Tuesday, June 08, 2010

Welcome (back) to the Hotel California

Non potrai mai andartene veramente di qui, cantavano gli Eagles. Da quell'hotel California che da sogno sognato si era trasformato in incubo. Dall'hotel California si poteva andare via solo in due modi: dentro una cassa da morto, come avrebbe fatto Warren Zevon, o negando l'esistenza dell'hotel stesso, come hanno fatto gli Eagles per circa trent'anni. Di fatto, ci sono rimasti intrappolati dentro, Don Henley e compari, in quella sorta di Overlook Hotel pieno di presenze maledette. Ma il fascino di quel posto deve essere tale che ogni tanto qualcuno prova a riaprirne le porte cadenti e a darci un'occhiata dentro. Ci troverà solo fantasmi, un Jack Nicholson impazzito e l'eco di una canzone.



L'ultimo che ha sfidato la sorte per vedere cosa c'era dentro, è questo tipo matto che si fa chiamare Phosphorescent ma in realtà si chiama Matthew Houck. Quel soprannome bizzarro gli serve probabilmente da amuleto per scacciare i demoni. Lo aveva già fatto pagando tributo a un vecchio cowboy, in quel gran bel disco che si chiamava To Willie, amorevolmente dedicato a Willie Nelson e a tutti gli outlaw heroes del Texas. Adesso sfida Eagles, California e Jackson Browne sin dal titolo, che fa il verso al secondo inno della West Coast e cioè Take It Easy. Il suo nuovo disco si chiama Here's to Taking Easy, dedicato al prendersela con calma. E il disco è un viaggio alcolico, strambalato ma pieno d'amore per quei suoni di California che non esistono più. Canzoni che hanno del country solo l'amarezza post sbornia, il sentimento, ma che si sfilacciano nel tentativo di stare in piedi. Chitarre che riecheggiano le note "on the beach" di un altro santone di quei posti là, Neil Young, per finire in gloria nell'esplosione lunghissima, acida, contorta, degna delle pagine migliori di Time Fades Away così come di Hotel California, che è la conclusiva Los Angeles. Sogno o incubo, l'hotel california ha di nuovo chiuso i battenti. Per un po'. Avanti un altro.

6 comments:

ciciuxs said...

hai già detto tutto, nulla da aggiungere

Paolo Vites said...

adesso mi preparo bene per JBM not even in july......... disco da pauuuura

ciciuxs said...

bella, pompa pompa che merita!

Maurizio Pratelli said...

è da pura si jbm, ha fatto il disco che ryan adams non vuole fare. Almeno Jesse Marchant non tiene per se il suo talento.

Skywalkerboh said...

mi hai davvero incuriosito, urge sviscerare....

silvano said...

Questa è istigazione all'ascolto e all'acquisto. Fai girare l'economia Paolo.
;)

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