Thursday, September 13, 2007

Io non sono qui... sono là

Tempo di voltare pagina. Non ho il coraggio di pensare cosa dovrebbe succedere se un giorno dovessi parlare male del nuovo disco di Bob Dylan. Scherzo. Ringrazio tutti quelli che hanno perso del loro tempo per partecipare al dibattito sul film I'm Not There. Divertente: sono stato invitato a presentare questo film in un cineforum che si tiene settimana prossima non vi dico dove per non trovarvi all'ingresso con i cartelli "Non fatelo entrare"...

E a proposito di nuovo disco... c'è una notizia davvero succosa che gira da qualche ora su Internet. Eccola:

Garret "Jacknife Lee" is a Grammy-award winning producer and remixer who has worked with U2, Green Day, Snow Patrol, Bloc Party and the Editors. He will also be working on Bob Dylan's new album in January 2008 with Rick Rubin.

(nella foto sotto, Rick Rubin in estatica meditazione al pensiero di lavorare con Dylan)

Dylan al lavoro per un nuovo disco. Ma soprattutto la presenza del formidabile producer (e oggi anche co-presidente della Sony americana) Rick Rubin, uno che non sbaglia mai, la mente dietro la serie di capolavori American Recordings di Johnny Cash e tanti altri dischi. Uno che agli artisti con cui lavora tira fuori il meglio. Non mi eccita molto invece la presenza di "Jacknife Lee", visti invece i nomi con cui ha lavorato. Questo disco o sarà prodotto in modo magistrale oppure potrebbe andare nella direzione di robetta commerciale buona per Mtv. L'importante è ovviamente che Dylan abbia pronte canzoni valide, sono davvero stufo di questa lounge music riciclata e di cover di vecchi blues. Tempo di voltare pagina anche per te, Bob.

Un'altra succosa notizia. A fine ottobre esce The Other Side of the Mirror, un dvd che contiene tutte le performance integrali di Dylan nelle tre edizioni del Festival di Newport a cui partecipò negli anni 60, vale a dire 1963, 1964 e 1965. Ne ho una copia e devo dire che è strepitoso (a dire il vero manca un brano, la It takes a lot to laugh del set elettrico del 65). Vedere il ragazzo passare dal folksinger in maniche di camicia-capello corto-look da attivista della sinistra liberale ad anfetaminico poeta rock visionario è una visione eccezionale.
E naturalmente ci sono le canzoni. Su tutte Chimes of Freedom nell'edizione del 64, in cui il cantautore sembra una sorta di Shakespeare posseduto dalla Musa che gli scuote corpo e testa in brividi di tensione emotiva e lirica mai visti.

(Dylan a Newport 64)

Direi che è abbastanza. Curioso che questo dvd esca così a ridosso di I'm not there. Forse per ribadire dove sta il vero Dylan? Non è là. E' qui.
Peace and good willing. Stay warm.

6 comments:

Fausto Leali said...

"Stay warm" lo diceva il compianto John Bauldie, in momenti in cui la neverending activity di Bob era piuttosto eccitante.

Ma anche questi "tempi moderni" non sembarno essere da meno.

We have just to wait and see...

Anonymous said...

Caro Babbo Natale,
ecco cosa vorrei in regalo nei prossimi mesi:

tutto il materiale inedito che nascondono negli archivi per farci sbavare altri 40 anni...!!!

Poi vorrei un concerto dove Dylan cantasse soltanto, senza pianola né chitarra, solo armonica, voce e un buon gruppo alle spalle.

Poi vorrei Chronicles vol.2, vol.3, vol.4, vol.5 etc.

Poi vorrei sapere che si ritira nelle Highlands, per godersi il Nobel e gli ultimi anni di meritato riposo.

marcello said...

Beh,se c'è Rick tra i piedi si può stare tranquilli sulla qualità del prodotto finale,speriamo solo che lui e la band suonino col cuore e non da mestieranti; piuttosto non vedo l'ora di vedere i dvd, mi ero commosso con Scorsese e qui non sarè da meno, saluti friends!

Anonymous said...

go rick! facci un altro miracolo, come la serie degli american recordings!!
peas, rag

Fausto Leali said...

Dylan Digest pubblica oggi "unfounded rumour of new album".... speriamo che questa volta si siano sbagliati...

Paolo Vites said...

era troppo bello

Sangue nei solchi del cuore

“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...

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