"Una collaborazione insolita sarebbe stata tra Metallica e Cher. Questa è una collaborazione ovvia"
(Lou Reed)
È il 1975 quando i negozi di dischi si apprestano a ricevere uno dei dischi più assurdi e misteriosi del tempo (quel tempo; col tempo, ci saremmo abituati a ben altre assurdità). Si intitola "Metal Machine Music", è un doppio album e ne è l'autore una delle figure più controverse della storia del rock, ma certamente una delle più geniali: Lou Reed.
L'ex Velvet Underground che ha lanciato da qualche anno una brillante carriera solista con dischi di spessore lirico e musicale straordinario, come "Transformer" e "Berlin" è personaggio che vive nella penombra dei bassifondi newyorchesi, tra droga e travestiti. È il maledetto del rock per eccellenza, ma anche uno dei più brillanti cantori del lato oscuro dell'animo umano, della sua miseria e della sua perdizione senza redenzione.
Da qualche tempo la sua casa discografica insiste perché pubblichi musica abbastanza commerciale per sfondare in classifica. Lui risponde con un doppio vinile di laceranti feedback, di rumorismo sonico, di musica strafottente e cacofonica senza parole. Un disastro commerciale totale che però risulterà negli anni influente per un sacco di band di rock alternativo e che getta i semi per una collaborazione che si compirà più di trent'anni dopo.
Sono i primissimi anni Ottanta, invece, quando a San Francisco nasce una band che fa del nuovo verbo metal, l'esposizione della musica rock ai suoi livelli più distorti e rumoristi, il proprio verbo musicale, ma anche il nome. Un nome che qualcuno dei membri è andato forse a scoprire in quel disco di Lou Reed di qualche anno prima. Si chiamano Metallica e diventeranno in breve tempo uno dei gruppi più amati al mondo, pionieri del thrash, della musica più aggressiva che si possa immaginare.
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4 comments:
bella..ma io per ora (ho ascoltato pochissimo) ho avuto proprio la sensazione del copia in colla voce su musica :)
Continuo l'ascolto...ma continuo a rimanere dell'idea che sia riuscito a metà. Buone le intenzioni ma il risultato non convince, per il semplice fatto che i Metallica sono bolliti in studio da parecchi anni ormai. I Metallica dal "Black Album" in avanti cercano un qualcosa che non sanno nemmeno loro."Load" cercava di inseguire i Corrosion of Conformity , senza riuscirci. "Reload" uno scarto imbarazzante. "St Anger" ha dei suoni pessimi dentro a canzoni vuote e noiose. L'ultimo "Death Magnetic" un ritorno al vecchio Thrash che altre vecchie band fanno infinitamente meglio(Testament e Slayer su tutte). Il cantato di Hetfield è diventato insopportabile. Una band che ha cercato di uscire dai vecchi steccati in modo poco credibile. Tante idee ma poca ispirazione. Meglio dal vivo.
Insomma si salva solo LOU REED su questo disco.
Lascio la mia recensione:
http://enzocurelli.blogspot.com/2011/10/recensione-lou-reedmetallica-lulu.html
a me ha ricordato un pò , per certi versi, il disco che neil young fece coi pearl jam, bello ma un pò piatto, privo di quelle sfumature che spesso fanno la differenza, soprattutto con artisti come neil o lou...
enzo sì ho trovato molte cose che condivido nella tua recensione, ho anche messo il tuo ottimo blog nella mia lista qui a fianco
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