Di questi tempi, consigliare l'acquisto di un quotidiano non è proprio cosa bella e giusta. Ma se c'è di mezzo la musica allora vale lo sforzo. Anche perché quella che troverete allegata al Corriere della Sera a partire da domani, 6 ottobre, per le prossime 13 settimane, è musica, quella vera, quella buona, che è onesta e viene dal cuore. In tutto, quattordici dei dischi che compongono la discografia di Francesco De Gregori.
Domani si inizia con Rimmel, il miglior disco italiano degli anni 70 e ancora oggi uno dei migliori. E oltre al disco, c'è un volumetto (splendidamente elegante, non la solita ciofeca che si usa in questi casi) di ben 40 pagine dove l'autore di quel disco, Francesco De Gregori, si racconta e racconta come mai fatto prima. Ovvio, perché dall'altra parte del microfono c'ero io. E quando le domande le faccio io, le risposte arrivano.
Scherzi a parte: sono orgoglioso di quanto abbiamo prodotto io e Francesco negli ultimi mesi. E sono felice che grandi canzoni tornino a disposizione di tutti, specie dei giovani che non erano ancora nati quando Rimmel uscì,nel 1975.
“Nonostante certe parole e il ritmo un po’ da ninna nanna Fiorellino è pur sempre la canzone di un amore finito, come Rimmel del resto. E tutti gli addii sono una perdita, una sconfitta, anelli che rimangono sulla spiaggia, stagioni che finiscono. E anche in questa storia niente sembra risolto, niente viene perdonato. Mi piaceva proprio questo contrasto fra la forma e il contenuto Oggi ogni tanto trovo qualcuno che mi dice “lo sai che la usavo per addormentare mio figlio?” e penso che magari è la stessa persona che aveva storto il naso dopo averla ascoltata la prima volta perché la trovava troppo leggera. E in tutti e due i casi non aveva capito niente”.
(Dal volume allegato a Rimmel, in edicola con il Corriere della Sera martedì 6 ottobre)
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33 comments:
volo
bye!
oh, grande nuova!!
rag
GRAZIE MENTOR
eh ma ho gia' i cd! e' pensabile che ci sarà un'uscita 'postuma' in un libro unico ad esempio?
me la pagherai, anzi me li pagherai! Mi tocca ricomparli tutti, spero siano almeno digipack e rimasterizzati!
già che ci sono:
vendo la discografica di de Gregori in cd. Se interessa prezzi d amico. Ma finisce sempre che i dischi li regalo speranzoso....
sì c'è stato un lavoro di remastering. e vi assicuro che la confezione è davvero figa. ancora meglio del digipack. i cd suoi che si vendono normalmente fanno pena come confezione. no, non sarà fatto un libro alal fine
però non hai scritto del concerto del palasharp
:-(
che bello! amo da pazzi quel disco, anche se per me fa il doppio come migliore dei 70 con vol. 8 di de andrè (dove c'è comunque il suo zampino)... di sicuro lo prendo... domanda ma c'è anche l'altro suo grande dei 70 in questi 16? parlo di "de gregori" con le mitiche raggio di sole e due zingari...
yes. gli unici che non verranno pubblicati sono prendere e lasciare, terra di nessuno e calypsos
14 intutto, non 16.
ci sarà poi un cd speciale che oltre ai pezzi de La donna cannone mette insieme gli inediti usciti solo sui vari live
E' arrivato finalmente!
Non compro mai il Corriere, ma questa volta farò un'eccezione..
Certo Paolo, sono qui a Milano e domani compro sicuramente il corriere della sera, mi è sempre piaciuto De Gregori anche se non ho mai approfondito i suoi lavori...ora è un'occasione..
A presto
@Maurizio pratelli:
se li vendi davvero e sono in buone condizioni, posso sapere a quanto?
bello! vale alla grande
: )
: )
(ciao Silvia)
confermo Anna, appena preso stamattina!
Grande opera, meglio ancora del cofanetto di Van De Sfroos, ma soprattutto grande perché ogni disco ha il suo libretto scritto dall'only music writer with something to say :-)
Il booklet è strafigo. Mai didascalico e di sostanza. Bella Paolo. Era ora che tutti sapessero. Era ora che De Gregori facesse qualcosa di interessante. E noi diciamo grazie a te ed a De Gregori.
se sapessi quante cose sono rimaste fuori delle nostre covnersazioni.... grazie a te comunque
Vogliamo il BOOKLEG con tutte le registrazioni mai pubblicate!
preso, davvero bello! e come ho già detto per de sfroos, che le case disografiche imparino! vedi calypsos che faceva pena, sembrava uno di quelli masterizzati che si vendono nelle banacarelle e non lo comprai.
http://www.corriere.it/spettacoli/09_ottobre_06/Pluda-de-gregori_bc012586-b240-11de-9355-00144f02aabc.shtml
certo che un certo vites il pluda del mio corriere poteva anche nominarlo....
uff, io voglio acquistare solo i Booklet...E' mica possibile?
sinceri complimenti per il lavoro con de gregori...proprio bello
D'accordo con Pratelli, è scandaloso che Fegiz non si sia degnato di nominarti!! E' di una presunzione senza fine!! Un abbraccio sincero, Marcello
non l'ha scritto fegiz
prendere e lasciare,
terra di nessuno,
calypsos.
perchè sono stati esclusi?
L'ombra di mio padre è due volte la mia, lui camminava ed io correvo.
Non si dimentica più questo inizio. Prendo questo album quando esce.Sergio
perché il corriere per motivi che non conosco ha deciso che avrebbe pubblicato solo 14 dischi.
la scelta dei tre da escludere è stata frutto di un lungo travaglio a cui ha posto l'ultima parola l'artista
peccato! per la "scelta"
ho letto i due libretti, è stato bello come leggere un diario ..
tra l'altro calypsos è un disco straordinario
sì, calypsos ..
di grande interesse anche gli altri due album
ieri ho letto il quinto bellissimo libretto, in O ero interessata a sapere tutto su "le strade di lei" purtroppo niente..
Ho letto il libretto in allegato a Bufalo Bill. Complimenti molto interessante. Io ho letto anche un libro molto buono su De Gregori scritto da Deregibus. Non ce l'ho a portata di mano, però ricordo perfettamente che a proposito di questo disco, De Gregori dichiarava che lo aveva registrato in poco tempo, una settimana o poco più, e che se avesse potuto lo avrebbe rifatto daccapo. Non so a quando risale questa dichiarazione. Sicuramente è in netto contrasto con quanto afferma in questo libretto, quando ricorda, in risposta alle considerazioni di Vites sull'assoluta perfezione sonora del disco, "la fatica che abbiamo fatto per registrarlo così". Chiedo a Vites cosa ne pensa...
io intendevo la qualità del suono. in bufalo bill ci sono parecchi evidenti errori tecnici, ad esempio francesco stona in diverse occasioni.
se tu però senti come suona la batteria, o come sono registrate le chitarre acustiche, e poi senti ad esempio un disco come De Gregori, quello dove c'è Generale, concorderai che bufalo bill ha una qualità sonora mille volte migliore.
Grazie per la risposta. Io la penso come te. Il disco suona benissimo dall'inizio alla fine e così, la pensa pure De Gregori che in più occasioni lo ha definito il suo preferito, quello più rigoroso. Io però mi riferivo alle opposte opinioni di De Gregori sul disco. Nel libretto descrive il lavoro e la fatica per ottenere quel determinato suono e nell'altro libro parla di un disco fatto di canzoni bellisime, ma registrato in modo approssimativo, senza grosse pretese, per la serie "buona la prima".
Vites cosa ne pensa di questo cambiamento così radicale di opinioni?
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