Friday, April 02, 2010

I and Love and You



Load the car and write the note
Grab your bag and grab your coat
Tell the ones that need to know
We are headed north

One foot in and one foot back
But it don’t pay, to live like that
So i cut the ties and i jumped the tracks
For never to return

Ah Brooklyn Brooklyn take me in
Are you aware the shape I’m in
My hands they shake my head it spins
Ah Brooklyn Brooklyn take me in

When at first I learned to speak
I used all my words to fight
With him and her and you and me
Oh but its just a waste of time
Yeah its such a waste of time

That woman shes got eyes that shine
Like a pair of stolen polished dimes
She asked to dance I said it’s fine
I’ll see you in the morning time

Ah Brooklyn Brooklyn take me in
Are you aware the shape im in
My hands they shake my head it spins
Ah Brooklyn Brooklyn take me in

Three words that became hard to say
I and love and you
What you were then, I am today
Look at the things I do

Ah Brooklyn Brooklyn take me in
Are you aware the shape I’m in
My hands they shake my head it spins
Ah Brooklyn Brooklyn take me in

Dumbed down and numbed by time and age
Your dreams to catch the world, the cage
The highway sets the travelers stage
All exits look the same

Three words that became hard to say
I and love and you
I and love and you
I and love and you

Probabilmente la più bella canzone dai tempi di The Weight di The Band. Happy easter everybody

9 comments:

lillo said...

in effetti la band ci scorre e tanto nelle vene di questo gruppo... poi questa canzone è un a parte, qualcosa di davvero straordinario...

ps. parlando di sangue che scorre nelle vene continuavo a riascoltare i pezzi di the tallest man che hai pubblicato sul tuo blog e a chiedermi cosa ci fosse in loro che me li rendesse così familiari, e beh, ci sono arrivato oggi... il primo disco di dylan! the tallest man e il dylan di quel primo disco sono fratelli!

musica che viene dalla terra, per intenderci, e non dal cielo...

Skywalkerboh said...

Fantastico!!!

Paolo Bassotti said...

Esagerato! La canzone però è davvero molto bella. Anche se degli Avett continuo a preferire, pur nella sua ingenuità, The Ballad Of Love And Hate.

Paolo Vites said...

be' allora la migliore dai tempi di Rainy Night in Soho

Maurizio Pratelli said...

E' così. Grazie

Vernè said...

Grazie per le nuove scoperte. Ormai aspetto sempre più impazientemente i tuoi successivi post per ascoltare e conoscere ancora musicisti che mi danno emozioni.
Buona Pasqua.

chiara said...

sto pezzo e' bello ma posso dire: che palle ste cravattine e look banjoso??? !!!! Vorrei sentire l'album e magari vederli al Koko a giugno...

ma dimmi un po', l'album e' patinato alla mumford & sons o piu' ruvidoso come piace a me?

Paolo Vites said...

che vuol dire al Koko a giugno??? guarda che voglio ticket immediato...

il disco non è ruvidoso né mumfordiano... direi addirittura che in certi momenti fa pensare ai beatles di abbey road.. direi che è un disco TOTALE

chiara said...

il 24 giugno c'è una serata bella union alla union chapel! secodno me è meglio dai dai olè olè!

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