Negli anni 80, se ti piaceva la musica rock, o eri springsteeniano, o eri U2... quel che l'è. Era impossibile scampare a uno o agli altri. D'altro canto erano i campioni di incasso in ogni senso, dalle milionate di dischi venduti ai concerti mega. Andavano bene a noi superstiti dei 70s, perché erano gli unici ad avvicinarsi a quel rock con cui eravamo cresciuti nel decennio passato, andavano bene ai più giovani perché erano belli, fighi e facevano videoclip accattivanti in quell'era da Mtv. Non si drogavano nemmeno, Bruce manco fumava le sigarette. Birra sì, a litri.
C'era però un sottobosco di gruppi rock di cui però in Italia arrivava solo qualche eco: Dream Syndicate, Green On Red, Blasters, Long Ryders, per dirne solo alcuni. Non erano male, alcune cose si ascoltano ancora oggi con piacere, ma la maggior parte mica tanto. Adesso il mio amico Fausto mi manderà a quel paese, ma per me il miglior gruppo uscito dalla scena del cosiddetto Paisley Underground sono state le Bangles, e non sto mica scherzando. Per farmi perdonare metto qua una foto con il suo eroe Chuck Prophet...
Comunque questi gruppi, e questa volta non per colpa delle riviste musicali italiane, li ho scoperti anch'essi quasi tutti in ritardo.
Colpa mia, perché all'incirca tra il 1983 e il 1987 per tanti motivi avevo decretato una sorta di black out musicale. Tranne Springsteen e gli U2, ma a quei due era impossibile scampare, negli anni 80.
I Del Fuegos non erano di quella scena lì, ma sono riuscito ugualmente a beccarli solo al momento del loro ultimo disco. Ma che disco. Un altro di quei (pochi) che si salva di quel decennio. Smoking In The Fields doveva essere il loro salto nell'olimpo del rock, fu invece il salto che li portò alla disfatta. Probabilmente perché era troppo bello per sfondare, nel 1989, quando uscì. E' una sorta di Exile on Main Street degli anni 80: loro pensavano di aver fatto il disco super prodotto per andare in classifica, invece fecero il più sentito e appassionante tributo al rock'n'roll dei 60s, al soul della Stax, al jingle jangle dei Byrds, al blues di Chicago, alla folk song dylaniana... Non riuscirono a contenersi e ogni brano qua dentro urla un amore troppo forte da comprimere: un rock'n'roll heart che batte con la voce sguaiata di Dan Zanes, nei riff stoniani di Move with Me Sister, nell'epicità sconfinata di Down in Allen's Mills, nel soul con tanto di orchestra dell'irripetibile I'm Inside You, nel country ubriaco di Stand by You (con Rick Danko alla voce)...
Un disco che non ha un cedimento che sia uno e che vent'anni dopo suona ancora meglio di allora. Fa piazza pulita di un decennio intero (e ci metto anche Springsteen e gli U2...).
E' un urlo, quello di Dan Zanes, che le schitarrate fangose e urticanti stentano a coprire, una affermazione che va al di là di quanto i musicisti stessi potevano immaginare mentre registravano quel disco. Come disse quello, "quando è la musica che suona attraverso i musicisti e non dei musicisti che suonano della musica".
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Sangue nei solchi del cuore
“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...
I più letti
-
E ci sono state le lacrime e c’è stata una stella cadente che ha attraversato il cielo aprendosi in due. E ci sono state preghiere e c’è sta...
-
"Edward Hopper, pittore statunitense famoso soprattutto per i ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea". Oibò,...
-
L'altra sera sono andato a vedere il concerto di Bruce Springsteen And The E Street Band. Ogni volta che viene in Italia non me lo perd...
-
Nick Hornby, in tutte le top five del suo (peraltro bello) Alta fedeltà, naturalmente non ha incluso la top five delle migliori fuck you son...
-
E' una giornata di sole oggi a Los Angeles. D'altro canto a Los Angeles c'è sempre il sole. L'anziano signore, sempre elegan...
-
This blog for hire , come diceva il musicista rock più amato in questo blog... Così oggi lascio spazio all'amico Giorgio Natale , con cu...
-
Paolo Vites, giornalista musicale da circa 25 anni, ne ha visti di concerti. Dai primi, a fine anni 70, quando la musica dal vivo tornò a es...
-
“Ogni sera c’è del rossetto sulla sua camicia, ogni mattina lei lo lava via. Aveva sentito dire che in ogni vita una parte della vita stessa...
-
Quello che è successo a Parigi la sera del 13 novembre, a molti di noi appassionati di musica rock ci ha segnato per sempre. Non perché un r...
-
Una sera del 1978 il giornalista e scrittore Paul Williams, quello che inventò il giornalismo rock, si trovava a un concerto di Neil Young a...
12 comments:
Sai bene che il fatto che gli anni 80 siano considerati un periodo buio per il rock è solo un falso storico. Di buona e ottima musica rock ce n'era a bizzeffe, solo che non andava in classifica come nelle due decadi precedenti, tutto qui. Dai Black Flag ai Sonic Youth, dai Metallica ai Red Hot Chili Peppers, dagli Husker Du ai Melvins, dai Kyuss ai Ministry, dai Jesus Lizard ai Faith No More e così via. Non c'erano solo U2 e Soringsteen e Smiths. Poi, grazie a Dio aggiungo io, c'erano anche Madonna, Michael Jackson, i Duran Duran and so on.
andrea
Secondo me se le Bangles fossero state un gruppo maschile avresti scartato anche quello...adesso lo preparo io un bel post sul Paisley Underground!!
Comunque bella foto quella con Chuck: però l'avete fatta tutti e due quando eravate al liceo, vero? :-))
Ah, grande gruppo i Del Fuegos...
PS Erano meglio gli Spandau dei Duran Duran!
red hot chili peppers? molto meglio i duran duran
Gli anni '80 sono stati (purtroppo) il decennio della mia adolescenza. Eppure giuro che per quanto mi sforzi non ricordo nessun amico, cugino, compagno di scuola o che altro che si interessasse a Springsteen o men che meno agli U2!
L'unico genere fonte di passioni era l'heavy metal (bleah!). E a parte una cugina invasata per Simon Le Bon, non ricordo che nenche i vari Duran Duran e compagnia bella suscitassero chissà quale idolatria...
Tommaso.
Che i Duran fossero meglio dei Red Hot lo penso anch'io. All'epoca comunque, ero un bambino, nessuno dei miei amici ascoltava U2 o Springsteen, ma Jacko, Madonna e Bon Jovi, senza contare i vari Ramazzotti, Scialpi, Den Harrow e compagnia.
andrea
In effetti springsteen e u2 diventarono popolari in italia dopo il 1985, il primo dopo il cocnerto di san siro e conseguente ritorno di fiamma di born in the usa, i secondi dopo il live aid e soprattutto the joshua tree nel 1987
ma guarda quanta gente che era bambina o adolescente negli '80... solo io avevo già vent'anni?
Vabbé sarà per quello che sono affezionato a quegli anni. Comunque non importa perché "I was so much older then, I'm younger than that now".
Scusate il commento della serie "e chissene..."
Have a good day.
gran disco quello dei Del Fuegos ... la foto di copertina era di una mia amica armena di los angeles
-anche Boston, Mass. non era male-
ho letto adesso ambulance blues: mi raccomando niente più birretta ai concerti (per inciso: se togli alcool e sigarette e aggiungi pistacchi e toblerone le nostre diete si assomigliano)
saluti
alexan wolf della fattoria
anni 80..direi Springsteen, Dire Straits e Duran Duran..anni che si aprono con il primo lp di rock mai posseduto Making Movies, sicuramente qualche tempo dopo che era uscito ma non troppo e che si chiudono con Too long in the wasteland di James McMurtry, nello stesso anno in cui ho scoperto che Dylan era ancora vivo e non un entità mitologica..ciao Paolo e grazie
giova
ma i REM non piacevano a nessuno?
ero ragazzino ma dall'87 in poi mi accorsi che qualcosa oltre bruce e bono c'era... e gia' da tempo:
1982 - Chronic Town
1983 - Murmur
1984 - Reckoning
1985 - Fables of the Reconstruction
1986 - Lifes Rich Pageant
1987 - Document
1987 - Dead Letter Office
1988 - Eponymous
1988 - Green
i REM ho cominciato ad ascoltarli con Green e ho smesso dopo Automatic for the people...
io dico che Springsteen negli anni '80 ha fatto rock solo con The River (il doppio).
Born in the USA flirtava troppo col pop imperante.
sono d'accordo anche io che negli anni '80 ci fosse tanto rock, ma MTV passava il pop....
poveri noi ragazzi di allora...
Luca Skywalker
Post a Comment