Erano anni che lo aspettavamo, tanto da averne perso ogni speranza. Nel frattempo era uscita una misera compilation di una dozzina di brani per niente rappresentativa risalente a più di dieci anni fa. Nel frattempo The Bridge ha collezionato un numero esagerato di performance eccellenti. Di qua sono passati tutti, inutile farne l'elenco. E poi i duetti più impensabili, ad esempio Neil Young e Paul McCartney. Il set che Bob Dylan presentò nel 1988, poi, è una delle sue più intense e straordinarie performance di sempre. Oppure il Bruce Springsteen del 1986 che esegue per la prima volta Born in the Usa acustica e che duetta con Neil Young in Down by the River. Chissà cosa ci finirà su questi tre dvd (e due cd) che saranno disponibili in occasione del 25ennale dell'unico festival che non passa mai di moda il prossimo 24 ottobre, sicuramente come si dice "tanta roba". Non è una Woodstock di reduci, non è la solita pantanata nel fango come tutti i festival del mondo che arrivano e passano di moda.
C'è un motivo per cui The Bridge esiste ancora dopo tanti anni e non mostra alcuna stanchezza: il motivo stesso per cui è nato, i bambini. Una volta tanto le star gettano via i loro ego e si mettono in ginocchio davanti a piccoli imprigionati su sedie a rotelle e nel loro autismo. Qualcosa di unico e di meraviglioso, che si spiega solo con la capacità di guardare oltre, di guardare l'altro. Almeno per una sera.
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3 comments:
dopo l'autobiografia di neil young ecco un'altra richiesta per papà natale!
stupendo!
Gran bella notizia, Chief!
Ho l'acquolina in bocca...!
Santa Claus is coming to town
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