Monday, October 06, 2008

In the days before the Internet

Risparmiate i soldi se già non lo avete comprato perché il terzo cd presente nella deluxe version di Tell Tale Signs è assolutamente superfluo, a parte la bella Duncan And Brady dalle session del disco “cestinato” del 1992 prodotto da David Bromberg (piuttosto potevano pubblicarlo integrale che meritava davvero come si deduce dalle tracce che già circolano nei bootleg).
Il resto sono brutte versioni abbozzate di Mississippi – che non regge alcun confronto con le altre due -, una noiosissima Can’t Wait al rallentatore, una Marchin’ to the City velocizzata che si avvicina sempre di più a quello che diventerà, e cioè la bruttina Till I Fell In Love With You, una Most Of The Time praticamente identica alla versione definitiva, una Ring Them Bells a cui è stata tolta solo la parte di organo e dunque identica, una Red River Shore più ricca strumentalmente e un po’ più veloce della precedente ma che non regge il confronto e una manciata di inutili, mal registrate e superflue canzoni dal vivo.
Tutto questo per 140 euro? Ridicolo.

Avevo promesso che sarei tornato a parlare di questo disco, ma ho scritto 18mila battute al proposito per il prossimo JAM e sono rimasto senza fiato. Avrete il buon cuore di leggermi lassopra il prossimo mese, spero.
Intanto tutto questo ritorno di fiamma a Bob Dylan, dopo anni di scarso interesse, mi ha fatto venire in mente i vecchi tempi. Quelli in cui tutto cominciò, quelli pre-Internet, dove una fanzine fatta con due soldi faceva felici i fans. La mia, Rolling Thunder, durò più o meno dalla primavera 1990 all’autunno 1992. Per essere un giornalino fotocopiato di poche pagine, ne abbiamo fatte di belle: addirittura una intervista a Francesco De Gregori e una a Ligabue. Si lavorava con niente, addirittura l’ignoranza era tale che nei primi numeri scrivevo “the italian fanzine of Bob Dylan”…
Le notizie arrivavano con passaparola dei fans di tutto il mondo, oppure pescando da autorevoli fanzine inglesi (l’immortale The Telegraph) e poi c’erano le hotline, non quelle a contenuto erotico ma quelle dove c’era uno che ti diceva domani sera dove Bob Dylan avrebbe suonato.
Le registrazioni dei concerti arrivavano, magari dopo mesi, su cassettine C-90: altro che oggi, che il giorno dopo un concerto clicchi su un link e te lo scarichi in 5 minuti.
La musica si apprezzava di più con quelle lunghe attese, ogni pacchettino che arrivava con un concerto di Dylan era come il giorno di Natale. Ci sentivamo una sorta di affiliati a una specie di società segreta. E come "fanzinaro" sono riuscito ad avvcinare di più Bob Dylan in persona che da quando sono diventato giornalista professionista.

Tutto finì quando cominciai a montarmi la testa. Qualcuno mi tirò dentro a un progetto “patinato” in tutti i sensi. Dveva essere una sorta di superfanzine venduta anche nelle edicole, dedicata ai maggiori esponenti della musica rock. In allegato un cd bootleg. Si cominciò con Dylan, ma poi tutto andò a ramengo in poco tempo. Si chiamava Satisfaction.
Però in quella nuova avventura conobbi un personaggio incredibile, il Lester Bangs italiano, Ivano G.
Da qualche parte ho ancora le registrazioni della mia segreteria telefonica, i suoi messaggi duravano invariabilmente dai 30 ai 50 minuti…In queste foto qua potete vedere che razza di rimbambito ero: sono riuscito a rovinargli due scatti formidabili, lui e Neil Young che sembrano due amici di una vita. Io ero lì che cercavo di intrufolarmi tra di loro per farmi immortalare con il canadese. Fu alla conferenza stampa che Young tenne a Milano nell’ottobre 1992 per il disco Harvest Moon, solo un paio di giorni dopo la memorabile apparizione al concerto tributo a Bob Dylan al Madison Square Garden. Aveva ancora indosso la stessa t-shirt di quella sera lì.

11 comments:

Anonymous said...

la mitica fanzine! nel frattempo ho fatto 5 traslochi ma le ho ancora tutte!
bellissime le foto col canadese
ciao!

Fausto Leali said...

Anch'io le ho ancora tutte e anche il numero zero di Satisfaction (e mi ricordo anche la sera di presentazione del numero, che era abbinata alla presentazione del gruppo di un certo Jacob Dylan...).
E poi i pacchetti di C90 trovati nella posta... che tempi eccezionali... vabbé basta che se no mi metto a scrivere un commento più lungo del tuo post...

PS Comunque é vero che questo sito sta prendendo il posto di Maggie's farm :-)

Paolo Vites said...

nella fanzine c'era anche il tuo tocco, anna...

fausto eh già.. mica eri uno dei subscribers eh??? quanti soldi ti devo dare indietro?

Fausto Leali said...

niente soldi indietro (e poi coi liguri é una battaglia persa...): quella fanzine era meglio di ISIS, haha :-)

Anonymous said...

yeah, Satisfaction!
ci trovavo davvero gusto, era un mondo che mi si apriva... e oggi pure, anche di più!

bye

ciocco72 said...

ma che fine ha fatto ivano gladimiro?

ciciuxs said...

azz...non dovevi farmi tornare in mente Rolling Thunder, mo non le trovo, chissà dove sono infognate.
Di sicuro rubber face le ha, mi sa che mi tocca andare di fotocopie....

Paolo Vites said...

ivano gladimiro è tornato sul pianeta da cui giunse 3mila anni fa... per un'altra missione intergalattica

Anonymous said...

i tempi delle fanzines e degli scambi di nastri, ovviamente al cromo (fa più figo)....

stai bene anche nella nuova veste, Paolo, almeno tu non sei ipocrita come quel cicciotto occhialuto del tg1 che sa di pane, per il quale tutti i cantanti sono bravi (perchè pagano profumatamente per un bel servizio sul tg in prima serata)

Luca Skywalker Nostalgico

Anonymous said...

a proposito di fanzines:

http://www.myspace.com/maybepete

letta una recensione su Backstreets (la fanzine di Springsteen Bruce, quel nanerottolo che sta sostenendo Obama), ho cercato la loro pagina su myspace: davvero intriganti, nipoti di Bruce e fratelli dei Marah, la musica è quella, e la voce del lead singer sembra proprio quella di Dave Bielanko, impressionante!
e poi c'è una cover dylaniana...

fammi sapere che ne pensi
p.s. conosci i Marah?

Luca Skywalker

antonio lillo said...

grazie per i consigli sul nuovo disco di dylan... davvero... è davvero dura a volte essere un fan e un disoccupato... dicono in molti: che roba, te li puoi scaricare i dischi, ma come tu ben sai non è la stessa cosa... un fan ha bisogno "anche" del feticcio, del disco... (certo non di tutto, se si può risparmaire qualche euro che servirà a mangiare un paio di giorni)

comunque viva dylan! sempre!

ah, e viva le fanzine!

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