Monday, April 12, 2010

L'accolita dei rancorosi

Accolita di rancorosi
gelosi, avvelenati, sospettosi
incazzosi dentro casa
compagnoni fuori in strada
ci intendiam solo tra noi!
ringhiosi che rimangon sempre soli
gli ingrati se ne vanno
noi restiamo e ci teniamo la ragione

(Vinicio Capossela, L'accolita dei rancorosi)


Non è la prima volta che succede e non sarà l’ultima. Mi verrebbe da dire: echissenefrega? Solo che questa volta in mezzo ci han tirato un sacco di nomi e di gente, anche di amici, che nulla centrano, sparando un po’ a casaccio nel mucchio. Tutto fa brodo.

Non è la prima volta che mi succede, c’è gente che è invidiosa che fai “il giornalista musicale” (l’ho detto tante volte, in Italia è impossibile, non esiste la categoria professionale) perché avrebbero voluto, dovuto farlo loro. Loro sì che se ne capiscono di musica. Quelli che lo fanno per lavoro (infatti han tirato in ballo solo altri “professionisti” del settore) sono solo degli stupidotti che non se ne capiscono. Di musica. A parte che non sanno neanche i sacrifici e la merda che si ingoia a cercare di fare questo lavoro in Italia e forse il loro livore dovrebbero girarlo ad altri rappresentanti di questa categoria che non esiste, non quelli citati nei loro blog. Che non linko, che non chiamo per nome, visto che loro usano solo anonimità, per cui non meritano che se ne faccia il nome.

Dicono che io censuro. A parte che il blog è mio, non è un servizio pubblico, per cui ci sta anche che faccio quello che voglio. Ma io censuro solo gli insulti. Gratuiti e senza alcun desiderio di “dialogo”, come dicono loro. Questa persona che non nomino perché se ne va in giro per tutti i blog della Rete a spargere insulti si firma con un nome finto, per cui non merita. Lo ha fatto, spargendo insulti gratuiti e senza possibilità di replica, di dialogo, in perfetto clima beppegrillista come si usa oggi,nel mio post su Massimo Priviero. E io li ho eliminati. All’inizio avevo anche risposto, essendo io uno che crede nel dialogo. Poi sono arrivati altri insulti. E allora via tutto. Il blog è mio, non è un servizio pubblico. Pure gratuito è.

Dà anche fastidio, a queste anonime entità, che tanti lascino commenti positivi sul mio blog. Perché le cose buone, che contribuiscono a creare un po’di bellezza in un mondo già tanto schifoso, danno fastidio. Imbarazzano anche a me, intendiamoci, tanti commenti positivi. Perché so di non meritarli, ma che male fanno? Nessuno E’ meglio sputare insulti, far credere che tutto sia uno schifo. Un po’ come fanno i telegiornali. Quello che è positivo, che tenta di costruire qualcosa di buono, va sempre attaccato e possibilmente infangato. Ma lo diceva già il grande TS Eliot: questa è una wasted land. Tenetevela. Io sogno ancora una Promised Land.

24 comments:

Maurizio Pratelli said...

Sono tra quelli che ancora sognano. Ma mi piace che ancora ci si incazzi, come in questo post.
ne approfitto
sabato � stata una bella serata, un po' swell season, ti sarebbe piaciuta. alla prossima, amico.

Frank Freedommaker said...

Salve Vites. Per quanto conti la mia opinione (da aspirante giornalista musicale precario) questa (sotto)categoria di giornalismo (aimè!) ha bisogno di qualità, di idee, di iniziative interessanti, e meno seghe mentali tra colleghi. Per cui non badi troppo alla "concorrenza" (che brutto termine) ma continui a portare avanti questo blog nello spirito giusto, che mi pare un ottimo punto di riferimento musicale (credo sia la cosa più importante).
Saluti!

ciocco72 said...

condivido totalmente.
Molta gente ha una vita talmente triste che non sa fare altro che buttare in giro spazzatura.
Mah!chissenefrega
Tornando alla musica l'ultimo di Jesse Malin e' molto bello.

stefano said...

L'ultima volta che ho avuto l'impressione della "Promised Land",è stato al concerto del Boss a Milano nel 2007.Là mi sono tornati tutti i conti......ed anche a chi era con me.Sono poche le gioie di una vita normale,godiamocele!!!!

Fausto Leali said...

Ogni volta che ho lasciato commenti positivi sul tuo blog é perché le corde dell'anima vibravano insieme, perché sapevi leggere anche dentro il mio cuore attraverso il linguaggio della musica.
Continua a farlo, siamo in tanti con te.
E nessuno é qui a leccare qualcosa come ha scritto qualcuno.

DiamondDog said...

Scusate se mi intrometto, non ci conosciamo con te Paolo ma conosco alcuni dei tuoi "aficionados".
Conosco anche la persona a cui ti riferisci ed anch'io ho avuto degli scazzi con lui in passato.
Diciamo che è un personaggio appuntito, diciamo.
Però mi è sempre sembrato in buona fede e, soprattutto, voglioso di parlare/discutere/litigare di musica con l'intento di scambiarsi opinioni/posizioni/dialettica.
Non ho letto i post "incriminati" per cui è difficile per me prendere una posizione netta. Ma anche la censura bella non è. Te lo dice uno che l'ha subita e l'ha sofferta quando era molto più polemico di adesso.
Sono convinto che si possa sempre trovare un territorio comune di "scambio".
Certo dirai, ma chi me lo fa fare di dannarmi l'anima a cercare di dialogare con chi non sembra averne voglia?
Ti capisco.
Ma credimi, il personaggio in questione sotto la superficie non è come tu lo hai percepito.
Chiudo questo intervento non richiesto salutando tutti gli avventori ed augurandomi che tra persone mature e soprattutto APPASSIONATE di musica si possa sempre trovare un modo per parlarsi.

Skywalkerboh said...

Ho beccato anche io insulti nel mio blog, e anche io li ho cancellati, quindi ti capisco, brò.

Tu sei MIGLIORE, e passo qui sempre volentieri.

Con stima,

Luca Petretto da Sassari

Alessandro said...

Letto il pezzo in questione. E' un poveretto. Come me d'altronde. Noi poveretti ci salviamo quando alziamo lo sguardo e cerchiamo il bello. Quando incontriamo qualcosa (qualcuno) che fa vibrare il cuore e ti fa muovere. Per questo continuo a seguirti. Per questo cerca di scrivere più spesso. Thanks friend. Ale

allelimo said...
This comment has been removed by the author.
Anonymous said...

Passo regolarmente da questo blog, pieno di cose molto interessanti, ben scritte e puntuali. Sicuramente uno dei posti dove si trovano belle parole sulla bella musica.
Però ho visto più volte cancellare commenti non sempre dai toni pacati, ma neanche particolarmente offensivi o volgari da giustificare la cancellazione.
Te lo dico visto che hai scritto a riguardo e come consiglio, perchè è vero che è il tuo blog e puoi fare quello che vuoi, ma se la stima di chi ti legge è una cosa a cui tieni, sappi che vedere sparire un commento che va contro la tua opinione è una cosa che lascia l'amaro in bocca.
Ma per carità di gente che ti dimostra stima ne hai fin troppa, per cui la scelta è tua.

Paolo Vites said...

ciao anonimo.

"Però ho visto più volte cancellare commenti"

dal 2006 quando ho aperto qs blog credo di aver cancellato cinque commenti in quattro anni, e credo fossero a proposito di quando mi sbizzarivo di cose extra musicali, cosa che non faccio più da anni

se mi sbaglio e ne ho cancellati di più, vuol dire che voi lettori mi seguite con ancor più attenzione di quanta io ne metta nello scrivere, il che mi fa solo onore, vuol dire che scrivo cose significative e non superflue?

alessandro limonta, il sarcasmo di cui fai grande sfoggio nei tuo commenti è peggio,molto peggio delle parolacce.


ciò detto, faccio mio il commento di un amico blogger, "questo non è un social network ma un blog".

se mi tornerà voglia di scrivere disattiverò completamente la funzione per lasciare commenti

Anonymous said...

Spero che quello che adesso d'istinto stai pensando di fare resti solo una cosa del momento.
Ho visto cancellare dei commenti da questo blog, ma ho visto tantissime cose positive, scritte sul blog e proseguite fra i commenti. Ho visto anche scambi di opinione sempre nel rispetto reciproco. Se hai cancellato quei commenti avrai avuto i tuoi motivi e spero che il mio commento di prima non abbia contribuito a farti passare la voglia di scrivere.
Hai detto una cosa giusta, non scrivi cose superflue e di penne come te non ce ne sono molto in giro, soprattutto musicalmente.
Quindi ti prego di continuare a scrivere su questo blog e altrove e di lasciare che chi vuole darti la sua opinione lo faccia, secondo regole che restano comunque a tua sola discrezione, come il parare di chi visita il tuo blog.
Ciao e grazie.
(Dino Gerniola)

Anonymous said...

Ho sempre pensato che internet ingigantisca le emozioni positive e negative, ma Paolo prego almeno te di ridimensionare il tutto e di tornare alla serenità di scrivere e di interagire attraverso i commenti.
Non si piace a tutti e non tutti ci piacciono...e per fortuna che è così.
Ti prego vivamente di ridurre tutta la polemica elefantiaca alla formica che è.
Grazie, un tuo lettore

Corrado said...

E' la prima volta che scrivo su questo blog, la cui lettura è come bere un bicchiere di acqua fresca o respirare aria pura. Apro la pagina di RRS e mi dico: dai, godiamoci un po' di bellezza, un po' di vita che si può ancora costruire attraverso la musica e chi ci crede con la follia della passione. Sacrosanto Paolo il tuo gesto, ci mancherebbe anche che tu non potessi farlo. Chi manda tutto in vacca e in schifo è un poveretto, incapace di fermare la sua caduta perpetua.
At the end of every hard earned day people... chiudiamola noi la frase. E troviamoci insieme in quella land.
Go on Paolo!

SoloDinamo said...

bè, io stimo tantissimo Vites (purtroppo non ho più tanto tempo per leggere di cose musicali...), e siccome il blog è suo, fa bene a non fare che diventi cassa di risonanza per cose di pessimo gusto o semplicemente scorrette. Il punto è che la gente in Italia non accetta le regole, nella vita come su internet. E' troppo facile riempirsi la bocca con la parola "libertà", senza rispettare i diritti degli altri. Tra i diritti degli altri c'é quello di non leggere cose deplorevoli, assurde, ingiuriose o inutilmente polemiche. Quindi io avrei fatto altrettanto nel mio semplice blog di basket.
saluti

Simone Cavatorta said...

Paolo Vites, sicuramente scrivi molto bene, e le cose che scrivi sono significative e non superflue (leggo spesso il tuo blog, pur non intervenendo).
Tuttavia, se qualcuno ti fa una critica, questo non vuol dire automaticamente che sia un invidioso - ringhioso - frustrato - giornalista fallito.
Io non ho mai aspirato a scrivere di musica (e me ne intendo anche poco) però mi piace bazzicare i blog, e mi piace quando si sviluppano discussioni interessanti. Mi piace un po' meno, invece, quando c'è l'unanimità su questioni complesse e controverse.
Ora, tu hai parlato - tempo fa - del ruolo delle droghe nella musica rock (prendendo spunto dal caso Morgan) e in molti sono stati d'accordo con quello che hai scritto. C'era, però, anche una voce discorde, un commento che faceva critiche precise al tuo ragionemento. Era un post anonimo, questo è vero, e il tono usato era antipatico, però le critiche erano puntuali, e mi è dispiaciuto vederlo scomparire dopo una decina di minuti, perchè speravo in una tua risposta per le rime, anzi speravo in un bel dibattito, visto che il tema si prestava.
Quello che voglio dire, in soldoni, è che mi pare che la polemica costruttiva e il dissenso non siano molto incoraggiati sul tuo blog (il che mi spinge a non intervenire mai), e la cosa mi dispiace visto che scrivi benissimo e sei una persona intelligente e tutt'altro che superficiale.

SoloDinamo said...

in aggiunta, consiglierei a chi fa il gradasso nascondendosi dietro una tastiera, di perdere qualche minuto per leggere una sentenza qui:
http://speciali.espresso.repubblica.it
pdf/Motivazioni_sentenza_Google.pdf

in formato pdf (111 pagine) sulla diffamazione a mezzo internet.
Giusto per togliersi dalla cabeza il curioso concetto che sul web si può fare di tutto e di più.

saludos

Paolo Vites said...

onestamente non ricordo quale fosse il contenuto del commento a proposito di morgan e la droga - se l'ho eliminato è perché era sicuramente offensivo - come ho detto non ritengo offensivo il semplice uso di una parolaccia, ma il sarcasmo che denigra per il gusto di denigrare il lavoro e la fatica che uno fa anche per scrivere due cazzate su di un blog

quel sarcasmo che oggi va per la maggiore in tuti i tipi di dibattiti anche politici o in certa cosiddetta satira che a me da il vomito

comunque il concetto base è: se avessi voluto aprire un gruppo di discussione, un forum, lo avrei fatto. quando leggo i blog degli altri in rarissime occasioni o quasi mai vado ad aprire la casella dei commenti e ne lascio ancor più raramente

chiara said...

Paolo, spero anche io che ti passi l'incazzatura e riprendi a scrivere ma soprattutto a lasciare i commenti, negativi inclusi. Se uno scrive cose di cattivo gusto è bene che rimangano così lo fai cuocere nel suo stesso brodo. La censura non la approvvo, di nessun tipo.

Quando nel mio blog ci sono state voci contraddittorie sono nate discussioni da 90 commenti molto interessanti, anche quando son partite dall'insulto. Perché se all'insulto rispondi gentile poi l'altra parte è costretta a riaggiustare il tiro!

Ora per dimostrare che Paolo lascia commenti a cui non è d'accordo scriverò una critica:

VINICIO COPIASELLA?? DICO VINICIONE COPIASELLONE MI CITI??? MA SCHERZIAMO???
RABBLE RABBLE RABBLE RABBLE (rumore della folla di gente che sbraita su south park)
VINCIONE??? RABBLE RABBLE!!!!
Ma se è un rancoroso pure lui!!!! ;)

take it easy Paolo e non mollare per così poco please, abbiamo bisogno di te. Io capisco i tuoi ragionamenti e la merda che dobbiamo ingogliare in queto lavoro, così romanticizato dall'esterno e così diverso dal di dentro.. ma non si può mollare, giammai!
baci
chiara

DiamondDog said...

Una ola per Chiara.
E la speranza che quando diventerà famosa come Massarini e co. non inizi anche lei a censurare nel suo blog.
Scherzo eh, non son sarcastico.

RagmanDrawcircles said...

Non riesco ad appassionarmi a queste discussioni.
Paolo, c'entra si' c'entra no ma sei un carissimo amico, musicalmente scrivi degli ottimi e competenti post.
Risparmiamo le energie per le tre-quattro cose che contano.
Giorgio

Elisabetta said...

Non mi interessa niente che chi scrive sia o meno un "giornalista musicale" ma colui che scrive su questo blog e' un vero amico e spesso durante la giornata, nei momenti in cui mi alzerei da questa scrivania e vomiterei la mia rabbia di star qui contro colleghi falsi e ipocriti, beh proprio in quei momenti vado su questo blog e leggo, imparo cose a ma sconosciute ed e' come respirare una boccata d'aria buona.
Percio' grazie Paolo continua a scrivere per noi!

Mr Montag said...

ahahaha, grande Chiara...Vinicio in effetti è una caduta di stile, su...

brazzz said...

ciao..dunque,premesso che il tuo blog non è niente male..francamente che tu censuri opinioni in contrasto con le tue non ci sta proprio..per puro principio..i blog non son mica fatti per autoincensarsi,ma per discutere,per confrontare opinioni diverse,quinbi,che censuri,secondo me non ci sta..la censura non è ammissibile in nessun caso,più che altro..trovo la scelta pura permalosità..se ti farai un giro nel mio blog di musica ne sentirai tanta,ma di sicuro non censurerò nessun commento negativo,financo offensivo..non è nella mia natura..detto questo..riguardo ai critici musicali,rimando a quel che campeggia sul mio blog,e che il buon Frank appuntava su ogni suo disco...
in ogni caso,ripeto,il tuo nlog è interessante,non tutto condivisibile,ma interessante
ciao
roberto

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