"Ti ci vedi a 60 anni fare ancora questa vita?". Mick Jagger: "Yeah, easily", sì, senza problema. Era il Dick Cavett show nei primi anni 70. Poco prima, in un altro spezzone di intervista risalente al 1965, un giovanissmo Jagger, alla domanda circa quanto tempo prevede ancora possa durare il fenomeno Rolling Stones risponde pensieroso: "Non so, forse ancora un paio di anni".
A oltre 60 anni di età, Mick Jagger e la sua band sono ancora qui, in forma fisica e musicale strepitose, come si può dedurre dal bellissimo film Shine a Light (http://www.shinealightmovie.com/) girato da Martin Scorsese che ho potuto vedere in anteprima ieri sera e che sarà sugli schermi italiani l'11 aprile. Scorsese è un genio: come già fatto con The last waltz - il più bel film mai girato di un concerto rock - ha dato il suo tocco formidabile anche a questo. Il suo segreto è riuscire a trasportare tutta l'epica e allo stesso tempo la vulnerabilità dei musicisti che salgono su di un palco. Il pubblico viene quasi ignorato, le telecamere girano intorno a questi uomini consegnandoli per sempre a una dimensione "oltre". Il momento topico è una lunga inquadratura del volto di Buddy Guy (uno dei tre ospiti, insieme a Jack White dei White Stripes e a una sorprendentemente brava Christina Aguilera) che fissa Jagger mentre duettano. Sembra una visione ultraterrena, una scultura ferma nel tempo e oltre il tempo, quasi dimentichi la musica e ti perdi nel suo sguardo. Così è anche quando la telecamera insiste sul volto ormai pieno di rughe di Jagger durante As Tears go By: il regista sembra volerlo scolpire sul Monte Rushmore, una maschera drammatica che buca il tempo e lo spazio.
Musicalmente, il film è una dimostrazione di strapotere musicale di questa incredibile band di vecchietti: la versione torrida, quasi punk, di Some Girls perfora lo stomaco, mentre la lunga resa di My Imagination fa impallidire qualunque E Street Band.
E che dire di quando Mick e Keith si stringono uno all'altro fronte contro fronte durante una Far Away Eyes da brivido, come dire: ehi, ce l'abbiamo fatta, siamo vivi.
Spezzoni di interviste prese qua e là in oltre 4o anni di carriera emergono tra un pezzo e l'altro, dando il polso di un gruppo di amici a cui alla fine è sempre interessata una cosa sola: fare musica assieme e fanculo tutto il resto. In fondo, che altro può fare un povero ragazzo se non cantare in una rock'n'roll band?
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8 comments:
"...mentre la lunga resa di My Imagination fa impallidire qualunque E Street Band."
credo che ti toglierò tra i preferiti... :D
e soprattutto i RS visti ora dal vivo sono una pena totale, bollitissimi.
Ci sono altri coetanei che hanno piu' dignita' nel tenere il palco... beh ma questo lo sai!
:-P
no, non è vero, non sono bolliti per niente, se vuoi dire che fanno sempre le stesse canzoni da un miliardo di anni sono d'accordo, ma quello che fanno lo fanno benissimo - mick jagger è di una energia fisica impressionante
mi dispiace ma la E street band che ho visto io al forum pochi mesi fa era quella sì totalmente bollita, davvero penosa
mi sa che abbiamo visto due concerti diversi allora...
potrebbe anche essere soggettiva la cosa ma per quanto i RS tengano ancora benissimo il palco (anche se mettono il pilota automatico e negli ultimi anni fanno show fotocopia) definire penosa la ESB mi fa sorridere.
penosa è parola grossa ok... a milano comunque cadevano (musicalmente) da tutte le parti, specialmente nei pezzi di Magic che uno si domandava se li avessero veramente incisi loro in studio o qualche session men
il mito che la E Street Band sia la + grande rock band del mondo è sempre stato solo un mito, sono dei buoni comprimari che vanno bene per springsteen, di fatto senza di lui (a parte roy bittan che è un ottimo pianista) sono tutti scomparsi nel nulla
gli Heartbreakers, per dirne una, sono di un livello musicale decisamente migliore
peace (non tiratemi dentro le discussioni da hardcore springsteen fans....)
caspita, non vedo l'ora di vedere il film, sul boss sono acritico, lo amo come amo la mia mamma, sui pezzi di magic fatti al forum pochi mesi fa comunque hai ragione, un saluto, Marcello
la mamma non si tocca: VIVA LA E STREET BAND!
caspita Paolo, leggendo la descrizione del (fermo) immagine del grande Buddy Guy mi sembrava di leggere la didascalia di una foto famosissima di un altro musicista, anzi, Grandissimo Musicista
http://www.groningermuseum.nl/uploads/AntonCorbijnMilesDavis4.jpg
un abbraccio
dav
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