Sunday, April 25, 2010

Adventures of Natalie

Il 2010 rischia seriamente di passare alla storia come l'anno migliore - per quanto riguarda i dischi - dal 1979. Che fu l'ultimo anno in cui uscirono ancora dei grandi dischi, come sanno tutti (insert tones of Vites' sarcasm here). E deve ancora uscire il nuovo disco dei National, ah!
Leave Your Sleep della dolce Natalie Merchant è comunque il disco migliore uscito fino ad oggi fra quanti ne ho ascoltati, e uno dei migliori che ho ascoltato da sempre. Ne hanno già parlato tutti, per cui cosa ne parlo a fare ancora, se non per dire ai ritardatari come me di correre a procurarselo. Ogni modo è lecito. Difficilmente in tempi recenti, ma anche antichi, si è potuto ascoltare splamato su (doppio) cd una tale rassegna di musiche, dal folk degli Appalachi, all'Irish, dal reggae allo swing, dalla canzone d'autore all'American Songbook passando ovviamente per Tin Pan Alley. Poi c'è la voce di Natalie, una delle più belle di sempre. E io che come un deficiente ho perso la C-90 dove anni fa, per superare la noia dell'ennesima intervista (eh sì Chiarina, le interviste sono una noia mortale per chi deve subirle), si mise a cantarmi all'orecchio If I Needed Someone di George Harrison. In un disco come Leave Your Sleep, fatto per cullare i sogni, per accompagnare il bambino che è in noi lontano dalle tristezze e dall'uomo nero che si nasconde sotto al letto, ci sarebbe stata benissimo.

16 comments:

ciciuxs said...

una volta tanto sono quasi in completo disaccordo ma non ho voglia di aprire inutili discussioni ed era solo per dire che il nuovo dei National dopo pochi ascolti non mi pare un granché.

chiara said...

Grandissima Natalie! Album stupendo nn'evvero? Quando l'ho sentia cantare dal vivo mesi fa era ancora un po' arrugginita e molto emozionata... ora immagino sia tornata in forma. Voce meraviglia e bel cervello, what more?!

PS ;-)

Paolo Vites said...

in disaccordo?? ti devo censurare allora! seriously, mi spiegherai davanti a una bottiglia di cose buone perché non ti piaccia qs natalie - i national non li ho ancora ascoltati

ciocco72 said...

il nuovo dei National e' buono non eccezionale... purtroppo ... almeno finora!

Maurizio Pratelli said...

di natalie e del suo nuovo disco ne scrivo da tempo ed ero certo che avrebbe conquistato anche mr. vites. E' bellissimo. il suo piu' bello.

Fausto Leali said...

se ti dico che non riesco ad entrare nelle pieghe dei Midlake (ok, quoto il Pratelli...) censuri anche me? hihihihihi.
OK, questo di Natalie devo ancora ascoltarlo, però...

Ho visto "Dall'adige al don", spettacolo teatrale con le canzoni di Priviero. Immenso. Appena riesco ci scrivo un post.

See you soon amico interista (mannaggia a voi..)

hazel said...

A meta' anni ottanta c'era grande musica e grande merda ora mi sembra si viva di riflusso e di riflesso,pero' si beve meglio:-)

Laura said...

posso quotare anch'io 'il pratelli'?
e invece dire che sto viaggiando con gli espers?
e aggiungere, a proposito di italiani, che daniele tenca ha fatto un gran bel disco?
:-)

no? non posso?
allora censùrami...;-)

Anonymous said...

ritardata ... PRESENTE!

Fausto Leali said...

L'ho preso!!
Solo il booklet (80 pagine!) vale l'acquisto. Ma queste sono cose che gli umani con l'iPod non possono comprendere.... :-)

allelimo said...
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Fausto Leali said...

In effetti ho provato a mettere il booklet sul mio Thorens...ho fatto appena in tempo a toglierlo prima che si rovinasse la puntina :-)

Però mia figlia di 14 anni, che i vinili non sa quasi cosa siano, ha preso in mano il cd con i libretto ed é rimasta incantata.
La musica di Natalie, poi, messa stamani in auto mentre la accompagnavo a scuola, comincia a piacere anche a lei :-))

Maurizio Pratelli said...

pensa che non aveva ancora letto i nuovi commenti e pensavo di aggiungere "contera' un cazzo ma la confezione e' davvero spettacolare. Si, questo � un disco che va anche letto, tenuto in mano e pure annusato. Insomma ha bisogno di lunghi preliminari. Come l'amore.

allelimo said...
This comment has been removed by the author.
ciciuxs said...

un disco come il Sassicaia, fatto dal piccolo chimico, pulito, perfetto, per piacere alla critica, politically correct, obamiano direi. Nella musica come nei vini è altro che cerco, spero che Barzin stasera me lo faccia trovare.

Paolo Vites said...

va bene essere indie e biologici, però non confondiamo un disco prodotto con i controcoglioni con il piccolo chimico pulito perfetto. la voce di NM poi se non ti spezza almeno un po' il cuoricino...

salutami l'amico barzin stasera

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