Friday, June 20, 2008

Sir Reginald

Mi diverto un mondo quando dico a qualche rock music fan o a qualche collega “giornalista illuminato” che mi piace Elton John. Ti guardano schifati come fossi un povero demente. È vero, l’Elton John degli anni 80 e 90 era un imbarazzante burattino da Mtv, ma io intendo l’Elton John di inizio carriera, anzi dal secondo disco (1970) fino a Captain Fantastic, 1975. E anche quello egregio che è tornato a essere da quando, consigliato da un altro suo grande fan, Ryan Adams, ha inciso il bel Songs From The West Coast ed è tornato a proporre dischi dignitosi.

Ma quello di dischi come Elton John, Madman Across The Water, Tumbleweed Connection, Honky Chateu, Don’t Shoot Me I’m Only the Piano Player, Goodbye Yellow Brick Road e Captain Fantastic era un artista formidabile. Se non ci credete, prendete nota di chi lo ispirava a incidere quegli album: “Io e Bernie Taupin (il suo liricista) ascoltavamo e amavamo da impazzire The Band. Music From Big Pink. Quello era il disco a cui facevamo riferimento”. Elton e Bernie dedicarono anche una canzone, Levon, al batterista di The Band.
Per due ragazzi inglesi che non erano mai stati in America, ecco canzoni che riflettevano l’anima antica e misteriosa d’America più di molti americani del tempo. D’altro canto, qualcuno disse una volta che i più grandi dischi rock furono opera di musicisti inglesi come Beatles, Stones e Clash che sognavano di essere degli “americani immaginari” e così facendo scoprirono più dell’America di tanti che lì erano nati.

Amico di gente come Neil Young e John Lennon (a un concerto di Elton l’ex Beatle nel 1974 fece la sua ultima apparizione live), Sir Reginald componeva canzoni pianistiche di intensità eccezionale con una vena melodica malinconica di altissimo livello (va ricordato che Elton John incise – anche se non fu pubblicato ufficialmente – un intero disco di canzoni di Nick Drake, sua altra grande ispirazione), incalzanti ragtime che sembravano usciti da New Orleans, sontuose ballate ricche di umori southern soul, country gospel che manco Johnny Cash (insomma, quasi…), rock’n’roll travolgenti che ricordavano lo spirito innocente degli anni 50 (se pensate che Crocodile Rock sia una canzoncina stupida, andate a rileggervi il testo e ne riparliamo). Ecco cosa c’era in quei dischi. Ci sarebbe da parlare del suo strapotere sul palcoscenico, ma è un altro (interessante) discorso. Cercate di procurarvi i due live 11-17-70 e Here And There, comunque.
L’anno prossimo saranno quarant’anni dal suo primo disco, Empty Sky. Per l’occasione stanno uscendo diversi di questi dischi in versione deluxe, con elegante packaging, ricchi informazioni biografiche e un secondo cd di demo e brani live inediti. Io consiglio Tumbleweed Connection (quello della strepitosa Country Confort) e Honky Chateu, quello con la inarrivabile (per me la più bella canzone degli anni 70) Mona Lisa And Mad Hatters. Ma vanno bene tutti, almeno fino al 1975.

7 comments:

ciocco72 said...

d'accordissimo, l'Elton John anni 70 e' piu' che apprezzabile. Qualche anno fa si scambio' brani con Ryan Adams in una trasmissione TV country USA e nonostante la mia avversione per tutto cio' che ha fatto negli anni 80 e 90 in quell'occasione non mi e' dispiaciuto...
poi vedere Ryan emozionato e' una rarita'.
Cotonato o liscio l'Elton capello e' bruttissimo! tupe'
:-p

Anonymous said...

elton rules!!
io ho sempre (segretamente) amato quest'uomo.. il che pero' e' quantomeno ambiguo a dirsi... :-)
okkei, nulla batte questi pezzi anni 70, ma.. sara' che sono musicalmente nato negli 80.. io ho consumato la cassetta del live in australia.
l'unico neo forse e' il video di Nikita... gosh...
ragman

Gattosecco said...

Oltre a quegli album, è una grossa sorpresa "Rare Masters" che raccoglie una lunga serie di B-Side che come sua consuetudine completavano il lavoro edito su disco.E una perla come "Sugar on the Floor" è davvero un delitto chiamarla B-Side...

Anonymous said...

Anch'io apprezzo questo straordinario artista, (quello degli anni 70 ovviamente) e devo dire che sono un paio di anni che lo ascolto parecchio, soprattutto in macchina. L'ho scoperto tardivamente forse ma ho cercato di recuperare il tempo perduto acquistando tutti insieme gli album che tu hai menzionato, da Elton John a Captain Fantastic. Ed è stata una folgorazione! Nei suoi riguardi sono sempre stato piuttosto scettico ma le tue recensioni su Jam e le colonne sonore di Almost Famous e Elizabethtown mi hanno decisamente convinto. Grazie Paolo.

Paolo Vites said...

you welcome alessandro - consiglio davvero l'edizione deluxe di "elton john" e "tumbleweed connection" perché hanno dei demo da pelle d'oca...

gattosecco: ecco quello mi manca, grazie per il consiglio

The Boogie Ramblers said...

Elton John!?!?!! Me Taupino....

....sto scherzando!

I remember when rock was young
Me and suzie had so much fun.....
.....But the years went by and the rock just died, Suzie went and left us for some foreign guy, Long nights crying by the record machine
Dreaming of my chevy and my old blue jeans...........
Crocodile Rock!

Anonymous said...

ci sto prendendo gusto a leggere questo blog....si confermano tutte le mie impressioni!

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