Mentre cerco di fare mente locale su quali siano i miei dischi preferti del 2008, mi porto avanti con il lavoro. Ready for the Flood, il disco della reunion di Mark Olson e Gary Louris, menti brillanti del miglior gruppo di alternative country - ma in realtà un vero e proprio gruppo classic rock - degli anni 90, esce a fine gennaio 2009. Lo sto già ascoltando, ma per adesso non mi sembra granché. Composto e registrato prima dell'uscita recente dei due dischi solisti di Louris e Olson (il buon Vagabonds del primo, lo zoppicante Salvation Blues del secondo), mostra che forse i due già pensavano ai propri lavori anziché che a questo. Che nonostante la produzione di Chris Robinson dei Black Crowes, appare dimesso, svogliato, privo di pezzi memorabili, abbastanza sfigato. Essenzialmente acustico, piace nei brani più intimi, in arpeggiate ballate folkie che ricordano Simon & Garfunkel, ma non lascia alcun segno nel resto. Avrebbe meritato altra produzione e altre canzoni. O forse sono io che in giornate tra le più depresse dei miei anni recenti, non riesco a coglierne il vero contenuto.
E allora torno ai dischi che mi sono piaciuti di più di questo anno a fine corsa, e la lista ci metto poco a farla. Di dischi nuovi, a parte le ristampe, non ne ascolto granché, quei pochi che mi piacciono preferisco approfondirli e tornare a gustarli, scavarli a fondo, e così tante, tantissime uscite non mi prendo neanche la cura di perderci del tempo. Non sono un tuttologo e ho poco tempo a disposizione.
Ecco qua, allora: Shelby Lynne, con il suo tributo emozionante a Dusty Springfield; i Black Crowes di War Paint; i Rem di Accelerator perché mi hanno dato una sana dose di rock'n'roll; i Fleet Foxes, abbastanza misteriosi per intrigarmi; Jakob Dylan, perché ha una voce e buone storie da raccontare; JJ Grey & Mofro, Orange Blossoms è il miglior disco di black music dai tempi di Papa Was a Rolling Stone, e poi, tutti assieme da angolature diverse, Neil Diamond, Marianne Faithfull e Paul McCartney-Fireman.Quest'anno ci metto anche due italiani,mi succede di rarissimo, Davide Van De Sfroos e Francesco De Gregori, perché mi hanno fatto compagnia. E tanto basta.
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10 comments:
Questo del ritorno insieme non l'ho ancora sentito. Salvation Blues mi sembrava un buon disco. Ho visto Mark a Brescia con Gazich e avevano fatto davvero un ottimo concerto. Mi piacerebbe capire meglio che pensi di Jakob.
jakob? magari qs può esserti di aiuto
http://jamonline.it/pages/articolo.aspx?item_id=1098
Ciao , nel mio piccolo concordo su Black Crowes e Fleet Foxes...per il resto è musica che non mi prende particolarmente..
la musica che hai scelto nella radio del blog è bellissima! nel mio piccolissimo, se non c'eri tu non avrei scoperto questa metà del paradiso che c'è in terra
anche io ho apprezzato i REM, dopo alcuni album pallosi e troppo pop, hanno dato una bella sterzata, confermata dal concerto che ho visto all'Arena Civica
Luca Skywalker
Mi trovi d'accordo sui Black Crowes. Warpaint sembra un'opera prima, tanta è l'ispirazione. Io aggiungerei pure The Bedlam in Goliath dei Mars Volta, Nick Cave, Little Lucid Moments dei Motorpsycho e Watershed degli Opeth. Ma sono solo cinque e ho dovuto lasciare fuori cose molto belle come i Gutter Twins, i Raconteurs e gli Elbow.
ho riletto volentieri l'articolo su Jakob... per colpe di quello ti avevo contattato per avere dritte sugli album dei Wallflowers, poi finii col prenderli tutti.
l'ultimo acustico l'ho trovato un po' ostico all'ascolto, ma dopo tre passaggi ormai va che è un piacere
il ragazzo ci sa fare
Luca Skywalker
e scusa Pegi Young?!?
ah forse era 2007...
...dimenticavo di aggiungere Van De Sfross...non sono un fanatico ma lo ascolto veramente molto volentieri ed è indubbiamnete bravo.
concordo paolo, questa reunion non è un granchè e il disco della lynne è meraviglioso, soprattutto se ascoltato in vinile.
se non lo conosci dai un ascolto a the tallest man on earth, appena messo sull'armadillo
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