. "Chi state guardano? Il folk-hero, il rocker, il poeta, il risorto? Applautite me? L'icona? Le mie canzoni? Sono mie queste canzoni o sono vostre?".

Dylan mi fa paura perchè mette le mani nell'immaginario popolare di se stesso.

Dylan è un mistero che si alimenta della propria consapevolezza di essere ovunque. O da nessuna parte.

Paolo Vites said...

grazie luca, i mostly agree

il Corriere della sera di oggi: bob dylan ha suonato musica "country roots" e il forum era mezzo pieno

la musica country roots non esiste, al massimo il country rock, ma dylan non l'ha nemmeno sfiorato l'altra sera...

e poi mezzo pieno o mezzo vuoto :-)?

Le Furie said...

Se ti costa tutta questa fatica il biglietto per Londra puoi darlo a me.
Torno volentieri a vederlo.

Zarathustra said...

Ieri è stato grande!!!

Paolo Vites said...

debutto assoluto di Return to me! stikazzi... i love dean martin

Fausto Leali said...

E con l'ultima strofa cantata pure in italiano....

in un modo o nell'altro quell'uomo alla fine ci frega sempre tutti quanti......

Skywalkerboh said...

Io non c'ero, non son potuto venire, la mia bella appena dimessa dall'ospedale abbisognava di me a casa.
Dylan oggi: stanco? non credo... la schiena non gli consente di portare a lungo la chitarra, quindi forse perde un po' del suo misterioso fascino... la voce non è più quella di un tempo, vero... ma a lui non gliene frega: ha un compito da portare a termine, finchè starà in piedi, e lo fa ogni sera con dignità...
Io credo che se avesse un gruppo migliore a supporto le cose andrebbero meglio: ho sentito una decina di regsitrazioni degli ultimi mesi e mi sono un po' demoralizzato.
Dylan un monumento? SI', fortemente SI': Lui è la PIETRA MILIARE della musica leggera degli ultimi 50 anni

Col cuore in mano, un abbraccio a tutti,

Luca Skywalker

Airins said...

Anch'io ieri vedevo Bob per la prima volta. Ha fatto una bella versione di Ballad Of A Thin Man e Desoaltion Row. Ogni tanto era un po' noioso però!

Zarathustra said...

A Roma ho notato solo una Highway 61 un pò + "moscia" rispetto ai concerti che ho visto nel 2007 e 2008... per il resto ok!!! ;)

Zarathustra said...

Dai Paolo Vites!!! Non puoi mollare così... Uno che ha scritto un libro così bello e completo non può mollare... Bob va visto almeno una volta all'anno fino alla fine (nostra o sua)... Ora dici così, sono momenti normali che passano tutti i veri fan, io ne so qualcosa (non riguardo Bob però) ma vedrai che il prox anno sarai di nuovo cn tutti noi sotto al palco o il tribuna stampa ad ammirare sto cazzo di Genio!!!

Anonymous said...

un bel concerto a Firenze, sappiatelo o lombardi, ed è pure rispuntato il serpente in till i fell in love with you, in più ha cantato con grande focus workingsman blues, e ha sfoderato una nuova melodia a scala per hattie carroll, Cose che valevano da sole il biglietto

Anonymous said...

paolo, dopo questo tuo articolo ho avuto terrore di rivedere dylan dal vivo.
Quest'anno ci sono ricascato e vado a Parma il 18 giugno.
Tu che dici? In quest'anno che è passato le cose saranno ulteriormente peggiorate?
roberto

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