Gennaio 2000-novembre 2009: i cinquanta dischi degli anni Zero
(esclusi live, ristampe, antologie, tributi e colonne sonore)
Spiritual guidance: Claudio Magnani
Musical advisors: Rossana Savino, Diana Pizzuto
21. Tinariwen, Aman Iman, 2007
Se il blues torna alla Madre Africa. Anzi, al deserto. Loro sono gli Uomini Blu, i Tuareg del Sahara, li ha scoperti Robert Plant e cantano la fierezza e la libertà della loro razza. Cosmico.
22. Glen Hansard & Marketa Inglova, Once, 2007
La sorpresa del decennio. Celtic soul con nel cuore Van Morrison e la capacità di cantare l’amore, quello vero, quello al destino dell’altro, come ben pochi. Cinematografici.
23. Johnny Cash. American V, 2006
Non il migliore della serie American Recordings, ma il più toccante. Postumo, registrato con la consapevolezza che il proprio viaggio è giunto quasi al capolinea e nel ricordo della moglie che lo sta aspettando "up in heaven". Un uomo solo davanti a Dio. A legend in his own time.
24. Joe Strummer & The Mescaleros, Streetcore, 2003
Postumo anche questo, diventa il miglior disco dello Strummer solista. Folk, rock’n’roll, reggae, dub, ma soprattutto una tensione e una onestà che non hanno pari. Gone too soon.
25. Neil Diamond, 12 Songs, 2005
Neil fucking Diamond? A parte che ha scritto alcune canzoni strepitose anche quando era un poppettaro, qui con Rick Rubin – sempre lui – si racconta in completa solitudine, con una voce tra le più belle e una manciata di brani superlativi.
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3 comments:
Streetcore! Un altro grande disco della decade che mi era sfuggito. La cosa bella di questo album è che si può apprezzarlo anche a prescindere dalla commozione per la morte di Strummer, che pure dà un senso diverso a molte delle canzoni. Il tris d'apertura è semplicemente impeccabile. E questa Redemption Song batte pure la versione con Johnny Cash.
che 5 dischi! e quel che cash davvero da magone
Stavolta rimango sul 2 su 5, e gli altri, i meno famosi, vanno presi al volo.
Joe Strummer Johnny Cash, con loro si va sul sicuro!
Luca da SS
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