Wednesday, June 30, 2010

Not even in July



l’autentico,diretto, immediato frutto della consapevolezza è precisamente l’inerzia, ovverosia lo starsene-li-con-le-mani-in-mano.tutte le persone spontanee e gli uomini d’azione sono tali appunto perché ottusi e limitati.

Sono 56 ore che non dormo. Fa un caldo stomachevole per anche pensare soltanto di dormire. Quattro giorni che assumo calorie solo tramite alcol. Non è male come dieta, ce la posso fare credo ancora per un paio di giorni. Ho camminato per un'ora e mezza senza fermarmi, stasera, se non dieci minuti in un kebab per una birra tiepida e qualcosa da mangiare. La città era completamente deserta come dopo la terza guerra mondiale, eccetto per una macchina che mi passava accanto a intervalli regolari. Una buona macchina da guidare dopo una guerra. Nel kebab faceva un caldo torrido, e dentro c'era il mondo: uno slavo alto due metri, un rasta piccolino e due turchi, ovviamente. Sono uscito di corsa stringendo le mani in tasca, ho stretto il rosario che mi aveva regalato Skip, quel rosario lo terrò in tasca fino al giorno della mia morte. Non perderò anche questo, di rosario.



Messy hearts made of thunder

Nel mio i-pod sono rimasti solo due dischi, gli altri stranamente si sono cancellati. Uno è stato registrato in una chiesa dalle parti di Hudson, NY. Puoi sentire anche il respiro del cantante mentre le corde della chitarra si tirano. Not Even in July, il cantante si chiama JMB. Archi, violini, l'orchestra sulla porta del paradiso. La voce si riverbera tra le arcate di una chiesa probabilmente inesistente. La musica si fa sottile come il soffio dell'anima. Per chi ce l'ha ancora l'anima. L'altro disco nel mio i-pod urla sguaiatao, si impone prepotente: Mojo! Mojo! L'ho comprato dal Reverendo Zombie giù a New Orleans. Urla questo disco il sacro verbo del blues all'acido ingoiato in un garage, in una cantina, canned heat purissimo. E' il canto del demonio, ma in questo caldo appiccicoso è l'unica cosa da mandare già mandruppato con qualche sostanza illecita. Tom Petty il Seminole, Tom Petty e i Cuori Spezzati, troppa grazia Tom Petty non ci meritiamo dischi come questo. Mojo! tutta la notte, baby, steso sul divano davanti alle pale che girano maleducatamente inventandosi una brezza d'aria, JJ Cale, aspettando l'ultima alba.




The reason I write

is to make something

as beautiful as you are

When I’m with you

I want to be the kind of hero

I wanted to be

when I was seven years old

a perfect man

who kills


A proposito di luglio, avevo due chance per questo mese di luglio, per finire un libro che ormai comincio a pensare non finirò mai. Potevo andare a finirlo a New Orleans, ma ho avuto paura di incontrare veramente il Reverendo Zombie. Potevo andare a finirlo a Londra, ma ho avuto paura, semplicemente. Così resto a casa, da solo. Non credo che finirò il libro, comunque. Credo che se lo dovessi finire veramente, succederà qualcosa. E io non voglio che succeda quella cosa, almeno per adesso.

Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.

Non so dove sarò, ma ci sarò presto, molto presto. Da quando ho scoperto che il mio vicino di casa, il nuovo vicino di casa, ascolta i miei stessi dischi (Midlake, Tallest Man on Earth, la colonna sonora di Once) ho capito che i miei giorni sono contati. Mi stanno venendo a prendere. In quell'appartamento di fianco al mio non c'è nessuno in realtà. Ci sono io che sto aspettando me stesso, ma ancora non ci vogLio entrare là, in quell'appartamento. Ho un libro da finire. E devo incontrare questa persona, so che è da qualche parte che mi aspetta.

4 comments:

Fausto Leali said...

Peccato chiamare post degli scritti così: questi sono racconti che meritano di essere letti sulle pagine di un libro. Ah già, ma i libri é meglio non finirli....
Comunque vai a dormire un po', che qui se no la vedo grigia :-))

Fausto Leali said...

e comunque JBM e Mojo si sono incastrati nel lettore cd, non ne vogliono più sapere di uscire... ma la cosa mica mi dispiace

Anonymous said...

hi Vites, guarda che qui si continua a piangere, per la commozione. Ad ogni post o quasi succede. ma con questo di più.

Gli specchi appannati sono i migliori, non c'è l'illusione di vederci dentro qualcosa. E l'immagine svanita è molto riposante. Ma il Nulla risveglia.

Adesso riposati, però. Anzi riposatevi, Tu, tutti gli altri Te vicini ed il tuo Libro In-finito, che il trattino consente sia il riposo sia il risveglio.

Grazie :-)
kaa

renzo said...

..questo mi ha dato dei brividi,veri... e in una notte di luglio non era facile...

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