Black girls just wanna get fucked all night
(Some Girls, The Rolling Stones)
Ops, Mick, l'hai combinata grossa. Ti sei comportato in modo politicamente scorretto ancor prima che fosse inventata la definizione di politicamente corretto. Genio. Che altro è il rock'n'roll se non l'attitudine a essere politicamente scorretti. Gli Stones del disco Some Girls lo sapevano ancora bene, questo. Di Fatto, Some Girls che esce in questi giorni in edizione deluxe con tanto di abbondanti brani inediti aggiuntivi. è l'ultimo grande disco della band inglese. Dopo, seguirà tanto mestiere, qualche canzone ancora piacevolmente interessante, ma niente di che oltre ai dei cliché abusati e strabuzzati. Come mi disse una decina di anni fa John Mellencamp, "Gli Stones di Satisfaction mettevano paura. Oggi non saprei dire che cosa comunicano". Some Girls, se non mette paura, mette fastidio, provoca, e soprattutto eccita parecchio.
Si dice che Some Girls sia il disco di Mick Jagger, e il testo della canzone che dà il titolo all'album lo confermerebbe: chi altri può dire certe cose delle donne? Keith Richards, allora, era più impegnato a entrare e uscire dalle aule di tribunale per problemi di droga, "prima che lo facessero correre", ma in realtà alla fine questo è un grandissimo disco degli Stones. Si dice anche che sia venuto così per reazione alla scena punk che prendeva in giro proprio loro (e i Beatles), dinosauri del passato. Chissà. Certo è che quasi 35 anni dopo Some Girls suona pimpante, fresco e divertente come i grandi classici del gruppo, come il miglior rock'n'roll dovrebbe essere. C'è una energia, una potenza di fuoco, una necessità impellente di comunicare e di comunicarsi che stupisce tutt'oggi, che annichilisce ed esalta allo stesso tempo. Chitarre sporche, rumorose, ritmica sferragliante e incalzante, e un Mick Jagger esaltante come non mai, dall'inizio alla fine. Anche un classico della black music come Just My Imagination diventa un irresistibile rock'n'roll grezzo e spumeggiante. Ma per capire un disco come Some Girls bisogna sapere cosa furono gli anni 70 per questa band, un libro come quello di Chet Flippo, On the road with the Rolling Stones lo potrà permettere di fare, se lo trovate ancora in giro. Ad esempio la poesia tutta country di Far Away Eyes, così intrisa di una americanità che gli Stones dell'epoca avevano assorbito completamente, e che testimonia una delle verità fondamentali della vita: "Se la tua fortuna se n'è andata, e non riesci ad armonizzare, se sei completamente disgustato, e la tua vita non vale un centesimo, trovati una ragazza dallo sguardo sperso nel vuoto". Certe ragazze, si sa, possono salvare la vita nei momenti più disgraziati. Certe ragazze.
Se Some Girls venne definito la risposta punk degli Stones a Sex Pistols e compagnia, in realtà le radici punk degli Stones vanno cercate ben prima di questo disco. Ad esempio in un concerto tenuto a Bruxelles nell'anno di gloria 1973, l'anno di Almost Famous, uno degli anni più gloriosi di questa storia. Con geniale coincidenza, dagli archivi della band esce una sorta di boootleg series, inaugurata proprio con un concerto in Belgio di quell'anno. Maximun rock'n'roll, quello che si ascolta in questo disco che per forza di cose insieme al live del 1969 vola subito nella top five dei migliori album dal vivo della band. Una potenza devastante, un tiro micidiale dall'inizio alla fine, che ridicolizza i recenti pur belli concerti degli Stones. Certo, la cocaina e lo speed fornivano carburante sufficiente a quei tempi per giustificare tanta energia, ma un Mick Jagger così cialtrone, così sguaiato, così rock'n'roll non si ricordava più. Altro che gruppi punk. Charlie Watts, con buona pace del simpatico settantenne che conosciamo oggi, era di una forza ritmica impressionante, così Richards che grazie allo straordinario Mick Taylor poteva permettersi di sostenere tutto con una mitragliatrice spara riff incandescente. Un disco che brucia di calore vivo, hard to handle, difficile da maneggiare, ma tutto da godere. Da ascoltare immediatamente prima di Some Girls per avere le coordinate giuste con cui muoversi. Il resto, si sa, è solo divertimento: it's only rock'n'roll, but we like it.
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4 comments:
"... I've been walking Central Park
Singing after dark
People think I'm crazy
I've been stumbling on my feet
Shuffling through the street
Asking people, What's the matter with you boy?
Sometimes I want to say to myself
Sometimes I say
Oooh oooh oooh oooh oooh oooh oooh
Oooh oooh oooh oooh oooh oooh oooh
Oooh oooh oooh
Oooh oooh oooh oooh oooh oooh oooh... "
Grande.
Francesca
postone
Sì ok, ma ritocchi e aggiunte a tracce registrate 40 anni di distanza a me fanno ribrezzo.
Stefano M.
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