Il luogo è la discoteca più “in” di Milano. Anzi no: la discoteca per antonomasia. Qui ci viene nei weekend direttamente da Los Angeles Robert De Niro, a “cuccare” senza paura di finire nelle colonne di gossip americane. Qui ci vengono, dopo i loro concerti milanesi, star come Prince. Qui ci bazzicano i calciatori delle squadre rossonereazzure (a proposito: Mourinho, ma vaffanculo, ci hai fatti giocare per 60 minuti in nove) e le top model si sprecano.
Non ci mettevo piede da quasi vent’anni e devo dire che è rimasta un cesso come lo era vent’anni fa. Almeno i muri potevano rifarli. A proposito di cesso: vado, in quello dei maschietti, e dentro vedo una ragazza. Che cazzo. Esco e controllo sulla porta il simbolo: è quello degli ometti. Rientro è lei è sempre lì. Mi accorgo finalmente che davanti alla fila dei lavabo c’è uno vetro enorme e lei, la ragazza, è nel bagno delle donne – separato dal nostro appunto da un vetro. Bella mossa: il gabinetto è a dieci centimetri e immagino quanti storditi di alcol (e quant’altro) escano dal bagno con la patta dei pantaloni aperta mettendosi a posto il coso e si trovino davanti una fila di girls che si lavano le mani. Ah, la trasgressione…
Vabbé sono qui per ché deve arrivare Noel Gallagher a presentare il nuovo disco degli Oasis e non me lo voglio perdere. Sì gli Oasis mi piacciono un casino, hanno scritto un sacco di ottime canzoni e da quando hanno preso Zak Starkey (figlio di Ringo) alla batteria, dal vivo sono fantastici. E poi mi piace il loro modo di fare da eterni cazzoni. Entro e naturalmente mi dicono che ci sarà al suo posto Liam. Meglio, penso, il cantante è troppo figo, se ci va di culo poi qualcuno dei giornalisti gli fa una domanda idiota e si finisce in rissa.
Per dire il livello della stampa italiana: qualche anno fa Noel Gallagher si presenta a Radio RTL. Il dj di turno sciorina il suo repertorio da bravo dj e finalmente lo presenta: “Signore signori, in esclusiva qui a RTL… LIAM GALLAGHER!”. Il buon Noel con lo sguardo allibito giustamente sciorinò un rosario di "fuck off” (la scena si vede nel bel dvd Lord Don't Slow Me Down).
L’ambientazione oggi è delle migliori, d’altri tempi - c'è ache un ricco buffet, azz non lo vedevo da anni -, in questo periodo di vacche magre dove un musicista anglo-americano lo raggiungi al massimo al telefono perché le case discografiche hanno finito i soldi per pagare loro il biglietto aereo. Saremo una trentina di “journos” e una decina di fotografi che appena Liam entra fanno il classico muro da paparazzi e scattano da impazzire.
Il Gallagher cantante è estremamente cool, dal modo rilassato e amichevole che ha di rispondere si capisce che ha smesso di sniffare cocaina. Non si incazza neanche quando il solito buontempone gli chiede “Se non ci fossero stati Beatles, ci sarebbero stati gli Oasis?” (“risposta: “Ci hanno influenzato di più i Sex Pistols”).
Ma non ha perso il suo sense of humor: “Il panorama musicale inglese non mi entusiasma. Non vedo grandissimi nuovi nomi. I Coldplay? Sembrano Sting. Rimane gente come Paul Weller e Primal Scream ai quali va il mio incondizionato appoggio. Se c’è un nome da segnalare tra i nuovi direi i Kasabian”.
E poi: “C’è una bella differenza tra musica rock e rock’n’roll e noi siamo completamente rock’n’roll. Come vedete indossiamo giacche di pelle e occhiali da sole e tutto il resto”.
Faccio anche io la mia brava domanda prima che dilaghino minchiate sul calcio (“Il Manchester City conquisterà il mondo, vedrete. Altrimenti faremo in modo di comprarcelo”) anzi due, poi la press conference finisce. I colleghi si fiondano a farsi firmare autografi (la scusa è sempre quella: è per la fidanzata, no è per la mamma, è per mia sorella..). Io aspetto che ci sia un po’ di respiro, lo avvicino e gli do un bel cinque a cui lui non si sottrae: “Hey man, you are the coolest guy in the world” (sì lo penso davvero, magari non il più coolest ma il secondo o terzo). Lui mi guarda, mi punta il dito sul petto e dice: “No, you are”.
È la working class filosofia che conoscevo, ma non mi aspettavo: non è quella sul palco la rock star, sei tu.
God bless you Liam.
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8 comments:
se si portassero dietro ryan adams & cardinals in tour come han fatto in Canada il mondo sarebbe piu' bello...
e in america, che fecero il tour insieme black crowes + oasis??
the coolest post. bless you, mr vites :)
ragman
che figo quest'articolo! e dire che io ho sempre preferito i blur!
mi rivaluti un mondo...
ps. bello anche l'articolo su dylan... non vedo l'ora che esca il nuovo bootleg series... faccio il conto alla rovescia...
mamma mia, sei stato davvero intrepido: con quel pazo non si può mai sapere come reagisce!
odio Liam, ma il gruppo ogni tanto qualche bel pzzo divertente lo tira fuori...!
Luca Skywalker sempre in attesa delle bootleg series dello zio BOB
Bhe... allora adesso posso non vergognarmi più di apprezzare il sound degli oasis ed amare 2 o 3 loro canzoni.
Love&Peace!
imparato molto
quello che stavo cercando, grazie
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