Saturday, October 09, 2010

A rainy night in Soho

Le canzoni rock dicono la verità (copyright by Paolo Vites). Le canzoni folk la dicono di più (copyright sempre di me). Ma le canzoni, qualunque canzone - certe canzoni non tutte le canzoni - dicono la verità di noi stessi, esprimono l'inesprimibile che ci portiamo dentro da quando siamo stati concepiti.

In una fredda, maledettamente piovigginosa notte di febbraio di molti anni fa mi trovavo a vagare solo soletto per le strade di Soho, a Londra. Ero stato su con la solita compagnia di giornalistuccoli italiani (missione Lauryn Hill), ma adesso se ne erano tornati tutti a casa. Io avevo agganciato qualche giorno in più per rimanere a Londra. E non c'è niente che alzi il livello di tristitudine (copyright by the Mighty Diana) come trovarsi da soli in una città straniera un milione di miglia da casa tua, con ad aspettarti nessuno se non una squallida stanzetta d'albergo. Volevo trovare un "locale folk", quella notte, lo volevo a tutti i costi. Ogni volta che sono a Soho, d'altro canto, vado a cercare il fantasma di Nick Drake. E di tanti altri come lui. Per quanto me la tiri, ancor prima che sapessi che esistevano le chitarre elettriche, io sono nato alla musica con il fingerpicking acustico di un milione di anime belle di folksinger, da ogni lato dell'Oceano Atlantico. Alla fine ne trovai uno, quando ero ormai bagnato fradicio, una cantina in un vicolo assurdo, dove c'era una banale band di folk albionico, il locale pieno zeppo e buio e nessuno che scambiasse due chiacchiere con me. Presi la mia tristitudine e me ne tornai per le strade di SoHo, sotto la pioggia.

Il "locale folk" che cercavo l'ho trovato ieri notte a Varese. E' il Twiggy, così deliziosamente psichedelico nella sala dei concerti. E sul palco ieri notte ho ritrovato reincarnati quel milione di anime belle dei folksinger della mia adolescenza, tutti nelle sembianze adorabile della straordinaria Emma Tricca, una ragazza italiana che, probabilmente, anche lei in cerca del fantasma di Nick Drake, un giorno se n'è andata a vivere a Londra e si è messa a fare dischi inctantevoli. L'ultimo dei quali, Minor White, è appena uscito. Quel fingerpicking che ha cullato i miei anni più irrequieti e appassionanti, era tutto lì, che usciva dalle sue dita. E le canzoni. E la voce, la voce purissima e piena di intensità al calor bianco. Non un minor white in realtà, ma un bianco accecante, splendente, stordente. E la sua bella figura sul palco. Penso che la chiamerò Buffy St. Marie d'ora in avanti, se lei non si offenderà, ma non credo, se tanto mi dà tanto dopo averla sentita ieri notte.



Stamattina è una giornata uggiosa a Milano. Fra poco devo andare in redazione, ho il turno del weekend. Ho messo su Minor White mentre mi preparo un caffè. Ogni cosa sembra risplendere di gioiosa innocenza, adesso. Anche il tigro che mia figlia più piccola ha lasciato sul divano come al solito e che come al solito mi ritrovo sotto al culo mentre mi siedo non mi fa imbestialire ma anzi sorridere. Sono canzoni capaci di trasfigurare la realtà le canzoni che hanno un senso e che rimangono. Proprio com equelle che sto ascoltando stamattina, quelle di Minor White, quelle di Emma Tricca. E i fantasmi di un milione di anime belle di folksinger sono tutti qui stamattina, hanno lasciato la pioggia di Soho per sedersi anche loro ad ascoltare. E' capace di sposendere il tempo, Emma Tricca, con le sue canzoni, in una purezza sonica che non ritrovavo più da quando avevo 15 anni. God bless you Emma.

14 comments:

chiara said...

Minor White è un disco meraviglioso e con disco intendo "disco" vinile. Perché Emma ci porta fuori dal tempo. Oh però anche in cd funziona bene :)

God bless you Emma, indeed.

Fausto Leali said...

che bello ogni tanto (anzi spesso) passeggiare on the road con un good doctor come te...
parola di 'doctor'... And have a nice week-end, anche per me é il turno nella mia redazione d'anime e di cuori, questo fine settimana...

Maurizio Pratelli said...

stasera emma è a cantù. gran post vites

Skywalkerboh said...

mi associo ai complimenti, davvero bello

Paolo Vites said...

non perdertela se riesci, mauri

Maurizio Pratelli said...

Vado vado

Anonymous said...

Non la conosco ma devo scoprirla, bel post Paolo, a presto Marcello

allelimo said...
This comment has been removed by the author.
Paolo Vites said...

awww non ho mai voluto dire che emma è come nick drake, sarei pazzo se solo lo pensassi, volevo solo rimandare a un sentimento per una certa epoca musicale

allelimo said...
This comment has been removed by the author.
Paolo Vites said...

be' è lo stesso errore di chi cerca il nuovo dylan etc.

senti, ma visto che sei un intenditore, qual è il tuo disco preferito di ND?

allelimo said...
This comment has been removed by the author.
sergio said...

lo so che sono fuoritema.
l'altra sera i Doobie Bros. all'Alcatraz .
quslcuno c'è andato ?
non potendo esserci io li ho sentiti su Rai Stereo 2 in streaming ( cosa non si fa...)

romilar said...

Paolo, mi hai dato una dritta grandissima! è molto brava!!

Sangue nei solchi del cuore

“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...

I più letti