Friday, February 19, 2010

Milano è Calibro 35

Calibro 35: Italian jam band performing golden age soundtracks and original compositions

Ci riempiamo spesso la bocca con nomi altisonanti di jam band d'oltreoceano, o ci culliamo nella memoria di certo prog rock anni 70 o addirittura andiamo a cercare con il lanternino, tra il Galles e la Cornovaglia, gli eredi di quel genere musicale per poi non accorgerci che una delle migliori jam band al mondo, attitudine prog certamente, ma soprattutto rock, gioca a casa nostra.
Io li ho visti in azione ieri sera al Circolo Magnolia - dove peraltro si servono le migliori grappe del circuito musicale, e soprattutto le signorine al bancone ancora non hanno capito che la grappa non se ne versa nel bicchiere come fosse Coca Cola, ma non saremo certo noi a farglielo osservare.
Sto parlando dei travolgenti Calibro 35, e da ieri sera Milano ha una pistola puntata alla testa, calibro 35 ovviamente, quella brandita dai formidabili Luca "Nano" Cavina - basso; Enrico Gabrielli - tastiere, sassofono e flauto traverso; Massimo Martellotta - chitarra elettrica; e l'immenso Fabio Rondanini - batteria, che quasi quasi potrebbe mettere in fila anche Kenny Aronoff. Credo sia il drummer numero uno d'Italia. Tutta gente che normalmente è impegnata in decine di altre collaborazioni musicali, ma che quando si ritrovano insieme bruciano ad altissima potenza.
Tenere attaccate al palco un migliaio di persone per un paio d'ore con soli pezzi strumentali la dice lunga del tiro che hanno i Calibro: riffoni frenetici di chitarra, che grondano feeling funk ed euforia rock, tastiere Hammond che sembrava di essere dalle parti di Harlem negli anni 50 e costruzioni musicali ardite, impennate musicali cosmiche, furore metropolitano che spacca. Straordinari, davvero, con la loro pazza idea di riprendere le musiche dei film polizieschi degli anni 70 e onorarle a forza di bordate musicali (che è una idea del geniale Tommaso Colliva, il loro producer).

Il loro secondo disco, Ritornano quelli di.. Calibro 35, è appena uscito. Mentre aspettate di sapere quando suoneranno nella vostra città, non fatevelo mancare. Io intanto vado a cercare il primo, che come al solito ho snobbato quando si tratta di musica made in Italy. Ma l'Italia adesso può essere orgogliosa di avere finalmente una autentica rock band.

19 comments:

chiara said...

Bne finalmente qualcuno che se ne accorge!!!
thanks!

ti sei dimenticato di menzionare nella formazione, la ciliagina, Tommaso Colliva, alias Toomi, che è un grandissimo... è un ingegnere del suono della madonna (ha lavorato per franz ferdinand e Muse per capicce il livello)...

anyway belli, belli!!!!

Fausto Leali said...

non riesco a starti dietro... sei sempre più indie comunque :-)

silvano said...

Grazie per la segnalazione, non li conoscevo. Ho ascoltato il pezzo che hai postato: ma sono veramente pazzeschi. Quella batteria ha un groove formidabile, e poi i cambi tempo, la fantasia e la potenza quando ci vuole e poi giù verso i piano....impressionanti. Grazie, domattina nel consueto giro/dischi del sabato so già cosa comprare.
ciao.

Paolo Vites said...

chiarettina, ma l'ho citato tommaso...

fausto, lo so che non riesci a starmi dietro, un po' come il milan con l'inter, impossibile starci dietro...

silvano, cerca di beccarli dal vivo: spaccano da paura on stage

Maurizio Pratelli said...

indie e italiani! anvedi il vites. Musicisti della madonna ma mi manca la voce. Passo....

ciocco72 said...

ovvio a Varese sono passati e me li son persi... sono davvero notevoli su disco immagino dal vivo!
Consideravo gabrielli un pazzo ad essere uscito dagli afterhours ma tra un po' i calibro avranno piu' pubblico!

Leandro Giovannini said...

Con i Guano Padano sono quanto di meglio c'è in Italia attualmente.

allelimo said...
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Paolo Vites said...

io non dissi indie, credo sia uno scherzetto riferito a me, non ai Calibro.

che comunque incidono per una indie, la gloriosa Ghost

allelimo said...
This comment has been removed by the author.
Fausto Leali said...

Sì é uno scherzetto, che qui bisogna stare attenti a come si parla :-)

comunque paolo, dietro riusciamo a starci benissimo, é davanti che non riusciamo ad andare.
forza chlesea.

Laura said...

mi compiaccio del fatto che la stessa persona, che un anno e mezzo fa mi disse 'io li italiani tranne un paio li odio tutti', ora si apra a una realtà bella, sì, ma mica poi così tanto nuova...;-)

(sulla grappa, i agree)

Maurizio Pratelli said...

Fossero tutti come cardioman i milanisti..

SoloDinamo said...

ciao Paolo, ti leggo da tanti anni
su JAM. Veramente bello questo tuo
blog, l'ho messo tra i miei preferiti.
Complimenti per la tua bravura e
per l'erudizione musicale.
ciao!
Gianni

romilar said...

scusa Paolo ma un migliaio di persone al Magnolia?!?! ma dove le hanno messe?!
i calibro hanno suonato nel tendone no? un migliaio non ci entrano di sicuro..forse 300

Paolo Vites said...

non sono mai riuscito a capire quanta gente ci stesse esattamente dentro al rolling stone quando era pieno, eppure ci sono stato centinaia di volte...

cmq forse ho esagerato, ma nel tendone ce n'erano secondo me un 500, più un centinaio e più fuori nell'area bar che onn riuscivano a entrare nel tendone

Il Grillo Cantante said...

Si di persone Paolo ne avrà viste 500 però aveva bevuto la grappa e allora ha pensato fossero mille...

cmq io un giretto l'ho fatto perchè nel tendone si soffocava dal caldo visto che la gente era stipata da matti, e di gente "in giro" per il magnolia ce ne era davvero tanta e - come me - stava a momenti dentro e a momenti fuori, dato che si sentiva benissimo anche fuori... insomma per una serata piovosa da periferia milanese, i calibro stanno muovendo tanta, tanta gente!
io li ho visti anche all'arco della pace a settembre ed era ancora più bello lo show con tanto di filmati montati ad hoc di quei film che citano alla grande. Meritano le piazze.
Alla prossima, e w la grappa!

romilar said...

anche io li ho visti qualche mese fa dello scorso anno al magnolia ed era strapieno, a questo punto il Magnolia è davvero troppo piccolo per loro.

Fabio said...

Impressionanti dal vivo! Li ho visti due settimane fa ad Albino, nel Bergamasco, e li trovo ogni anno più bravi. Una boccata d'aria fresca per chi ama la musica.

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