Monday, November 30, 2009

Best of Decade 2000-2009: i primi cinque

Gennaio 2000-novembre 2009: i cinquanta dischi degli anni Zero
(esclusi live, ristampe, antologie, tributi e colonne sonore)

Spiritual guidance: Claudio Magnani
Musical advisors: Rossana Savino, Diana Pizzuto

1. Wilco, A Ghost is Born, 2004
2. Wilco, Yankee Hotel Foxtrot, 2002
Due dischi della band di Chicago, a pari merito. Potrebbe essere un unico disco. Un grande, grandissimo disco. I Wilco sono la miglior rock band del terzo millennio: geniali, imprevedibili, innovativi, ma anche tradizionalisti. E a differenza di quelli degli anni Zero, loro (Jeff Tweedy) sanno scrivere grandi canzoni e, ancor di più, testi che hanno un contenuto. Totali.

3. Bob Dylan, Love and Theft, 2001
Non meriterebbe di stare fra i cinque migliori dischi di Dylan, ma alla fine della fiera il grande vecchio dimostra di avere ancora una marcia in più rispetto ai suoi coetanei. L&T avrebbe potuto essere suonato, cantato e prodotto meglio, ma per aver scritto un pezzo come Mississippi chiunque venderebbe la madre. Facendo musiche che precedono l’era del rock’n’roll, Dylan fa uno dei migliori dischi rock della decade. Onesto, come dice lui, con se stesso: honest with me.

4. Shelby Lynne, Just a Little Lovin’, 2008
Minimale e raffinato, suonato e registrato come 50 anni fa, con alcuni dei musicisti che lavoravano con Frank Sinatra. Una voce che spacca, impietosa e consolatoria allo stesso tempo. E alcune delle più belle canzoni del Novecento, quelle che cantava l’immortale Dusty Springfield. Per cuori infranti.

5. Nick Cave and the Bad Seeds, No More Shall We Part, 2001
Il disco dove l’artista maledetto fa finalmente pace con se stesso, le donne e Dio. Caccia il diavolo via di casa, perché a casa c’è Lui: God Is in the House. Musicalmente, uno dei suoi più intensi e raffinati lavori di sempre, con Leonard Cohen ben fisso nel cuore. Trascendente.

14 comments:

Paolo Bassotti said...

Sto pensando alla mia Top 5 da quando hai lanciato il sondaggio. A complicare il tutto c'è il fatto che ci sono dischi che ho molto amato e ascoltato e che poi ho messo da parte: mi viene in mente ad esempio You Forgot It In People dei Broken Social Scene.

Di sicuro in vetta alla mia classifica del decennio c'è "Love And Theft": è un album al quale ritorno in continuazione, con la consapevolezza di non avere ancora capito e goduto fino in fondo il tesoro che offre. Tra gangster giapponesi, Desdemona, Charlie Patton e il letto di Rosie, c'è sempre un motivo per tornare.
"Freddy or not, here I come..."

Maurizio Pratelli said...

questo di Nick Cave tutta la vita e anche i due dei Wilco!

Anonymous said...

Non penso di avere ascoltato 10 dischi prodotti in questi 10 anni, ma LOVE&THEFT resta uno dei miei preferiti di sempre.
Straordinario.

Ercole Speranza said...

paolo ti posso suggerire due titoli:
Mudcrutch (2008)
dove Tom Petty con la sua vecchia band pesta di brutto, solo due titoli valgono nn solo il disco ma una carriera
Crystal River e Scare Easy

e poi "Life Death Love And Freedom" (2008) di John Mellencamp, con il grande T Bone Burnett in cabina di regia
titoli suggetiti
If I die sudden
Toubled land
Without a shot
Jena

Skywalkerboh said...

Wilco, non ci avevo pensato, e soprattutto dopo l'incendiario live dell'altra settimana sarebbero da mettere davvero; ne metti due: scelta tosta, ma in effetti c'è stato davvero poco Rock in questi 10 anni; d'accordo anche su Dylan e sul fatto che quel disco poteva avere una shape migliore, condivido; Nick Cave anche lui merita, anches e quell'album ancora non l'ho ben digerito; Shelby Lynnenon la conosco per niente.... tempo di conoscerla!

bene bene,mumble mumble (alla Zio paperone)

Luca da Sassari

Laura said...

c'è qualcosa che non capisco:
erano album rock?
allora che ci fa la signorina lynne?
erano esclusi tributi?
e allora perché il cd in questione è inserito, visto che è un tributo a dusty springfield?

fammi capire...
:-)
grazie e ciao

p.s. vieni poi giovedì a sentire capossela?

Paolo Vites said...

quello della lynne non è un disco tributo, reca la scritta "inspired by dusty springfield" - la dusty non era una compositrice, ma una interprete, per cui le sue stesse canzoni le ha fatte molte anche elvis, per direne uno; shelby lynne ha scelto le interpretazioni di dusty springfield.

e dusty springfield per me è rock :-)

Paolo Vites said...

non so perchè il commento di HAZEL non si è pubblicato.

eccolo:

Boh...Wilco-obviously
Johnny Cash-III-IV
Lou Reed-Ecstasy
Joe Henry-Tiny voices
Lucinda Wiliams-West
Solomon Burke-Don't give up on me
Stev Wynn-Here come the miracles
Aimee Mann-Bachelor n.2
Elliot Smith-From a basement on ..
un po' nazional popolare ma non mi viene in mente molto di meglio.

lillo said...

beh il 4 di johnny cash è un disco davvero emozionante...

Anonymous said...

Per quanto riguarda Dylan, farei il tifo per MODERN TIMES.
Per il resto, posso indicare ciò che ricorderò:
* I am a bird now - ANTONY&THE JOHNSONS
* April - SUN KIL MOON
* 9 - DAMIENE RICE
* Continuum - JOHN MAYER
* A rush of blood to the head - COLDPLAY
* The road to escondido - JJ CALE&ERIC CLAPTON
* Silver&Gold + Praire Wind + Chrom Dreams II - NEIL YOUNG (non ce la faccio a dirne uno)
* Riot on an empty street - KINGS OF CONVENIENCE
PS: domani ci 6 al concerto di Steve Earle?
Mariella

Leandro Giovannini said...

Grazie per Shelby Lynne.
Ciao

Unknown said...

Paolo Vites,

l'unico giornalista musicale che conosco che potrebbe fare una classifica dei migliori 50 dischi del decennio... partendo dal numero 1 e giu' a scendere !!!!!!!!

Decenni di hit-parade, speciali giornalistici e top-ten varie cancellati con un colpo di spugna !

Col divertimento ulteriore che uno se legge il blog di fila trova
21
22
23
24
25
------- salto... dal 25 al 16 :-)
16
17
18
19
20

pero' ne capisco il senso: metti che uno muore domani, almeno sa già qual è il numero uno

:-) :-) :-)

Oddio... scopre pure che il tuo disco preferito di Springsteen nel decennio è Devils & Dust, che Shelby Lynne è nella top 5 (addirittura davanti a Nick Cave), che i Radiohead se ci sono sono nei bassifondi... ma di questo puo' sempre chiedere ragione in Paradiso.

;-) ;-) ;-)

ciao -- Nando

Paolo Vites said...

caro nando, "il giornalista musicale" in Italia non esiste. mi dispiace darti questa notizia

Anonymous said...

bellezza mia, sul recente concerto dei wilco in quel di florence l'unica cosa che posso dire è "gig of the year"

gnegno

Sangue nei solchi del cuore

“Bob Dylan è in città, c’è bisogno di catturare qualcosa di magico”. La “città” è ovviamente New York, al telefono John Hammond, il più gran...

I più letti