“Buongiorno, sto chiamando per avere un aborto affrettato”. Dalla clinica dove l’aspettano per abortire, Juno scappa via, decisa a dare alla luce il figlio di una gravidanza inattesa, frutto del tentativo di trovare alternativa a un pomeriggio noioso. Lei ha 16 anni, e preferisce dare al “feto” una possibilità, nonostante i genitori inizialmente la sconsiglino, ammettendo che avrebbero preferito sapere che si facesse di "hard drugs", droga pesante.
Troverà su un giornale una coppia di yuppie pronti ad accoglierlo, nonostante difficoltà di ogni tipo e soprattutto dell’accorgersi del miracolo della vita che prende forma in lei.
È divertente come tutte le recensioni di questo film, dal New York Times al Corriere della Sera, si preoccupino di strillare “questo non è un film contro l’aborto!”: e cosa dovrebbe essere, dopo aver visto quella scena meravigliosa in cui Juno, con il suo pancione enorme, entra a scuola e sfida orgogliosamente tutte le altre ragazzine che si scostano come se lei fosse una appestata, una “balena ammonitrice”, come si soprannomina lei stessa. Non sarà un film contro l’aborto, ma è sicuramente per la vita.
Di fatto, è un film che ha spiazzato tutti, come si evince dall'attacco del plot dell'Internet Movie Database: "Faced with an unplanned pregnancy, an offbeat young woman makes an unusual decision regarding her unborn child": "una ragazza alle prese con una gravidanza inaspettata, prende una decisione inusuale rispetto al figlio ancora non nato". Certo: far nascere un figlio è una decisione "inusuale" per chi è ormai abituato a pensare che i problemi è meglio eliminarli. Siano gravidanze inaspettate o magari degli anziani.
Juno (impersonata da un’attrice esordiente strepitosa) affronta cose troppo grandi per lei con un senso dell’ironia e della realtà formidabili; la sceneggiatura (che si è meritata un Oscar) arriva da un blog, quello della famosa ex spogliarellista Diablo Cody (http://diablocody.blogspot.com); le musiche girano attorno a certo rock indie che piace tanto agli adolescenti di oggi, ma, hey, per Juno, Iggy Pop e il rock degli anni 70 non si toccano…
Insieme a Into the Wild, un altro film imperdibile, forse la prova che qualcosa sta cambiando: se anche Hollywood, per la seconda volta dopo pochi mesi, ci dice che la vita, con tutte le sue difficoltà, può essere lo stesso una cosa bella da vivere fino in fondo.
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4 comments:
si' il film sembra interessante...
indipendentemente da come la si pensi sembra un po' oltre le solite baggianate per ragazzini americane.
Poi la colonna sonora e' piena di bellissime canzoni:Belle & Sebastian,Sonic Youth,Cat Power...
e va bene, mi stai facendo tornare la voglia di andare al cinema...
Ne ho letto ovunque benissimo, non vedo l'ora di vederlo.
Visto in anteprima in lingua originale, film molto ben fatto.
Juno è una bellissima favola, descrive un mondo di adolescenti assolutamente credibile (capito registi italiani?), e tratta un tema delicato con una vagonata di buonumore ed apertamente a favore della vita.
Sin dalla prima scena la protagonista è fenomenale mentre gira con la sua tanica di succo.
Consigliatissimo.
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