How they cared and all they shared
We took our life to the edge
They still try to understand
Time is running out, you're going down
Come on, let's go wherever they may be
Make a choice
Stay behind or follow me
(Richard Wright, 1943-2008)

Ma per essere un gruppo che non mi ha mai fatto impazzire, credo di aver letto più libri sulla loro vicenda artistica e umana più di qualunque altro musicista rock, con l'eccezione naturalmente di Bob Dylan.
Troppo inquietante la storia di Syd Barrett, impazzito perché aveva osato varcare le porte della percezione, troppo affascinante la loro sfida a quell'oltre che circonda l'esistenza. La pazzia, il lato oscuro della luna, la macchina tecnologica che stritola il cuore, il muro che soffoca l'anelito di libertà dell'essere umano.
Hanno messo in musica una sfida impossibile per l'uomo, e co profonda angoscia, ma con grande dignità hanno cantato la loro sconfitta, perché sondare certe parti dell'animo umano e del cosmo richiede un prezzo da pagare. Come Icaro che si bruciò le ali.

Così erano i Pink. Questa estate un amico mi ha mandato un sms da un'isola greca dove si trovava in vacanza: "Ehi qua al ristorante al tavolo vicino al mio c'è quello che suona le tastiere nei Pink Floyd!". Richard Wright, dico io, sapendo che da anni viveva su una nave facendo spola tra un'isola e l'altra (la più bella vita che si possa fare...).


5 comments:
Ho visto solo alcuni minuti fa la notizia. Io non ho commentato i post degli anni 80 perchè, pur essendo nato nel 77 non saprei cosa scrivere a livello musicale di questo decennio. Perchè amo alla follia album come Meddle e Atom Heart Mother. Non ho idea di quale esperienza possa essere stato un loro concerto. Mi rimane la scena fantastica di una telecamera che allarga l'immagine allontanandosi da Pompei.
I suoi assolo architettati con Barrett, arabeggianti ed esoterici, suonati con una mano sola (alla faccia di qualsiasi virtuoso!), sono la cosa che più mi ha avvicinato alla sindrome di Stendhal.
Tommaso.
Complimenti per il post.
Senza la sua tastiera non ci potranno essere più i Pink Floyd.
Anch'io l'ho ricordato nel blog di un amico.
Allego il link collegato sul mio nome se vorrai lasciargli un ricordo anche lì.
Ciao Rich.
Io ho cominciato ad ascoltare musica con i dischi dei pink floyd, e mi sono sempre piaciuti, anche ora. Hai scritto un bellissimo post, ne hai dato un ritratto realistico e non di circostanza. Bravo, sinceramente.
grazie. davvero
Post a Comment