Sunday, December 14, 2008

Quei maledetti 22 minuti

Gran vociare per la clamorosa denuncia (penale) che Claudio Trotta, patron di Barley Arts, una delle più importanti agenzie di promozione concerti italiane, ha ricevuto per colpa di Bruce Springsteen.
Motivo? Aver sforato di 22 minuti l'orario imposto lo scorso giugno durante il concerto del Boss allo stadio San Siro/Meazza di Milano. Il permesso infatti scadeva alle 23 e 30, ma Bruce ha voluto regalare un altro bis al suo pubblico. Adesso, dopo esposto di 46 residenti della zona, è scattata una denuncia che potrebbe portare anche al carcere.
A parte che una denuncia di tal genere dimostra la schizofrenia in cui oggi si muove certa magistratura (il penale lo si usi per casi adeguati e non per 22 minuti di musica in più), tutti a dire che questi residenti cattivi che dovevano comprarsi casa altrove porteranno alla fine della musica live a Milano, e proprio in vista di un evento come l'Expo.

Mah. Tutta la solidarietà a Trotta naturalmente, ma diciamocelo: uno stadio non è stato costruito per i concerti. A parte che la qualità della musica, dentro a San Siro, fa vomitare (e viene da chiedersi che grado di nebbia abbia ormai ottenebrato il cervello di chi gode a sborsare un sacco di soldi per andare a sentire un concerto in uno stadio dove si vede e si sente malissimo e dichararsi poi anche contenti e pronti a rifarlo), è innegabile che chi viva nelle sue vicinanze abbia anche dei diritti. Senza arrivare al penale, ovviamente. A me rompe i coglioni anche la festa annuale dell'oratorio sotto casa mia, che fanno casino e musica fino all'una di notte. Ma è un giorno all'anno. I concerti allo stadio ormai sono il must che ogni musicista deve avere nel curriculum per dire che è un grande. Come nel caso di certi musicisti italiani che regalano i biglietti pur di arrivare a riempire lo stadio e far vedere che ce l'hanno fatta.

Diciamo poi che in Italia nessuno, e i promoter italiani anche, ha mai pensato a costruire luogh deputati alla musica, e alla musica soltanto. Bill Graham, leggendario promoter americano, quello che ha lanciato tutta la scena di San Francisco e non solo, inaugurando ad esempio i due Fillmore, West e East, aprì negli anni a sue spese meravigliosi posti per concerti, ad esempio lo Shoreline Amphitheatre, lontani dalle residenze abitative e con acustica e visuale favolose.
In Italia come sempre ci si aspetta l'intervento dall'alto, dello stato o di chissà chi. Mai sborsare e rischiare di tasca propria, che infilando la gente negli stadi o nei palazzetti si guadagna bene e non si spende un tubo. Al Forum di Assago - comunque costruito per il basket e NON per la musica -, ancora oggi i parcheggi sono campi di patate dove in caso di pioggia si sprofonda nel fango, non esistono uscite regolari dai parcheggi e manca ancora un servizio adeguato per arrivarci e tornare a casa senza macchina.
Avanti così allora, freghiamocene di chi paga il biglietto. E togliamo la denuncia penale a Trotta. Magari facciamo pagare una multa a Bruce?

15 comments:

silvano said...

Ma che c'entrano 22 minuti con il penale? Questa è senza risposta.

Il problema dei luoghi per i concerti è un sempreverde; nessuno mai si preoccupa di grandi spazi per la cultura ed il divertimento.
Hai sfondato in modo esaustivo una porta aperta, rimane poco da aggiungere.
Anni fa a Verona, penso metà anni 80, costruirono un palasport per ospitare le partite della squadra di basket che era arrivata in A1, la Glaxo. Lo costruirono con i soldi pubblici proclamando ai 4 venti che il palasport doveva servire per il basket e per i concerti. La squadra di basket non c'è più, e si fanno 4/5 concerti all'anno in uno spazio dove l'acustica non è che sia cattiva (ci si adeguerebbe), ma proprio non si sente nulla se non in platea nelle primissime file, gli altri sentono una specie di rombo continuo...
Per lo stadio è lo stesso, fu ampliato negli anni 90 ed adesso abbiamo una squadra in C1 ed un'altra in serie A ma senza pubblico, e l'acustica è pessima (molto peggio di S. Siro).
La pianificazione degli spazi culturali, musicali da noi è finita 2000 anni fa quando costruirono l'Arena - ti assicuro che aver sentito negli anni i Pink Floyd, Springsteen, Neil Young, Rem etc. in quel fanatastico anfiteatro ti rimette in pace con la musica e con l'arte....ma possibile che non siamo più capaci di costruire spazi polifunzionali, adatti a grandi manifestazioni sportive e musicali? Perchè?

ciao, silvano.

Maurizio Pratelli said...

Solidarietà a Trotta, in questo caso ci mancherebbe altro. Però ha ragione Paolo, i concerti a San Siro, e negli stadi in generale sono inascoltabili. Che poi i promoter italiani si mettanio anche a costruire impianti la vedi dura... Io ormai faccio fatica anche nei palazzetti... E' poco rock?

Fausto Leali said...

Mica male l'idea di far pagare la multa a Bruce!
Anzi, già che ci siamo, visto che il pubblico italiano di Bruce é speciale (e lui lo sa bene...) diciamogli che potrebbe anche costruircelo lui direttamente un bell'anfiteatro tutto nuovo... :-)

Anonymous said...

l'Italia è la repubblica delle banane

Luca Skywalker

Paolo Vites said...

ah l'arena di verona, che concerti meravigliosi ci ho visto.. è proprio vero, 2000 anni fa costruivano perché il bello potesse avere un luogo adeguato.. e il teatro romano di taormina, dove suonò anche bob dylan??

Gattosecco said...

Penso che hai riassunto alla perfezione il problema nel post. In Italia da questo punto di vista siamo all'età della pietra e senza grosse speranze di evoluzione. Qui abbiamo una sorta di protezionismo della nostra imbarazzante musica sanremese nostrana, che finisce non solo per influire sui luoghi in cui si fa musica (con la già citata carenza di strutture adeguate)ma penalizza anche quei musicisti che hanno un approccio diverso (da chi ha studiato anni al conservatorio a chi non si vuole fermare alla canzonetta da far passare su Mtv)

Anonymous said...

Annoso problema quello dei luoghi per i concerti e della tolleranza della gente...
Fin da ragazzino assistevo a concerti ,anche di discreta qualità e importanza , organizzati in luoghi di fortuna con la massima volontà e passione e puntualmente qualcuno si lamenta va della confusione e degli orari...
Davvero paradossale che il luogo forse migliore per concerti all'aperto sia una arena costruita 2000 anni fa...bel progresso !

ciocco72 said...

Piu' che al solo Bruce lo farei costruire con la complicita' dei suoi cari amici Pearl Jam e REM, sempre felici di venire in Italia!

hazel said...

Ma si' facciamola pagare ai brooce boys ,che sbaverebbero all'idea di sborsare qualche liretta ,per una causa in cui il loro santo devoto e' in qualche modo coinvolto...

RagmanDrawcircles said...

Milano sucks....
S.Siro e' sempre orribile, il Forum quasi sempre, l'Alcatraz...
All'Arena civica sono da evitare i gradoni..

ricordo con immenso piacere solo i teatri.. ma per serate particolari.
Auditorium di Milano per Nick Cave "acustico", il teatro dal verme con patti smith e.. l'arcimobldi per Mr Cohen..
aaaaaaaahhhhhhhhh.........
:-)

rag

ps: ovviamente uno dei vertici si e' toccato nella chiesa di via san vittore, sempre con la patti-poetessa del rock-smith!

Anonymous said...

"Ma si' facciamola pagare ai brooce boys ,che sbaverebbero all'idea di sborsare qualche liretta ,per una causa in cui il loro santo devoto e' in qualche modo coinvolto..."

che tristezza...
oltre il tuo naso, se aguzzi la vista, c'è un mondo fatto di tante belle cose

Luca Skywalker

Paolo Vites said...

miii è possibile che basta che scriva "bruce" e "springsteen" che si scatenino le risse?

e pensare che volevo pubblicare la recensione in anteprima mondiale di WOAD

SOAVE ALLEGRO RISOLUTO said...

adesso fai pure l'Assessore.

Anonymous said...

pubblicala, tanto quel cd non sarà un capolavoro, anzi...


Luca Skywalker

Anonymous said...

necessita di verificare:)

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