Friday, June 13, 2008

I saw the future of rock'n'roll

Avevo suppergiù 13 anni e tra i dischi lasciati a prendere polvere dai miei fratelli maggiori c’era anche questo qua, titolo e foto di copertina bizzarri: Cosmo’s Factory si chiamava e il nome della band era quasi impossibile da pronunciare, Creedence Clearwater Revival. E che sarà mai, pensavo. Non pensai più nulla una volta messo sul piatto, ammaliato dalla magia di quel voodoo rock intinto nello swamp del Mississippi da cui traeva linfa. Più di trent’anni dopo la serata – attesa per tutta la vita – di John Fogerty si apre proprio con il primo brano di quel disco, Travelin’ Band.
Troppo sfinito stamattina dopo la serata incredibile di ieri all’Alcatraz di Milano, mi perdonerete se riciclo la recensione che uscirà su Jam del prossimo mese. I’m still rockin’ all over the world…


Dando un’occhiata alle scalette dei concerti che l’ex Creedence aveva tenuto nei giorni precedenti nel corso di questo tour europeo (che culminerà con il ritorno alla Royal Albert Hall di Londra per la prima volta dopo il celebrerrimo concerto del 1971), peraltro ottime anch’esse, ti rendi conto che John Fogerty ha voluto regalare a Milano una serata speciale. D’altro canto scherzando sin dall’inizio lo aveva suggerito lui stesso che sarebbe stata una serata memorabile: “Finalmente in Italia” ha detto “era un po’ che non ci venivo. Più o meno quarant’anni”. Di fatto né lui né i CCR ci erano mai venuti, e la sua mancanza era uno dei grandi misteri italiani del rock’n’roll. I due o tre lettori che seguono i miei scritti su queste pagine forse ricorderanno la recensione circa un anno fa del sottoscritto al dvd live di Fogerty, in cui dicevo che se solo si fosse degnato di suonare dalle nostre parti rispetto agli ingessati spettatori americani che si vedevano in quel filmato, avrebbe assistito a un pubblico straordinario che lo avrebbe mandato in orbita. Lui stesso l’ha detto più volte: “Milano, mi ricorderò di questa serata per il resto della mia vita”.


The mighty mighty Kenny Aronoff

Così ha offerto brani in più e raramente suonati nei precedenti concerti, aprendo con una appropriata, agognata e formidabile –come tutto il resto dello show peraltro – Travelin’ Band che non aveva mai suonato prima in Europa.
In forma fisica (63 anni, e che cazzo!) straordinaria, voce strepitosa e con una band superlativa in cui spiccava ovviamente quello che lui ha definito “il più grande batterista rock vivente” (ed è fottutamente vero) e cioè l’incredibile, potentissimo Kenny Aronoff, ha fatto impallidire qualunque ricordo di tutti i precedenti show che avevo definito “il più grande concerto rock della mia vita”, compreso lo storico Bruce Springsteen a San Siro nel 1985.
Presentando i brani con nonchalance, tipo “Questa è una canzone che parla di un arcobaleno (e badabam! ecco Have You Ever See The Rain, mica l’ultima dei Coldplay, per intenderci, oppure “Eccone uan che ho scritto 35 anni fa” e vai con Comin’ Down The Road) ha sciorinato tre ore circa di brani da leggenda, capolavori che hanno definito e codificato il senso stesso di rock’n’roll music, debordando ora nel cayun (un magnifico violinista con lui), ora nell’R&B, ora nella country music. Solo Paul McCartney o gli Stones possono rovesciare sul pubblico una tale lista impressionante di hits da pelle d’oca. Qualche titolo? Mah, c’erano tutte: Born On The Bayou, Bad Moon Rising, Green River, Keep On Chooglin', Who’ll Stop The Rain, Midnight Special, Down On The Corner, Hey Tonight, Fortunate Son, Born On The Bayou e per noi di Milano anche Susie Q, Nightime Is The Right Time, Up Around The Bend, Sweet Hitch-Hiker e soprattutto una debordante e lunghissima I Heard It Through The Grapevine dove si è lasciato andare in un assolo che sembrava non finire mai, di chitarra di taglio psichedelico, con interventi dell’ottimo tastierista: chiudevi gli occhi e sentivi di essere al Fillmore, in una sera del 1969.

La sua bravura come chitarrista è apparsa evidente in ogni momento: oltre a quei riff memorabili che caratterizzano ogni canzone e che già da soli sono storia del rock al pari di quelli di Keith Richards, i suoi assoli di taglio bluesy spuntavano a ogni pie’ sospinto, dimostrando una attitudine alla musica libera e improvvisativi che oggi nessuno si ricorda manco cosa sia. In più. La sua band, per nulla retrò, grazie al già citato Aronoff ha espresso un sound moderno e vibrante, per nulla nostalgico. E che dire dell’urlo rauco “I’m not a senator’ son!”.
Qualche siparietto old time e con il cappello da cwoboy in testa, con i musicisti seduti a fianco a lui e poi di nuovo fiamme alle polveri con brani del repertorio solista che non sfiguravano accanto ai grandi classici ad esempio la bella Old Man Down The Road.
Finale da arresto cardiaco per tutti i quasi 5mila accaldati e sudati con Rockin’ All Over The World e Proud Mary. Ma chi cazzo scrive ancora canzoni così belle, oggigiorno?

16 comments:

Spino said...

Come non quotarti...
Concerto spaventoso per intensità e potenza.

Oh prima o poi ci beccheremo sotto a qualche palco... :D

Paolo Vites said...

ieri stavo collassando.. temperatura tropicale a metà concerto sono andato nelle retrovie

Francesco said...

Io sono andato a vederlo pensando che me ne sari pentito. Ho sempre amato la musica dei CCR (grazie a Springsteen, non lo nego) ma ieri sera sono veramente rimasto folgorato.
Quando ho letto "chiudevi gli occhi e sentivi di essere al Fillmore, in una sera del 1969" mi è venuto da ridere perchè "chiudere gli occhi e far finta (?) di trovarmi ad un concerto di 40 anni fa" è stato proprio quello che ho provato a fare a più riprese ieri sera. E ha funzionato!

La cosa che mi ha stupito di più è stata la parte centrale nella quale ha suonato alcuni pezzi che non conoscevo (o che non ho rinosciuto, ignoranza mia) eppure la Musica mi ha trascinato come non mi succedeva da anni.

Torna presto John, e magari fatti insegnare qualche frasetta ruffiana in italiano dal tuo amico del New Jersey.

zuma66 said...

Grande concerto.
Ma l'Alcatraz tiene 5000 persone?
Speravo lo spostassero in uno spazio più grande.

Una riflessione, ieri sera ci siamo sentiti un greatest hits, se Young fa una cosa del genere gli sparo...
Bisogna andare ai concerti e gustarsi quello che il cantante propone se no ti rovini il concerto.
Comunque fra due settimane ti racconto dei primi due show di Young e se non fa qualcosa di strano...
Ciao Giorgio

Paolo Vites said...

no ne tiene circa 3mila ma ieri ce ne erano almeno 4mila

guarda che neil young agli arcimboldi ha fatto un GH - infatti è stato il suo più bel concerto da quando l'ho visto la prima volta nel 1987

no, quello da solo del 1989 fu più bello....

e poi uno come fogerty ha solo GH.. come mccartney o gli stones...

The Boogie Ramblers said...

Speriamo che l'accoglienza di ieri sera gli faccia venire voglia di tornare nuovamente da queste parti. Quoto la tua frase sul Fillmore del '69: la grandezza di Fogerty ieri è stata sopratuttto quella di aver suonato con la stessa foga e passione di 40 anni fa.

Anonymous said...

Mi pento amaramente di non esserci stato. Sempre amato i CCR, band micidiale, niente fronzoli o risibili velleità artistiche (come molte di allora) e solo sostanza (e di quella ottima). Il fatto che oggi i giovani sappiano vita, morte e miracoli di uno come Jim Morrison e non sappiano neanche chi sia John Fogerty non mi fa affatto rimpiangere che il rock sia morto.

Andrea

Carlo said...

Anche io apprezzo molto i CCR (grazie a Bruce, come nel caso di francesco). Purtroppo non sono potuto esserci ieri sera, essendo in Belgio per studio, e non potro neanche esserci ai concerti di Tom Waits a Milano(e qui mi mangio veramente entrambe le mani....).
Ovviamente pero' a S.Siro il 25 non potrò mancare ;-)

In ogni caso, mi avete fatto voglia di andare a cercare su youtube qualche performance recente ('08) di Fogerty, e devo dire che non faccio fatica a capire tutto il vostro entusiasmo per ieri sera!

Ciao!

Carlo

RagmanDrawcircles said...

i primi sei-sette pezzi goduriosa greatest hits, ma avevano un sound orribile.. che solo all'alcatraz..
appena ho cominciato a pensare "oddio quasi quasi stavo a casa a risentirmi il cofanetto dei CCR"... il concerto di e' trasformato!
highlights indiscussi "I heard it through the grapevine" e "KEEP ON CHOOGLIN".. non so se sono intervenuti al mixer o se lui ha lasciato spzio agli altri della band ma il suono si e' trasfomato e contemporaneamente il concerto e' diventato un crescendo da togliere il fiato..
Anch'io non mi aspettavo molto. E invece.. non ballavo e sudavo cosi' da anni..

PROUD MARY KEEP ON BURNIN'
Giorgio

Anonymous said...

si, in effetti all'inizio il suono era molto impastato poi è migliorato, mitico! Splendido quando jammava, band molto solida, alcuni potevano essere suoi figli, come il violinista, per esempio, ciao, marcello

Decio said...

ma non ha suonato niente dell'ultimo album?

Anonymous said...

hola paolo,
sono salito anche io da sassari.... e ne è valsa la pena!
vero: i suoni in quel buco fanno schifo,ma poi al mixer ci hanno lavorato su e dalla metà in avanti è filato tutto liscio..
vero: troppo caldo, ma un amico mi diceva "ringrazia che è una giornata fresca oggi, se no qui ne uscivi lesso"
d'accordo con te sul dire che è stato un concerto STREPITOSO, l'unica pecca è che non ha attaccato nessuna canzone a nessuna, sempre pause, anche lunghe, che hanno spezzettato troppo lo show...
in qualche blog fa dicevi che il rock è morto: penso che tu abbia cambiato idea.... certo, oggi non si compognono più le canzoni di una volta, almeno dal vivo qualcuno buono c'è, e CAXXO, a 63 dà lezioni a troppi leccati e fighetti del caxxo

grande fogerty

Luca Skywalker

Anonymous said...

Questa è atata la setlist quasi completa presa da http://cronosisma.splinder.com/post/17462478/

1 Travelin' Band
2 Bad Moon Rising
3 Green River
4 Who'll Stop The Rain
5 Suzie Q
6 Born On The Bayou
7 Lookin' Out My Backdoor
8 Don't You Wish It Was True
9 My Toot Toot
10 Midnight Special
11 I Heard It Through The Grapevine
12 Bootleg
13 Gunslinger
14 ???????
15 Ramble Tamble
16 Broken Down Cowboy
17 Keep On Chooglin'
18 Have You Ever Seen The Rain
19 Night Time Is Right Time
20 Comin' Down The Road
21 Sweet Hitch-Hiker
22 Down On The Corner
23 Up Around The Bend
24 Hey Tonight
25 Old Man Down The Road
26 Fortunate Son
27 Rockin' All Over The World
28 Proud Mary
Ciao, marcello

Paolo Vites said...

luca skywalker... mannaggia e potevi trovare il modo di dirmi che c'eri... ti avrei obbligato a pagarmi una birra :-)

il rock non � morto? be' ma se per tenerlo vivo ci vuole uno di 63 anni direi che ho ragione io...

scaletta completa - ha fatto un paio di pezzi dal disco nuovo
1. Travellin� Band
2. Bad Moon Rising
3. Green River
4. Who�ll stop the rain
5. Susie Q
6. Born On The Bayou
7. Looking Out My Backdoor
8. Don�t you Wish it was�
9. My Toot Toot
10. Midnight Special
11. I Heard it through the Grapevine
12. Bootleg
13. Gunslingers
14. Cotton Fields
15. Ramble Tamble
16. Broken Down Cowboy
17. Keep On Chooglin�
18. Have You Ever Seen The Rain
19. Nigh time is the right time
20. Comin� down the road
21. Sweet Hitchiker
22. Down On the Corner
23. Up Around the bend
24. Hey Tonight
25. Old Man Down the road
26. Fortunate Son
27. Rocking all over the world
28. Proud Mary

Anonymous said...

ok, alla prossima allora, e che birra sia!

Luca Skywalker

Anonymous said...

http://www.dimeadozen.org/torrents-details.php?id=201031

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