“Non siamo cresciuti con i dischi d’oro appesi alle pareti di casa. Nelle case dei miei amici ce n’erano dappertutto, te li sbattevano davanti al naso. Noi non abbiamo mai avuto quella roba. Era sottointeso che non avrei dovuto averne paura”
(Jakob Dylan)
Sto ascoltando il primo disco solista di Jakob Dylan. Dopo più di quindici anni come leader di una band, i Wallflowers, l’ultimo dei quattro figli di Bob Dylan non ha più bisogno di nascondersi dietro a una sigla. Sono finiti, e da un bel po’, i tempi in cui per promuovere i concerti della sua band i promoter appiccicavano sulle locandine la scritta “Wallflowers – featuring Bob Dylan’ son”. O di quando la gente andava a vederlo e gli gridava “Suonaci All Along The Watchtower”. D’altro canto, la maggior parte dei fan dei Wallflower sa a malapena chi è il padre di Jakob: “Wow il papà di Jakob è un musicista anche lui?” mi disse una volta una fan tedesca.
Seeing Things esce il prossimo 10 giugno èd è uno splendido disco interamente acustico, prodotto dal genio di questo tipo di produzioni, Rick Rubin. Dieci canzoni di grandissima intensità e di valore musicale altissimo. Ma onestamente a me i Wallflowers non avevano mai deluso, checché ne dicano certi esegeti del Bob Dylan-pensiero: “Troppo commerciale, il giovane Dylan”. Ma va là.
Mi resta un unico rimpianto, e non è per Jakob. È per Bob. Come vorrei si facesse produrre un disco anche lui da Rick Rubin.
Nell’attesa, qua potete ascoltare un paio di pezzi: www.myspace.com/jakobdylan
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9 comments:
i primi due wallflowers erano molto belli(il primo ricordo che non stava per un soffio in una C46!!)
gli altri non mi hanno sorpreso
aspetto questo 'nuovo'
Grazie per la segnalazione
:-P
Anche io ho tutti i cd di Jakob,sentiro' anche questo nuovo di prossima uscita.
Grazie per la new.
Per quanto riguarda Bob dovrebbe farsi produrre alla grande,anche perche'secondo me il suo "Capolavoro" deve ancora uscire,non si puo sempre dire o sentire ad esempio che Blood on the Track o Modern Times lo siano e la cosa finisce li'.
Io aspetto fiducioso il grande Bob.
Stefano.
I Wallflowers mi erano (mi sono?) anche simpatici, ma li ho sempre trovati piuttosto... superflui. Un già sentito e digerito, davvero TROPPO sentito e masticato. Però, diavolo, Rick Rubin è una garanzia, quindi sarò lieto di dare al buon Jacob una nuova possibilità.
PS però dai, non esageriamo con le generalizzazioni: la fan tedesca era evidentemente una bella svampita, tutti gli adolescenti che conosco sanno benissimo chi è Bob Dylan (anche se non lo ascoltano). Viceversa tra zii, zie, suoceri e compagnia bella potrei fare tutta una casistica di ultracinquantenni e ultrasessantenni cresciuti a Morandi e Baglioni che trasecolano al nome di Dylan ;-)))))))
Tommaso.
moooolto interessante... aspetto fiducioso
ho gli album Wallflowers e ora accidenti a questo tuo post annego nell'acquolina per l'acustico
apprezzo davvero il coraggio di jakob di far uscire un album acustico in un mondo musicale ormai votato fin troppo al consuma-subito
mi intriga... il padre sfondò la musica con gli album acustici, poi la sfondò di nuovo con quelli elettrici...
diciamo che è una bella famiglia, ok?
Luca Skywalker
Secondo me Jakob dovrebbe farsi chiamare Zimmerman... Il nome "Dylan" dovrebbe essere ritirato dal mondo della musica come nel mondo del calcio, dopo Maradona, è stato ritirato il numero dieci dalle maglie del Napoli...:o)
Michele Murino
O come la maglia numero 6 di Franco Baresi!!
dici che rubin riuscirebbe a far fare un bel disco anche a dylan (padre)? e chi e'.. padre pio?
a meno che non la smetta di cantare per un anno prima di inciderlo, sarei moooooolto timoroso a sentire un disco odierno acustico di papa' bob.
go jakob go
ragman
In realtà qualcuno gli chiese perchè teneva il nome d'arte Dylan invece di Zimmerman e, ovviamente, lui rispose che non si era mai chiamato Zimmerman ma Dylan è il suo cognome all'anagrafe, visto che Bob lo cambiò legalmente.
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