Friday, May 15, 2009

Whats this shit

Il commento meno incazzato che si trova in giro su Internet, anche sul forum del sito ufficiale del musicista americano, è: "Bob Dylan si vergogni. Faccia immediatamente ritirare questo video". Risparmio altri del tipo, "sì, Bob Dylan in fondo è uno che odia le donne", oppure "questo è un incitamento alla violenza".
Bene. Se Bob Dylan non scandalizza più nessuno con le sue canzoni come faceva 40 anni fa, adesso scandalizza con i videoclip. Sto parlando del nuovo video ufficiale per la canzone Beyond here lies nothing. Opera di un controverso regista indipendente, Nash Edgerton, qualcuno dice che Dylan manco l'abbia visto. Mah, non credo che il cantautore autorizzi l'uso di una sua canzone per un video che non ha visionato.

Sì, il video è piuttosto violento, ma ha anche una certa ironia di fondo. E poi Pulp Fiction è molto più violento, ma tutti dicono sia un capolavoro. A me piace, anche se ho ancora giudizi contrastanti al proposito. Piace perché comunque è vita vera, quella che viene ripresa. Vita brutta, vite distrutte, certo, ma se pensiamo a un video che ha fatto storia, osannato e acclamato, come quello delle Dixie Chicks per la canzone Goodbye Earle, dove una mogliettina trattata male ammazza (dico: ammazza) il marito violento, chi è che è più violento? Dylan o le paciose Dixie Chicks? Almeno nel video di Dylan non ci sono quelle irritanti gallinelle - perdonate il gioco di parole - all american girls e quell'aria finto McDonalds.

Il video di Beyond here lies nothing, dicono, non c'entra con la canzone. Non è vero. La canzone è molto dura, disperata. Perché parla dell'amore che diventa ossessione. Solo chi vive storie d'amore degne di una soap opera non sa cosa vuol dire quando l'amore diventa ossessione. E disperazione. E anche violenza.
La canzone dice "sei il solo amore che abbia conosciuto" e tutto andrà bene "fin tanto che tu starai con me". Ma il protagonista del brano non ha scelta. Il suo amore è auto ossessionato e inevitabilmente finirà per distruggere l'oggetto del suo desiderio, la donna che ama.
Il regista sembra sentire che la canzone sia un avvertimento sulle potenzialità distruttive dell'amore possessivo e ossessivo. C'è violenza nel video, come ce n'è nel mondo reale. Che la gente si scandalizzi perché un video di Bob Dylan mostri scene di violenza e non si scandalizzi più per la violenza che si vede ogni sera al telegiornale, dovrebbe dire qualche cosa.

Questo è un video forte, coraggioso. Non è roba da Mtv. Non è roba da "Amici" o da "X Factor". Questa è vita, vita reale. Together through life, e ci andiamo, insieme nella vita, con Bob Dylan. Non pensavo potesse più accadere. Oggi come 40, e 30, e 20 anni fa. Bob Dylan è davvero tornato.

18 comments:

ciocco72 said...

alla faccia della sindrome di stoccolma!
:-D
Non credo lo si vedra' molto , spece sui canali edulcorati.

Skywalkerboh said...

certa gente non sa vedere oltre la punta del proprio naso....
il video è forte, ma come dici tu se hanno dato del capolavoro a Pulp Fiction....
sono d'accordo


Luca Skywalker

Laura said...

vitale e tremendo
eccessivo e un po' misogino
ma quel bacio alla fine dice tutto,
almeno a chi sa cosa significhi sanguinare per amore.

Paolo Vites said...

c'è molto da decifrare in qs video. ad esempio: la ragazza è tenuta prigioniera contro la sua volontà? oppure è stata legata per impedire che si facesse del male da sola? è oscuro, misterioso, violento sì, cmq è un video che fa porre delle domande. quanti video clip rock fanno lo stesso?

anna said...

il video, ha dentro proprio quello che dici
(mi ci riconosco pur anche se non accoltello e non pesto nessuno e non ho una vita violenta.
capita di cadere così tante volte... e più vuoi ripare più ferisci)
esperienze

antonio lillo said...

bello! e per nulla volgare...

Emanuele said...

..mah..dico una mia opinione Paolo a me sembra sopravvalutato il video come l'ultimo disco...

Laura said...

torno a scrivere,per dire che ci ho pensato su
e che credo che l'efficacia del video stia proprio nel non essere didascalico.

troppi sono abituati a vedere clip con il cantante che si aggira spaesato (ché un cantante può anche NON essere un attore...) in un set improbabile, cantando la sua canzoncina, con l'aria martire di chi pensa 'maguardunpochemitoccafare'.

oppure video in cui viene ESATTAMENTE spiegato e descritto il testo.

insopportabile.
questo è un'altra cosa. disturba, e certo questa è la mossa di marketing. violenza o sesso, basta che sia.
però c'è dell'altro. perché fa anche riflettere. sull'(auto?)distruzione di ogni rapporto uomodonna. sull'apparente mediocrità di tanti contesti in cui i fatti di sangue si verificano.
e, infine, sul binomio tragico eterno: eros_thanatos.

l'ho fatta lunga...scusa...
ciao
l

Paolo Vites said...

sì è vero, eros & thanatos.

è anche vero che la scena finale, lei che lo bacia suggerisce altre domande: lui sta morendo ed è il bacio dell'addio? o lei nonostante tutto quello che ha passato e poi il tentativo di ucciderlo, offre un tentativo di redenzione? la redenzione anche nell'orrore, qs è un messaggio grande e apparentemente inaccettabile

Laura said...

lei è una virago
e succhia il suo sangue

:-)))

hazel said...

Chiamatemi psicopatico,a me diverte.

Fausto Leali said...

"(...) la redenzione anche nell'orrore, qs è un messaggio grande e apparentemente inaccettabile"

Anch'io, guardando il video ho sentimenti contrastanti, ma, hai ragione, questo é il punto

Maurizio Pratelli said...

questo è un grandissimo video.

RagmanDrawcircles said...

quando la vicenda si fa seria e provocante il buon vites reagisce.
sono con te!
rag

silvano said...

Un grande video come se ne vedono pochi o non se ne vedono affatto.
Lo trovo molto realistico, sembra un documento. Anche psicologicamente è convincente; spesso vi è un profondo legame tra la vittima ed il carnefice (questo ovviamente non è un'attenuante per il carnefice)ed i rapporti, i sentimenti quando veri e drammatici fanno emergere con chiarezza le ambivalenze e le complessità degli affetti e dell'amore.
In particolare trovo molto realistica la scena finale:lei prima agisce d'istinto per salvarsi la vita e poi torna indietro, indugia un'ultima volta su quello che è stao l'oggetto del suo amore e suo carnefice. Un ultimo addio? o ancora l'emergere dell'ambivalenza di sentimenti che l'ha legata a quell'uomo violento? Non è poi così facile per una vittima liberarsi psicologicamente da un amore violento, occorrono tempo e aiuto.
Ora l'ho riguardato e prima di chiudere questo commento, volevo annotare che sembra, più di un videoclip, un film, la traccia di una sceneggiatura, il racconto di una vita. In 3 minuti e 40 è geniale come la canzone o come la poesia che in poche righe può raccontare una vita.
ciao, silvano.

Paolo Vites said...

in effetti è sotto intitolato A short film, ed è opera di un vero regista di film.

grazie silvano

Anonymous said...

non può c'entrare con il fatto che l'album è nato sull'onda di una commissione per un paio di brani per un film?

per il resto il video è carino e sembra "l'ultima parte" di una STORIA

wolf

SOAVE ALLEGRO RISOLUTO said...

ALLELUJA, sei tornato pure te!

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