
L'ultimo che ha sfidato la sorte per vedere cosa c'era dentro, è questo tipo matto che si fa chiamare Phosphorescent ma in realtà si chiama Matthew Houck. Quel soprannome bizzarro gli serve probabilmente da amuleto per scacciare i demoni. Lo aveva già fatto pagando tributo a un vecchio cowboy, in quel gran bel disco che si chiamava To Willie, amorevolmente dedicato a Willie Nelson e a tutti gli outlaw heroes del Texas. Adesso sfida Eagles, California e Jackson Browne sin dal titolo, che fa il verso al secondo inno della West Coast e cioè Take It Easy. Il suo nuovo disco si chiama Here's to Taking Easy, dedicato al prendersela con calma. E il disco è un viaggio alcolico, strambalato ma pieno d'amore per quei suoni di California che non esistono più. Canzoni che hanno del country solo l'amarezza post sbornia, il sentimento, ma che si sfilacciano nel tentativo di stare in piedi. Chitarre che riecheggiano le note "on the beach" di un altro santone di quei posti là, Neil Young, per finire in gloria nell'esplosione lunghissima, acida, contorta, degna delle pagine migliori di Time Fades Away così come di Hotel California, che è la conclusiva Los Angeles. Sogno o incubo, l'hotel california ha di nuovo chiuso i battenti. Per un po'. Avanti un altro.
6 comments:
hai già detto tutto, nulla da aggiungere
adesso mi preparo bene per JBM not even in july......... disco da pauuuura
bella, pompa pompa che merita!
è da pura si jbm, ha fatto il disco che ryan adams non vuole fare. Almeno Jesse Marchant non tiene per se il suo talento.
mi hai davvero incuriosito, urge sviscerare....
Questa è istigazione all'ascolto e all'acquisto. Fai girare l'economia Paolo.
;)
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