Thursday, October 08, 2009

Santa Claus is coming to town

Sting dice che odia il Natale. Ma lui è uno con le palle. Lui è un figo, in tutti i sensi, fisico in forma straordinaria nonostante i quasi 60 anni, lui è uno che fa sesso tantrico, sai lui riesce a fare sesso anche per sette ore consecutive. E' uno di quelli che non sbagliano mai niente nella vita, a cui va tutto bene. Fa un disco bellissimo dedicato all'inverno perché il Natale, lui lo odia. Senza canzoni di Natale ovviamente.
Noi, invece, che siamo degli sfigati, che ci vanno storte tre cose su due, che a 47 anni ne dimostriamo più di 60, che il sesso... be', era divertente, se ci ricordiamo bene, noi stiamo dalla parte del vecchio bastardo, e se disco di Natale deve essere, che sia un cazzuto disco di Natale vero e proprio. Lui, ebreo, ateo, cristiano rinato e poi morto e risorto mille volte, 70 anni alla soglia, uno che la storia del rock l'ha fatta sul serio, mica mandava messaggi in bottiglia a Roxanne, rischiando la pelle, mica facendo il sesso tantrico, uno che ha amato e odiato davvero, uno che sa che non c'è successo come il fallimento e che il fallimento non è un successo per niente. Che sa che quando hai perso tutto, hai solo da perdere ancora qualcos'altro.
Ecco perché Bob Dylan fa un bellissimo disco di Natale. E non si vergogna. Neanche di cantare in latino (dopo aver cantato in spagnolo e in italiano) durante Adeste fidelis. Magari l'ascolterà anche papa Ratzi il prossimo Natale. Lo fa come si facevano una volta i dischi di Natale, quando la musica rock era musica rock e anche il Natale era Natale. Come lo faceva Elvis con i Jordanaires dietro o come li produceva Phil Spector. E canta benissimo, Zimmerman, meglio di quanto fatto nei dischi autografi recenti.
Oddio che sballo sentire le vocine femminili di Christmas Island, sembra di essere a un Natale con i Beach Boys, e che sentimento rock'n'roll (sì, Sting dice che la musica rock è copnservatrice e di destra, ma Sting è un figo, uno che sa tutto della vita e della musca rock, ad esempio lui sa fare de du du du de da da da) con quella fisarmonica cajun in Must Be Santa. C'è anche un po' di Bing Crosby qua e là, è ovvio, ad esempio in The Christmas Song. C'è il mondo antico del Radio Hour Theme Time. C'è il Natale dei perdenti in Christmas Blues. C'è Frank Sinatra in O' Little Town of Bethlehm. C'è un sacco di buona musica, suonata benissimo con gusto jazzy e rockabilly. E il ricavato delle vendite del disco, a differenza di quello di Sting, va tutto in beneficenza a chi in America muore di fame. Ma Sting odia il Natale.
Noi no.

17 comments:

Maurizio Pratelli said...

peggio di sting c'è solo zucchero. Mi fido di quel che scrivi e lo metterò sotto l'albero.

antonio lillo said...

questa è la recensione più entusistica che ti ho sentito fare di un disco di dylan forse dai tempi di oh mercy! ma davvero! se mi dici così lo compro subito... ed è che ero un pò titubante... sai figo non sono ma è pur vero che "il natale quando arriva, arriva!"

Skywalkerboh said...

Hey bro'!
Ecco finalmente la recensione che ti avevo chiesto il mese scorso!
Hai ragione sul vecchio Stingary: lui fa il fico, vuole essere a tutti i costi anticonvenzionale, invece segue sempre vie dettate da altri...
BOB invece le vie le detta Lui agli altri, è Lui che ha segnato la strada al Rock e alla musica leggera in generale.
Mi fa piacere leggere che ti piace il nuovo progetto, la nuova idea e quindi il disco (o cd): ancora una volta Bob ci spiazza, e lui che fa di tutto per essere normale (a differenza di Sting), proprio per questo è fico e anticonvenzionale.

E ci piace così!


Luca

Paolo Vites said...

è un disco troppo divertente e non cantava così bene da anni

Il Grillo Cantante said...

This post is AMAZING!!!!
c'è dentro tutta l'onestà del rock

thank you Paul.

ps. domani sera vieni alla casa 139? c'è dupuis con i versus. io vado con tanti amici. let me know...

Giova said...

sei un grande, anche se bisogna riconoscere che Roxanne è una bella canzone (a me piace sopratutto il rifacimento nel film Moulin Rouge è tutto dire); ma non è che questa tirata contro Sting c'entra col fatto che i tuoi ex-colleghi di Jam l'hanno messo in copertina :D (oh, io ho smesso di comprarlo ma non è che ci scrivi ancora?)

Paolo Vites said...

pochissimo ma ci scrivo ancora. non so per quanto.

Maurizio Pratelli said...

c'è davvero sting in copertina??? Ciao.....

Skywalkerboh said...

Lo sto ascoltando adesso... col sorriso sulle labbra!


Luca

RagmanDrawcircles said...

godurioso!!
non gli avrei dato una lira, invece e' goduriosisssimo!
grande boby
ciao amico

Gattosecco said...

se la mattina timbrasse il cartellino come me, scommetti che il sesso tantrico si trasformerebbe in una breve trombata occidentale?

Paolo Vites said...

exactly

Skywalkerboh said...

ecco il backstage, con Tom Waits e altri due... firulì firulà...

Luca

Anonymous said...

Grande Paolo, lo compro al volo e lo divoro, a presto, Marcello

Laura said...

(che poi la moglie ha detto che non è mica vero

quella storia del sesso tantrico :-P)

quanto a dylan, budget esaurito per il degre

aspetterò un regalo natalizio
:-)

Anonymous said...

FANTASTICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Blue Bottazzi said...

questo post lo prenoto come Racconto di Natale per Antologia di Blog...

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“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...

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